Attentati di Bruxelles e Lahore: Nota del Direttivo FOB

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F.O.B. (European Federation for Freedom of Belief) condanna senza mezzi termini la violenza terroristica, frutto del fanatismo e dell'estremismo religioso, che in questi giorni si è resa più intensa e più odiosa, se mai possibile, rispetto al crescente livello di tragedia cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

Da Bruxelles al Pakistan, siamo costretti a constatare una crescente perdita di controllo sulle stragi estremiste ai danni di credenti, non credenti e atei; in merito a quest'ultimo, sconvolgente eccidio a Lahore, non possiamo esimerci dal richiamare al sostegno che abbiamo ritenuto doveroso apportare all'iniziativa di Lord David Alton, il quale pochi mesi fa chiedeva chiarimenti all'UNHCR in merito al “declassamento” dei cristiani pachistani da categoria perseguitata a gruppo discriminato.

Se da un lato F.O.B. stigmatizza le volute, arbitrarie confusioni di queste inaccettabili espressioni di fanatismo con le forme libere e rispettose di religiosità (confusioni che giungono all'assurdo d'identificare l'odio con una religione specifica), dall'altro è in ogni caso necessario che le comunità religiose si compattino ed esprimano senza mezzi termini, con la massima intensità, il rifiuto dell'orrore in nome della religione.

F.O.B. ritiene infatti che tali episodi debbano fornire un'ulteriore spinta verso il dialogo democratico e il riconoscimento laico della libera religiosità di ogni singolo individuo; tuttavia, è innegabile che atti di violenza come questi, lungi dall'imporre una religione o un pensiero specifico, rendono più difficile il cammino verso un dialogo concreto ed effettivo, basato sulla responsabilità, il rispetto reciproco, la fiducia e la convivenza tra i popoli.

Ci appelliamo dunque alle istituzioni europee affinché, nel prendere le opportune misure per impedire che casi simili continuino a verificarsi con l'attuale, agghiacciante frequenza, considerino allo stesso tempo con la massima attenzione la necessità e l'urgenza d'implementare ulteriormente le linee-guida del programma FORB per la difesa del pluralismo e delle pari opportunità di credenti, non credenti e atei in Europa, al fine di stabilire ed esportare un efficace modello di convivenza laica e pacifica, fondata sul rifiuto di ogni forma di violenza, di odio e di discriminazione.

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