Sarà inaugurata il 16 settembre 2015 la targa toponomastica dedicata al teologo tedesco della Riforma.
Lina Ferrara/Notizie Avventiste – Andiamo a fare una passeggiata in piazza Martin Lutero? Fra pochi giorni questa sarà una frase che i romani potranno dire e ascoltare. Infatti, a sei anni dalla prima richiesta inviata dalle Chiese avventista e luterana alla Commissione Toponomastica di Roma, il 16 settembre si svolgerà la cerimonia di inaugurazione della targa toponomastica “Piazza Martin Lutero: Teologo tedesco della Riforma (1483-1546)”.
“Dopo secoli di forti ostilità fra cattolici e protestanti, iniziate con l’affissione delle famose 95 Tesi, il 31 ottobre 1517, sul portale della chiesa del castello di Wittenberg, la capitale d’Italia, che ospita la Città del Vaticano, ha preso una decisione storica”, ha commentato Dora Bognandi, direttore associato del dipartimento Affari pubblici e Libertà religiosa dell’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (UICCA).
In vista delle celebrazioni dei 500 anni della Riforma, anche a Roma, nella bella piazza del parco Colle Oppio, accanto al Colosseo, “gli evangelici si sentiranno a casa quando andranno a visitarla o anche quando organizzeranno occasioni di testimonianza pubblica”, ha aggiunto D. Bognandi.
Tutto inizia nel 2009, quando gli avventisti del settimo giorno propongono alla Commissione Toponomastica del Comune di Roma di intitolare una piazza o una via della capitale al teologo tedesco Martin Lutero. Contemporaneamente, anche la Chiesa Evangelica Luterana in Italia, avanza la stessa richiesta.
Franco Ferrarotti, membro della Commissione, si dimostra subito favorevole e dalle pagine di Panorama (del 9 luglio 2009) riconosce il ruolo di spicco del monaco tedesco nella formazione dell’Europa moderna e il suo contributo alla nascita della lingua tedesca.
Il 2009 preannuncia anche un altro anniversario interessante per tutti i cristiani: i 500 anni della visita di Lutero a Roma, avvenuta nell’autunno del 1510. È pensando a questa ricorrenza che al dott. Carlo Giliberti, membro della chiesa cristiana avventista di Lungotevere Michelangelo a Roma e sostenitore della libertà religiosa, balena l’idea di chiedere che sia dedicata una strada o una piazza a Martin Lutero.
Così C. Giliberti racconta a Notizie Avventiste del 9 luglio 2009: “Il frate agostiniano M. Lutero arrivò a Roma con il desiderio di fare una confessione completa dei peccati a partire dalla sua giovinezza e di diventare pio. A quel tempo Roma era la città del potere politico e militare; sicuramente non era la città santa vista dalla lontana Germania. Al termine del soggiorno romano, Lutero aveva compreso bene cosa fosse Roma, la quale più che a Gerusalemme assomigliava a Babilonia. Egli mise in discussione il suo essere religioso cattolico, non certo la sua fede in Dio. Successivamente scriverà: ‘Se non avessi visto con i miei occhi non lo crederei, così grandi e spudorate sono le empietà e le malvagità che nessuno fa più caso né a Dio né agli uomini, né al peccato, né alla vergogna’. A 500 anni di distanza, noi cristiani a che punto siamo nel nostro percorso spirituale? Vogliamo fare come Lutero che da Roma iniziò una conversione per seguire Gesù e solo lui? Da Roma, con Lutero, iniziò la Riforma Protestante ma tutti, come cristiani, siamo chiamati a scegliere solo Gesù per la nostra vita”.
Dopo aver verificato che non esistesse a Roma un luogo dedicato al padre del protestantesimo, Giliberti e i dirigenti dell’UICCA inviano alla Commissione Toponomastica del Comune la richiesta di intestare una via o una piazza a Martin Lutero.
Purtroppo C. Giliberti non vedrà mai realizzata la sua idea. Scompare prematuramente il 20 ottobre del 2013.
Nel 2010, la Consulta delle chiese evangeliche di Roma manda un sollecito al sindaco, affinché si dia esecuzione alla delibera della Toponomastica e, contemporaneamente, incarica alcuni suoi membri di seguire con particolare attenzione la pratica: Annemarie Dupré, coordinatrice della Consulta; Dora Bognandi, vice coordinatrice; Jens-Martin Kruse, tesoriere; Carlo Giliberti, membro della Consulta. A più riprese tale Commissione sollecita gli esponenti del Comune a concretizzare la richiesta ormai divenuta causa comune del mondo evangelico.
Nel 2014, il nuovo sindaco, Ignazio Marino, promette una veloce conclusione della pratica. “C’è stato un certo fermento”, ricorda Dora Bognandi, “per individuare l’area urbana da attribuire al monaco tedesco. Non doveva essere troppo periferica, proprio per riconoscere il ruolo importante che egli ha storicamente svolto, dando un fondamentale contributo dal punto di vista spirituale e culturale”.
La scorsa primavera, I. Marino mantiene la promessa, dichiarando che è stata individuata la piazza ideale da dedicare a Martin Lutero. Vuole essere presente egli stesso alla cerimonia, e quindi l’inaugurazione è fissata a mercoledì 16 settembre. L’appuntamento per questo evento è alle ore 17.00, al Parco di Colle Oppio, Via della Domus Aurea (lato incrocio via Mecenate e via Bonghi). Sarà presente anche una troupe di Hope Channel Italia, il canale televisivo avventista che trasmette su internet (http://hopechannel.it/).
Riforma.it riporta una nota poco piacevole: la Commissione Toponomastica prima di dare il proprio assenso ha consultato il Vaticano, che ha concesso il proprio placet. “Una antistorica e inaccettabile commistione fra chiesa e stato che avrebbe mandato su tutte le furie ogni protestante che si rispetti, a partire probabilmente dallo stesso Lutero”, il commento di Claudio Geymonat.