Massima solidarietà e vicinanza alle vittime dell'attentato di Parigi del 13 novembre
FOB condanna la violenza, il terrorismo e l'istigazione all'odio
In virtù degli stessi principi democratici sostiene l'appello dell'avv. Luca Bauccio
FOB (European Federation for Freedom of Belief) esprime la massima solidarietà e vicinanza alle vittime dell'attentato avvenuto nella sera del 13 novembre a Parigi, ai loro familiari e amici, e al popolo francese così brutalmente e vilmente colpito nel cuore della notte da assassini “senza giustificazione religiosa né umana”, per usare le parole del Santo Padre. Come organizzazione a finalità democratiche ribadisce la sua condanna di ogni forma di violenza e di terrorismo: una condanna che i membri di religione islamica di FOB tengono a esprimere in modo particolare e senza mezzi termini, anche perché contraria alla loro religione e alla loro fede.
In virtù dei medesimi principi di solidarietà e democrazia, nonché delle precise finalità espresse all'interno dello Statuto, sostiene l'appello dell'avvocato membro del Comitato scientifico Luca Bauccio, il quale invita a denunciare in tutti i luoghi deputati il direttore di Libero Maurizio Belpietro ed eventuali corresponsabili per il reato di istigazione all’odio. A seguito della strage di Parigi il quotidiano ha infatti titolato sulla prima pagina (ci duole riportarlo): “BASTARDI ISLAMICI”.
FOB aderisce con le seguenti motivazioni:
1. I diritti inalienabili di un individuo o di una comunità religiosa, all'interno di uno Stato democratico, non possono essere arbitrariamente calpestati tramite insulti e diffamazione a mezzo stampa, epiteti ingiuriosi, stigmatizzazione e strumentalizzazione dei gravi e sconcertanti sviluppi delle notizie d'attualità, a meno di contravvenire agli appositi articoli dei Codici civile e penale, della Costituzione italiana e della normativa europea.
2. Il gruppo terroristico specifico che ha assunto la denominazione di “Islamic State” è sconfessato e osteggiato trasversalmente dai musulmani di tutto il mondo, che hanno creato l'apposito hashtag #notinmyname, incluse le organizzazioni e i cittadini musulmani in Italia: la fondata preoccupazione per le minacce e gli atti contro l'Europa compiuti da tale gruppo pertanto non giustifica in nessun caso la sua estensione all'intera comunità musulmana, che non è in alcun modo responsabile delle vicende avvenute, e ha anzi espresso invariabilmente un netto e totale rifiuto della violenza e del terrorismo.
3. Le comunità islamiche italiane ed europee sono, in questo momento, minacciate dal gruppo terroristico in questione: la loro manifesta adesione ai principi di libertà, uguaglianza e democrazia le rende infatti esposte, al pari degli altri cittadini, alla violenza del terrorismo internazionale.
4. Sempre a Parigi, in seguito al tristemente noto attentato di Charlie Hebdo, il 9 gennaio, nella zona di Porte Vincennes, un commesso musulmano si rendeva responsabile di un'azione eroica: salvava infatti sei clienti, nascondendoli nella cella frigorifera del supermercato kosher in cui Amedy Coulibaly, complice degli attentatori, aveva fatto irruzione e si era barricato prendendo ostaggi e uccidendo quattro persone.
5. Le ingiurie e la discriminazione manifesta nei confronti di detto gruppo religioso, evidentemente minacciato a sua volta dalla cecità del terrorismo che miete vittime anche tra gli islamici, a poche ore da una tragedia senza precedenti nell'Europa post-bellica, costituiscono a giudizio di FOB un grave atto d'irresponsabilità, in quanto alzano volutamente il livello della tensione e incitano consapevolmente all'odio in un momento particolarmente rischioso e drammatico per la serenità e l'incolumità dei cittadini italiani ed europei.
6. Pertanto FOB sostiene l'appello dell'avv. Bauccio e denuncia all'opinione pubblica i reati compiuti dal quotidiano Libero mediante il citato titolo, non solo in virtù dei principi statutari, ma anche del pericolo per la sicurezza dei cittadini, indipendentemente dalla loro confessione, che il terrorismo internazionale ha mostrato inequivocabilmente di rappresentare. Tale pericolo vorrebbe infatti la massima cautela e l'adesione ai richiami all'unità nazionale, come sottolineato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che non prevede eccezioni o, peggio, stigmatizzazioni, tanto più con il vergognoso epiteto di “bastardi”, nei confronti dei cittadini italiani di fede musulmana.
Il Consiglio direttivo di FOB