Sharon Verzeni, incubo di una notte di mezza estate

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Sharon Verzeni

L'8 ottobre 1600 Thomas Fisher pubblica Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. In una notte di mezza estate del 2024, nel Nord Italia, una giovane donna, Sharon Verzeni, 33 anni, esce di casa per una passeggiata notturna quando inizia il suo breve e fatale incubo di mezza estate. Pochi minuti dopo, infatti, qualcuno l'ha aggredita e, dopo essere riuscita a chiamare i soccorsi, è morta. Mentre i solerti investigatori e procuratori si sono messi subito al lavoro mentre agosto stava per iniziare, i giornalisti che avevano bisogno di uno scandalo di mezza estate italiana si sono lanciati in una campagna contro Scientology, dato che la vittima aveva frequentato alcuni corsi presso la missione locale di questo ente religioso.

Per oltre quattro settimane sono stati diffusi diversi articoli contenenti di tutto tranne che i fatti su Scientology, e questa è stata una buona occasione per le organizzazioni che combattono i Nuovi Movimenti Religiosi (che etichettano come sette) per diffondere ulteriore odio contro Scientology e i suoi membri, dimostrando di non avere alcuna attenzione per la famiglia e la comunità che stava piangendo la morte di Sharon. Bitter Winter, con un articolo firmato dal suo direttore Massimo Introvigne, ha auspicato delle scuse, che molto probabilmente non arriveranno mai.


L’omicidio di Sharon Verzeni. I media si scuseranno con Scientology?

La giovane donna assassinata frequentava Scientology. Prima che si scoprisse che il crimine non aveva nulla a che fare con Scientology, alcuni media e attivisti anti-sette hanno usato la tragedia per attaccare la Chiesa.

di Massimo Introvigne — Nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2024, una donna italiana di 33 anni di nome Sharon Verzeni indossa le scarpe da tennis ed esce di casa nella piccola città di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, per una delle passeggiate veloci consigliate dal suo dietologo per perdere peso. Un’ora dopo, chiama il 112 dal suo cellulare e riesce a dire all’operatore che è stata ripetutamente colpita con un coltello per strada. Soccorsa e trasportata all’Ospedale Papa Giovanni XXII della vicina città di Bergamo, non è in grado di fornire altri dettagli dell’aggressione, perché perde rapidamente conoscenza e muore.

Come sempre accade in casi simili, il compagno di Sharon, un uomo con cui aveva una relazione da tredici anni e che stava per sposare, è stato torchiato dalla polizia per diversi giorni. Non è mai stato indagato formalmente, perché telecamere di sorveglianza avevano inquadrato nella notte sia la porta principale sia quella posteriore dell’abitazione in cui viveva con Sharon e confermato che quella sera dalla casa era uscita solo la donna. Raccogliendo pettegolezzi, non sorprende che la polizia abbia appreso di occasionali litigi all’interno della coppia, ma in generale la loro è stata descritta come una relazione solida tra persone che si volevano bene.

Mentre per diverse settimane la polizia non riesce a identificare l’autore dell’orribile crimine, “qualcuno” fa trapelare ai media l’informazione che Sharon era una Scientologist. Sebbene avesse iniziato a frequentare i corsi di Scientology di recente, la polizia ha esaminato i suoi conti bancari e scoperto che aveva trasferito somme di denaro (relativamente piccole) alla Chiesa per pagarli. Attivisti anti-sette hanno iniziato a dare la colpa a Scientology sui social media. È noto, hanno affermato, che Scientology manipola le sue “vittime” per indurle a pagare corsi costosi, e forse il partner (che non è uno Scientologist) aveva litigato con Sharon per questo motivo. 

L’uomo ha però negato categoricamente che questo sia avvenuto e ha definito l’intera argomentazione parte delle “invenzioni giornalistiche.”

In ogni caso, era stata lanciata l’idea che il crimine avesse “qualcosa a che fare” con Scientology. Non avendo nuove informazioni da fornire ai propri lettori sull’omicidio, diversi media italiani hanno dedicato articoli a Scientology e alcuni hanno riportato le opinioni dei suoi oppositori. Il principale quotidiano romano ha contattato il CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, di cui sono direttore. Anche loro, però, hanno riportato le informazioni su Scientology in modo piuttosto confuso.

In realtà, l’unica possibilità che l’omicidio potesse avere a che fare con Scientology era che si trattasse di un crimine d’odio contro la minoranza religiosa. Tali crimini contro Scientology non sono sconosciuti. Nel 2018 ho diretto un numero speciale dell’autorevole Journal of Religion and Violence sui nuovi movimenti religiosi e nella mia introduzione ho riportato diversi episodi di violenza contro Scientology. Nel 2019, un ragazzo di 16 anni che voleva “salvare” la madre da Scientology è entrato nei locali della Chiesa di Scientology di Sydney e ha accoltellato a morte uno Scientologist taiwanese di 24 anni. Alcuni media australiani, che hanno una lunga storia di ostilità contro Scientology, e gli attivisti anti-sette internazionali hanno messo in atto un risibile tentativo di sostenere che l’omicidio di uno Scientologist da parte del figlio, ostile a Scientology, di un’altra Scientologist, all’interno di una chiesa di Scientology, non aveva nulla a che fare con Scientology e derivava semplicemente dai problemi psichiatrici dell’adolescente. Come no… Ovviamente l’esistenza di problemi psichiatrici non escludeva l’odio contro Scientology. Come recita un motto in inglese, i veri paranoici hanno veri nemici.

Tuttavia, come ho detto ad alcuni giornalisti, non ho mai creduto che questo fosse il caso di Sharon. Quando membri di religioni impopolari sono vittime di violenza, ha certamente senso indagare nel sottobosco anti-sette. Tuttavia, gli attivisti anti-sette italiani magari non sono propriamente persone simpatiche, ma la loro violenza è di solito verbale piuttosto che fisica. L’operazione di sciacallaggio che ha mancato di rispetto alla memoria della povera Sharon per attaccare Scientology è di per sé una forma di violenza – disgustosa, certo, ma non fisica.

Fortunatamente, dopo un mese di indagini, l’assassino è stato ora identificato e ha confessato. Si tratta di un paroliere di canzoni fallito, attualmente disoccupato, con problemi di droga e di violenza, che quella sera era uscito deciso a uccidere qualcuno scelto a caso. Sharon si trovava semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato.

L’assassino, un certo Moussa Sangare, è un cittadino italiano nato a Milano trentuno anni fa, i cui genitori provengono dal Mali. Ha escluso qualsiasi motivazione ideologica o religiosa. Dare la colpa all’immigrazione per le sue origini africane è un’altra operazione di sciacallaggio politico, non meno odiosa di quella contro Scientology. Purtroppo, crimini simili sono stati perpetrati anche da italiani i cui genitori non sono immigrati.

Scientology avrebbe potuto avere qualcosa da dire su questo caso. La storia di Moussa Sangare è un altro frutto avvelenato di una politica che non riesce a controllare i tossicodipendenti e le persone con problemi di salute mentale anche quando ci sono già stati incidenti che hanno rivelato che stanno diventando violenti. Si tratta di questioni sociali alle quali Scientology è notoriamente interessata. Invece, gli Scientologist italiani hanno dovuto dedicare il loro tempo a contrastare la stupidità di coloro che hanno visto un “legame con Scientology” in un crimine che non aveva nulla a che fare con la religione. Le scuse a Scientology sarebbero doverose. Ma probabilmente non ci saranno.

Fonte: Bitter Winter