Comunicato dell'A.M.I. sull'ingerenza della CEI

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato emesso dall' A.M.I. a seguito dell'intervento del presidente della conferenza episcopale sui lavori parlamentari in merito alla votazione della legge sulle Unioni civili.


Le inaudite dichiarazioni del presidente della conferenza episcopale, che ingeriscono pesantemente sulla libertà del Parlamento, richiedono una risposta ferma e decisa dalle istituzioni repubblicane. Ora basta. Lo Stato laico non può tollerare le pretese di monopolio dell’etica e di direzione legislativa che la Chiesa cattolica ha ripreso ad arrogarsi in materia di diritti fondamentali che solo la consueta ipocrisia di stampo gesuitico vorrebbe considerare nell’ambito equivoco della libertà di coscienza. Ben vengano le proteste anche autorevolmente pronunciate. Ma occorre un gesto simbolico. Come mazziniani chiediamo che il Governo annulli il ricevimento annuale in occasione dell’anniversario del Concordato, un rituale peraltro inutilmente pomposo e stantio. Anche perché sembra ormai l’ora di denunciare quel trattato levando dalla Costituzione l’ormai anacronistico articolo 7.

La Direzione Nazionale A.M.I.
Genova, 12 febbraio 2016

 

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