Attività

Perché decine di ONG e individui chiedono la revoca dello status consultivo della FECRIS presso l'ECOSOC delle Nazioni Unite

Quello che segue è un appello promosso da Bitter Winter, una rivista online sulla libertà religiosa e i diritti umani pubblicata dal CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni. FOB, firmataria dell'appello, nel corso degli anni ha pubblicato diversi articoli riguardanti la FECRIS e il suo ruolo nella diffusione dell'ideologia anti-sette.

Conclusioni del Webinar "Libertà religiosa, leggi del '29 e Intese. Una riforma impossibile?"

Video dell'intervento conclusivo del Prof. Massimo Introvigne, direttore della rivista online Bitter Winter nonché fondatore e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni, al Webinar Libertà religiosa, leggi del '29 e Intese. Una riforma impossibile?, tenuto online il 28 gennaio 2022.

Introduzione al Webinar "Libertà religiosa, leggi del '29 e Intese. Una riforma impossibile?"

Apertura del Webinar del 28 gennaio 2022 dal titolo "Libertà religiosa, leggi del '29 e Intese. Una riforma impossibile?"

Modera Marco Respinti, direttore responsabile della rivista online Bitter Winter. Giornalista professionista, membro del International Federation of Journalists (IFJ), saggista, traduttore e conferenziere. Ha collaborato e collabora con diversi quotidiani e periodici, sia in versione cartacea sia online, in Italia e all’estero. Marco Respinti è anche membro del Consiglio Consultivo della European Federation for Freedom of Belief.

LIBERTÀ RELIGIOSA, LEGGI DEL '29 E INTESE una riforma impossibile?

Il 28 gennaio u.s. si è tenuto online un Seminario di Studi dal titolo “Libertà Religiosa, Leggi del ’29 e Intese: una riforma impossibile?” organizzato dalla European Federation for Freedom of Belief (FOB) per affrontare una tematica di grande interesse nel dibattito degli studiosi italiani che si interessano di libertà religiosa auspicando una riforma importante a livello nazionale che possa assicurare maggiore eguaglianza dei gruppi religiosi e spirituali.

UNADFI denunciata alla Corte dei Conti nazionale francese

La nostra associata francese CAP LC (Coordination des Associations et des Particuliers pour la Liberté de Conscience, NGO con status consultivo ECOSOC) ha denunciato l'UNAFDI alla Corte dei Conti nazionale francese. Più volte la CAP LC ha denunciato l'operato dei movimenti anti-sette atto a limitare l'attività delle minoranze religiose a loro invise, se non ad eliminarle come previsto dalla controversa legge francese About-Picard (Law 2001-504 of June 12, 2001), o la legge russa Yarovaya sull'estremismo.

Giornata mondiale contro la pena di morte

La nostra associata francese CAP LC (Coordination des Associations et des Particuliers pour la Liberté de Conscience, ONG con status consultivo ECOSOC) ha firmato una lettera indirizzata al Segretario Generale dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) per invitare gli Stati membri dell'OIC a sostenere i loro standard in materia di diritti umani abrogando la pena di morte per apostasia e blasfemia.

Studi recenti su Scientology e sulla "etichettatura", parte 2

di Alessandro Amicarelli — In un precedente articolo ho commentato il recente saggio di Germana Carobene sulla etichettatura di Scientology come "setta" (secte in francese) al fine di negarle lo status di religione. Carobene è una professoressa di diritto ecclesiastico e ne esamina le "narrazioni giuridiche". Rosita Šorytė ha un background differente, in politica, avendo prestato servizio come diplomatica per 25 anni. In un articolo sulla etichettatura di Scientology pubblicato su The Journal of CESNUR nel numero di luglio-agosto 2021, ammette di aver conosciuto Scientology solo tramite i media fino a quando, alcuni anni fa, non ha iniziato a interessarsi al soggetto della libertà religiosa. Ha prestato servizio come diplomatica in Francia e negli Stati Uniti, dove diversi media, anche se con differenze tra un paese e l'altro, definivano Scientology una "setta". Raramente ne definivano il significato, ma trasmettevano il concetto che fosse qualcosa di "nocivo".

Studi recenti su Scientology e sulla "etichettatura"

di Alessandro Amicarelli — Perché alcune religioni e movimenti religiosi sono etichettati come "sette" o "estremisti"? E quali sono le conseguenze legali e politiche dell'uso di tali etichette? Due studi pubblicati di recente sull’applicazione di queste etichette alla Chiesa di Scientology offrono nuovi spunti sulla questione. Il primo, scritto da una professoressa di diritto ecclesiastico, esamina l’aspetto giuridico dell'etichettatura; il secondo, scritto da un ex-diplomatica, il lato politico. In questo primo articolo, offro alcuni commenti sullo studio della professoressa di diritto ecclesiastico Germana Carobene, pubblicato sulla rivista italiana Stato, Chiese e pluralismo confessionale. In un secondo articolo, esaminerò lo studio quasi parallelo di Rosita Šorytė pubblicato su The Journal of CESNUR.

La Chiesa di Scientology. Narrazione religiosa e configurazione giuridica

di Germana Carobene — professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico nell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Scienze Politiche; consigliere di FOB. — Le indagini sociologiche e filosofiche, prodromiche a una riflessione giuridica, evidenziano una difficoltà di inquadramento concettuale del termine ‘religione’, tanto da parte di chi rivendica un sapere, un comportamento – laico, agnostico o ateo – che da parte di chi, interrogando le credenze, i simboli, i sistemi di rappresentazione del reale, prodotti da una certa società, vuole salvaguardare gli oggetti di indagine, riconducendoli a una pretesa di indiscutibile scientificità.

Dialogo e rispetto per risolvere il caso di Tai Ji Men

di Alessandro Amicarelli — Il webinar "Dialogo, diversità e libertà: Reagire al caso Tai Ji Men" è stato organizzato dal CESNUR e da Human Rights Without Frontiers il 24 maggio 2021. Questo webinar faceva parte degli eventi organizzati dalle ONG per la Giornata Mondiale delle Nazioni Unite 2021 per la Diversità Culturale, per il Dialogo e lo Sviluppo, che è stata commemorata il 21 maggio. Faceva parte dei webinar mensili sul caso di Tai Ji Men che Bitter Winter sostiene.

Interrompere i finanziamenti statali delle attività antireligiose dei gruppi FECRIS

CAP Liberté de Conscience, partner di FOB, ha presentato un rapporto al Comitato per i Diritti Umani in vista di un esame sulla Francia da parte del Comitato per i Diritti Umani (132a sessione a giugno-luglio 2021) raccomandando di interrompere il finanziamento statale delle associazioni anti-sette. Il rapporto può essere consultato qui sotto o sul sito OHCHR.org website. Il principale beneficiario di questi finanziamenti è l’associazione francese FECRIS. O meglio le associazioni francesi ad essa federate che, a loro volta passano taili fondi alla loro capofila: Infatti, la FECRIS ha associazioni federate in 34 paesi europei ed extra europei.

Il prigioniero politico più giovane del mondo: Gedhun Choekyi Nyima

Il 25 aprile è una data storica, ma potrebbe anche essere considerato un "ossimoro storico": il popolo italiano celebra l'anniversario della liberazione, mentre il popolo tibetano celebra l'anniversario della nascita del prigioniero politico più giovane del mondo, Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchem Lama del Tibet. Riconosciuto come la reincarnazione della seconda carica religiosa tibetana, Gedhun Choekyi Nyima fu ufficialmente insediato dal Dalai Lama il 14 maggio 1995. Pochi giorni dopo "scomparve" assieme a tutta la sua famiglia e da allora non si hanno più notizie. Questa deprecabile sparizione va a gonfiare il numero di "desaparecidos" ad opera dell'intollerante regime comunista cinese. FOB si unisce allo sdegno generale che questa vicenda suscita in coloro che credono fermamente nei diritti umani e nel valore della libertà in tutte le sue declinazioni, e chiede con forza la liberazione di Gedhun Choekyi Nyima e di tutto il popolo tibetano.

Lettera aperta delle ONG alla Santa Sede sulla visita di Papa Francesco in Iraq

Come membri della società civile irachena e di ONG internazionali, accogliamo con soddisfazione la visita apostolica di Sua Santità Papa Francesco in Iraq nel marzo 2021. In questo momento critico della storia del Paese, la visita rappresenta un'importante opportunità per promuovere la pace e la tolleranza, riunendo le comunità etno-religiose e ispirando un'azione collettiva per prevenire ulteriori atrocità come quelle che hanno causato tanta sofferenza per generazioni.