Articoli

SRI LANKA: la Corte Suprema dichiara “incostituzionale” l'arresto dei Testimoni di Geova che predicano porta a porta

UCA News — La Corte Suprema dello Sri Lanka ha ordinato allo Stato di risarcire quattro cristiani per la violazione dei loro diritti fondamentali, dieci anni dopo che la polizia li aveva arrestati per aver predicato la fede cristiana porta a porta. Il 22 maggio, la Corte Suprema ha ordinato al funzionario responsabile della stazione di polizia della città di Walasmulla di pagare 50.000 rupie (circa 165 dollari) a ciascuno dei querelanti e allo Stato di pagare altre 25.000 rupie (circa 80 dollari) a ognuno di loro perché erano stati violati i loro diritti fondamentali.

L'USCIRF condanna i crescenti attacchi nei confronti dei musulmani Ahmadiyya in Pakistan

Washington D.C. – La Commissione Statunitense per la libertà religiosa internazionale (USCIRF) condanna fermamente i crescenti attacchi contro i membri della comunità musulmana Ahmadiyya in Pakistan. Il 16 maggio, il dottor Sheik Mahmood, un musulmano Ahmadi, è stato ucciso a Sargodha. All'inizio del mese, domenica 11 maggio, Tahir Mahmood e Ijaz Hussain, entrambi musulmani ahmadi, sono stati arrestati a Karachi per aver offerto la preghiera del venerdì.

BELGIO: Una nuova circolare vieta l'accesso alle carceri ai cappellani appartenenti a religioni non riconosciute dallo Stato

Di Willy Fautré, director of Human Rights Without Frontiers — I Testimoni di Geova non sono più autorizzati a fornire assistenza spirituale ai detenuti che ne fanno richiesta, a causa delle nuove disposizioni emanate dal Direttore Generale dell'Amministrazione Penitenziaria. Il 22 agosto 2023 il Direttore Generale aveva inviato una circolare in cui si intimava alle Amministrazioni Penitenziarie di tutto il Belgio di impedire l'accesso nelle carceri ai ministri di culto appartenenti a religioni non riconosciute.

Due nuove condanne da parte del Tribunale Amministrativo di Parigi per la MIVILUDES

La Miviludes obbligata a pagare per due volte 1.500 euro a CAP Liberté de conscience

di Willy Fautré, direttore di Human Rights without Frontiers — Il 15 maggio, la MIVILUDES (Missione Interministeriale di Vigilanza e Lotta contro le Devianze Settarie) è stata nuovamente condannata in due cause presentate al Tribunale Amministrativo di Parigi dall'associazione CAP Liberté de Conscience. In entrambi i casi, il tribunale ha ordinato alla MIVILUDES di versare una somma di 1.500 euro a titolo di risarcimento pecuniario all'associazione in questione.

Se l'informazione diventa spettacolo ai danni della realtà

di Steno Sari — I media detengono una responsabilità ineludibile: garantire un flusso informativo accurato, esaustivo e profondamente rispettoso della dignità umana. Questa missione è spesso tradita da dinamiche che trasformano il giornalismo in un pericoloso strumento di linciaggio mediatico. La gogna pubblica, amplificata dalla risonanza mediatica, si configura come una pratica eticamente abominevole, poiché calpesta principi cardine della civiltà giuridica e morale: la presunzione d'innocenza, il diritto inviolabile alla riservatezza e il rispetto intrinseco dovuto a ogni individuo.

La Corte Costituzionale dell'Ucraina prenderà in esame il caso di un obiettore di coscienza

La Corte Costituzionale dell'Ucraina ha ritenuto ammissibile il ricorso presentato dall’obiettore di coscienza Vitalii Alekseienko, con il quale chiede l'esenzione dal servizio militare, e valuterà la presunta incostituzionalità della sentenza che prevede la detenzione da tre a cinque anni per elusione della leva durante la mobilitazione di quei cittadini la cui religione o le cui convinzioni sono incompatibili con l’espletamento del dovere militare (obiettori di coscienza).

FAKE NEWS di un'organizzazione anti-sette francese che rivendica a torto l'appoggio della UE

di Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers (HRWF) — Dopo aver rese note diverse sentenze emesse dai tribunali francesi nei confronti di gruppi anti-sette, uno di questi sostiene di essere vittima di un indebito accanimento giudiziario da parte delle sette o dei “loro amici” e afferma che la sua missione di messa in guardia sulle sette è sostenuta dal Parlamento Europeo. Questo è falso. Un rapido sguardo ai riferimenti forniti dalle sue fonti dimostra che il Parlamento Europeo tace su questo argomento.

IL POTERE DEI MEDIA: promuovere o minare la libertà religiosa

Di Peter Zoehrer, Direttore Esecutivo di FOREF Europe — Nella Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, celebriamo il ruolo del giornalismo nel far sì che le autorità rendano conto del proprio operato e nell'amplificare le voci dei più vulnerabili. L'articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) sancisce la libertà di espressione come pilastro della democrazia. Ma questa libertà non è priva di conseguenze. Quando i media stigmatizzano le minoranze religiose, non si limitano a forgiare delle narrative, ma plasmano delle realtà.

Intervista con l'attivista uigura per i diritti umani Rushan Abbas sulla sua battaglia per la libertà

Di Shahrezad Ghayrat per RFA Uyghur — Rushan Abbas è una delle più importanti sostenitrici internazionali dei diritti dell'etnia uigura. Il suo libro di memorie, Unbroken: One Uyghur's Fight for Freedom, sarà pubblicato il 10 giugno. Il libro esplora il suo percorso personale, dall'attivismo a favore della democrazia come studente in Cina negli anni '80, al suo trasferimento negli Stati Uniti nel 1989, fino ai suoi sforzi per catturare l'attenzione sulla condizione degli uiguri di fronte agli internamenti di massa e ad altri gravi abusi che, secondo il governo statunitense, costituiscono un genocidio.

“Gli Stati hanno l'obbligo concreto di istituire un sistema di servizio alternativo che deve essere separato dal sistema militare”, afferma la Commissione di Venezia

Dopo la condanna a tre anni di carcere inflitta a Dmytro Zelinsky, membro della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, che proibisce l'uso delle armi, ci siamo chiesti: “Esiste il diritto di non partecipare alla guerra?”. Nel marzo 2025, la Commissione di Venezia, interpellata sul caso Zelinsky dalla Corte Costituzionale Ucraina, ha concluso che «ai sensi della CEDU e dell'ICCPR, gli Stati hanno l'obbligo concreto ...

La storia di una delle figure più venerate del buddismo da tempo scomparsa

Sequestrato dalla Cina 30 anni fa, il rapimento del Panchen Lama evidenzia il tentativo di Pechino di interferire nella successione del Dalai Lama, che quest'anno compie 90 anni. Il ragazzo rapito quando aveva 6 anni ha compiuto 36 anni lo scorso venerdì. Non si sa cosa faccia, dove viva o se sia ancora vivo, grazie alla reticenza del governo cinese, che lo ha rapito insieme alla sua famiglia e al suo maestro 30 anni fa. I leader di Pechino, sempre diffidenti nei confronti di chi potrebbe essere un possibile avversario dell'autorità del Partito Comunista, hanno ritenuto che il ragazzo, Gedhun Choekyi Nyima, fosse una possibile minaccia.

La Federazione Europea per la Libertà di Credo (FOB) porge le sue condoglianze per la scomparsa di Papa Francesco

La Federazione Europea per la Libertà di Credo (European Federation for Freedom of Belief, FOB), dedicata a promuovere la libertà di religione e di credo (Freedom of Religion and Belief, FORB) e a coltivare il rispetto reciproco tra l'umanità, esprime le sue più sentite condoglianze alla comunità cattolica romana e alle persone di buona volontà in tutto il mondo per la scomparsa di Papa Francesco. Sua Santità lascia un’eredità profonda di compassione, inclusività e instancabili sforzi per promuovere il dialogo interreligioso, l'armonia e la pace oltre tutti i confini tradizionali.

Divorzio non consensuale FECRIS-Dvorkin

Si avvicina l’8° anniversario della messa al bando dei Testimoni di Geova avvenuta in Russia 7 anni fa, il 20 aprile 2017, attivamente caldeggiato dall’allora vice-presidente della FECRIS Aleksandr Dvorkin, ex-prete ortodosso, docente di storia delle sette ed “esperto delle sette” del Ministero della Giustizia russo, quindi avvezzo a fare prediche e sermoni sia in chiesa che nelle aule universitarie che in quelle dei tribunali. Quest’anno, con l’avvicinarsi della Pasqua, che in ebraico significa ‘passaggio’ (pesah), assistiamo al passaggio di Dvorkin da amico della FECRIS a nemico della stessa, come documentato dal seguente articolo di Bitter Winter.

La MIVILUDES ci ricasca e pubblica un altro rapporto discutibile

Continua la saga della MIVILUDES (Mission Interministerielle de Vigilance et de lutte contre les dérives sectarie). Nonostante sia stata “bacchettata” dal Tribunale amministrativo di Parigi, che con sentenza del 21 febbraio 2025 ha ordinato alla MIVILUDES di correggere le sue pubblicazioni a causa di “informazioni inesatte o non verificate”, l’8 aprile 2025 – solo un mese e mezzo dopo – ha pubblicato il nuovo rapporto annuale in linea con il suo modus operandi di infarcire le notizie riportate con informazioni inesatte o non verificate.

L’agenzia governativa francese MIVILUDES di nuovo condannata a correggere “informazioni inesatte o non verificate”

Oramai, quello della MIVILUDES (Mission Interministerielle de Vigilance et de lutte contre les dérives sectarie), lo si può considerare un modus operandi più volte acclarato anche in sede giudiziaria. All’annosa (e noiosa) narrazione diffamatoria della MIVILUDES e dei suoi accoliti anti-sette ai danni della congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, recentemente rinfocolata in Italia dalla trasmissione Zona Bianca, e che – coincidenza? – ha visto proprio la Sala del Regno di via delle Camelie a Roma (quella mostrata durante la trasmissione Zona Bianca) oggetto di un attentato, ora si aggiunge la diffamazione del “Kibbutz Malrevers” e della “Società Interstyl”.

Rapporto annuale 2025 pubblicato dall'USCIRF

Washington, DC — La Commissione degli Stati Uniti per la Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) ha pubblicato oggi il suo Rapporto Annuale 2025. Il rapporto documenta le condizioni della libertà religiosa nel 2024 e raccomanda politiche alla Casa Bianca, al Congresso e al Dipartimento di Stato per promuovere la libertà di religione o di credo (FoRB) all'estero. Il Congresso ha commissionato il Rapporto annuale dell'USCIRF nell'ambito dell'International Religious Freedom Act (IRFA) del 1998.

Studio per l’esenzione dal servizio militare di riserva promosso dal Ministero della Difesa tailandese

Accogliamo con plauso la notizia che il Ministero della Difesa Nazionale tailandese ha promosso uno studio per consentire l’esenzione dal servizio militare di riserva agli obiettori di coscienza. Ancora una volta l’iniziativa prende spunto dalla ferma posizione di un Testimone di Geova fedele al proprio credo.

Pastori cristiani vittime dell’intolleranza religiosa in Rajasthan

Riceviamo e pubblichiamo questo appello della British Asian Christians Association a sostegno di cinque pastori cristiani arrestati con l’accusa di aver convertito forzatamente degli hindu. Sono anche accusati di distribuito copie della Bibbia e altra letteratura cristiana. È sempre triste riportare simili notizie di intolleranza che, spesso, incendiano l’animosità delle folle e sfociano in atti di violenza.

Il tentativo di deregistrazione dei Testimoni di Geova in Norvegia è stato dichiarato nullo dalla Corte d'Appello

Di Willy Fautré (HRWF) — Il 14 marzo, la Corte d'Appello di Borgarting ha emesso una sentenza storica, dichiarando all'unanimità l'invalidità della cancellazione della registrazione e la negazione delle sovvenzioni statali per gli anni 2021-2024.

La Corte ha concluso che la pratica del distanziamento sociale non espone i bambini a violenza psicologica o a un controllo sociale negativo. La Corte ha inoltre ritenuto che tale pratica sia in armonia con la Legge sulle Comunità Religiose e conforme alla Convenzione Europea dei Diritti Umani.

I quaccheri ucraini sostengono Zelinsky, un Avventista del Settimo Giorno

Si può finire in carcere perché non si vuole partecipare a una guerra? Si può essere incarcerati perché ci si rifiuta di partecipare all’assassinio di altri essere umani? Sì, si può. Secondo la Corte d'Appello di Ternopil (Ucraina), il rifiuto di prender parte a una guerra non è una presa di posizione lodevole né un diritto inalienabile, bensì un reato, che ha portato a una condanna di 3 anni di carcere il cittadino ucraino Dmytro Zelinsky – fedele della Chiesa Avventista del Settimo Giorno.