L'«appropriazione indebita» di fondi del presidente Lee: Rubare dalle proprie tasche

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An artistic rendering by Shincheonji of the New Jerusalem

La Corte Distrettuale di Suwon ha ritenuto il leader di Shincheonji non colpevole di aver ostacolato gli sforzi sanitari anti-COVID-19, ma ha affermato (erroneamente) di aver gestito indebitamente il denaro del gruppo.

Terzo della serie di quattro articoli

di Massimo Introvigne — Molti, nel mondo, conoscono i nomi di Shincheonji e del suo leader, il presidente Lee Man Hee, solo perché sono stati accusati dalle autorità sudcoreane di aver volontariamente ostacolato la campagna per contenere il COVID-19 nel paese, dopo che un membro del movimento era emerso come "superdiffusore" del virus. Come ho già spiegato nei precedenti articoli che analizzavano la sentenza, il 13 gennaio 2021 il Tribunale Distrettuale di Suwon ha assolto il presidente Lee da tutte le accuse relative al COVID e ha riconosciuto che, piuttosto che ostacolare gli sforzi delle autorità sanitarie, "Shincheonji aveva collaborato attivamente" e "prontamente" con loro.

Dopo l'inizio del processo contro il presidente Lee per i reati legati al COVID, i pubblici ministeri hanno aggiunto due ulteriori imputazioni, la prima, quella di aver "sottratto fondi" appartenenti a Shincheonji, e la seconda, che esaminerò in un prossimo articolo, di aver organizzato attività in alcuni locali dopo che i relativi contratti di affitto erano stati annullati dai proprietari.

An artistic rendering by Shincheonji of the New Jerusalem
Un rendering artistico di Shincheonji della Nuova Gerusalemme, che mostra il ruolo centrale del presidente Lee come il Pastore Promesso.

Scrivendo sul The Korea Times prima dell'inizio del processo, Michael Breen, un acuto osservatore della scena religiosa e legale sudcoreana, ha fatto notare che nei casi giudiziari che coinvolgono leader di movimenti religiosi impopolari viene sempre inclusa l'accusa di "appropriazione indebita di fondi", come una sorta di paracadute che verrà utilizzato come salva faccia dalla procura se le altre accuse falliscono, in un paese in cui il tasso di condanne nei casi penali è del 97%. "La prova migliore che questa è una caccia alle streghe, ha scritto Breen, è che i procuratori hanno aggiunto un'accusa di carattere finanziario nel caso quella di intralcio al governo [legata al COVID] non regga... E' quasi certo che il tribunale farà sua l'accusa di appropriazione indebita, se i procuratori sostengono che lo sia". La previsione di Breen si è avverata, ed è in linea con lo studio fatto da Kim Chang An e altri studiosi su precedenti processi a carico di leader di gruppi che i loro oppositori etichettavano come "sette" in Corea del Sud.

Questo, e non solo in Corea del Sud, si basa sullo stereotipo anti-sette facilmente accettato dall'opinione pubblica, che i leader delle "sette" depredano i seguaci creduloni e i loro portafogli. In realtà, non ci sono prove che i nuovi movimenti religiosi in generale ricevano contributi monetari in quantità superiori alle religioni tradizionali, né che i fondi siano amministrati con meno trasparenza. Nello stesso anno 2020, gli scandali riguardanti il Vaticano e gli ordini Buddisti internazionali hanno dimostrato che i problemi nella gestione dei fondi non sono un’esclusiva delle "sette".

Le accuse di "appropriazione indebita di fondi" contro leader di nuovi movimenti religiosi sono, tuttavia, più facili. Quando un movimento religioso è alla sua prima generazione, con il leader ancora in vita, è molto comune che i beni del movimento e quelli del leader siano in qualche modo confusi. Per i membri, può non essere chiaro se stanno donando al leader o al movimento. La maggior parte di loro non fa questa distinzione. Il leader è il movimento stesso, e sostenendo il leader, i suoi viaggi nel mondo e altre attività, i devoti ritengono di sostenere l'organizzazione religiosa. Quando viene accusato di sottrazione di fondi del movimento, il leader è spesso accusato di rubare dal proprio portafoglio, e la difesa è difficile.

Shincheonji è divisa territorialmente in dodici "Tribù" e il presidente Lee è stato accusato di aver depositato nei suoi conti personali donazioni ricevuti dalla Tribù di Mattia e da quella di Pietro. La sua difesa è stata che considerava queste come donazioni a lui, e che il denaro era servito a sostenere i suoi tour mondiali e altre attività che alla fine sono andate a beneficio di Shincheonji e delle organizzazioni ad esso collegate.

La corte ha osservato che "secondo i regolamenti di Shincheonji, le donazioni agli individui sono proibite", e ha concluso asserendo che depositando gli assegni nel suo conto bancario personale, il presidente Lee si era reso colpevole di appropriazione indebita di fondi. I donatori hanno dichiarato di non aver lamentele da sporgere e di essere davvero contenti che il presidente Lee avesse usato le loro donazioni per i suoi viaggi e le sue attività, ma tali dichiarazioni sono state considerate irrilevanti.

Il presidente Lee è anche accusato di aver sottratto fondi all'associazione culturale e per la pace HWPL, di cui è presidente. Si era difeso dicendo che era necessario considerare l'origine di questi fondi. Anche se depositati in un conto della HWPL, erano doni dei devoti di Shincheonji destinati al presidente Lee, e che il suo "uso personale" dei fondi sul conto della HWPL era destinato ad attività che andavano a beneficio della HWPL, di cui lui era il rappresentante più noto.  La corte, ribadendo in modo formalistico che secondo gli statuti di Shincheonji le donazioni sono destinate al movimento e non agli individui, ha fatto prevalere le sue argomentazioni su quelle alquanto logiche di Lee.

L'affermazione più bizzarra è stata che il presidente Lee si era appropriato di fondi appartenenti a Shincheonji per finanziare la costruzione del Palazzo della Pace a Gapyeong. Ho visitato personalmente il Palazzo della Pace due volte (e dubito che chi ha emanato la sentenza lo abbia fatto). È vero che il presidente Lee vive lì, ma in un modesto appartamento, ben differente dal lusso che circonda altri leader religiosi.

Tuttavia, la maggior parte del Palazzo della Pace è usata come centro di formazione e conferenze per gli eventi dell'HWPL e comprende una mostra e un museo sulla storia di Shincheonji e delle organizzazioni ad esso collegate. E’ ovvio che il Palazzo della Pace non è la residenza privata del presidente Lee, ma una struttura chiave per Shincheonji e le sue organizzazioni correlate, per le quali i fondi di Shincheonji sono stati correttamente utilizzati.

La corte, tuttavia, ha accolto la tesi dell'accusa secondo cui, dal momento che Lee aveva la sua "camera da letto e il suo guardaroba" nel Palazzo della Pace e vi trascorreva "almeno 10 giorni al mese", mentre "gli eventi di Shincheonji non si svolgevano in media più di 10 volte all'anno", allora "l'edificio non era utilizzato per gli scopi di Shincheonji" "ma per uso personale dell'imputato".

Con tutto il rispetto per la corte, questo argomento è ovviamente scorretto. È normale che grandi eventi come quello per la pace e altre conferenze di Shincheonji non vengano organizzati tutti i giorni. Tuttavia, le strutture destinate agli eventi non sono destinate alla vita personale di un individuo. Di gran lunga, l'area più grande del Palazzo della Pace è quella che comprende una sala conferenze e un museo sulle passate attività di Shincheonji. Inoltre, ci sono sale riunioni e uffici dove, per esempio, io e altri studiosi abbiamo intervistato Lee. La parte della proprietà dove vive Lee è relativamente minore.

Ma, al di là di ogni valutazione di prevalenza, è chiaro che Lee trascorre il suo tempo in una proprietà dotata di sale riunioni, uffici, una grande sala conferenze e persino un museo per svolgere i suoi compiti di leader di Shincheonji e non semplicemente per godersi la vista panoramica di Gapyeong. Dal Vaticano fino a proprietà minori, ci sono innumerevoli strutture che fungono da centri per attività religiose, e dove vive anche il leader della religione - il che non li trasforma da centri religiosi a residenze private.

La corte ha riconosciuto che, nel momento in cui è venuto a conoscenza di queste accuse, e in alcuni casi anche prima, il presidente Lee ha ritrasferito i fondi che aveva ricevuto dalle Tribù di Mattia e di Pietro, da Shincheonji e dalla HWPL, sia tramite bonifico che trasferendo quote di proprietà. Il presidente Lee lo ha fatto anche se considerava le accuse ridicole e le presunte "vittime" non avevano chiesto di riavere il denaro. La corte ne ha tenuto conto nel condannare il presidente Lee alla pena relativamente minore di tre anni con la condizionale.

La corte era anche consapevole che le accuse di "appropriazione indebita di fondi" erano per lo più sostenute dalle dichiarazioni della signora Kim Nam Hee, e che era questa donna a gestire in gran parte il denaro del presidente Lee nel periodo preso in esame dalla corte. La corte ha osservato che "la loro relazione [tra Kim Nam Hee e il presidente Lee/Shincheonji] non era amichevole", ma in ogni caso, ha deciso di crederle.

Per diversi anni, Kim è stata percepita come la discepola più vicina a Lee e quella che alcuni credevano potesse diventare il suo "successore" nella guida del movimento. Quando divenne chiaro che Shincheonji non l'avrebbe accettata come leader o "successore", Kim iniziò a creare un suo gruppo parallelo o scissionista, che ebbe un successo limitato. È stata espulsa da Shincheonji nel gennaio 2018 e ha dovuto affrontare un processo, per appropriazione indebita di denaro appartenente alla chiesa davanti al tribunale del Distretto Centrale di Seul. Il 26 luglio 2019, la Corte Distrettuale Centrale di Seoul l'ha condannata a due anni di reclusione, con sospensione della pena per tre anni. La sentenza è stata confermata in appello il 6 dicembre 2019.

Di nuovo, con tutto il rispetto per la corte, avrebbe dovuto essere evidente che Kim, quando ha accusato Lee di appropriazione indebita, non era una testimone credibile. È coinvolta in una serie di aspre cause legali contro Lee e Shincheonji, ed è stata lei stessa giudicata colpevole, con una sentenza definitiva del tribunale, di appropriazione indebita dei fondi del movimento. A quanto pare, dopo aver perso la causa penale intentata contro di lei da Shincheonji, ha dato l’avvio a una vendetta personale contro il presidente Lee. È un peccato che sia i media che il tribunale l'abbiano presa sul serio.

Fonte: Bitter Winter