Faisalabad, Pakistan (24 November 2025) — Durante il raduno annuale della sezione di Faisalabad dell'organizzazione Minority Concern, quest'ultima ha espresso profonda preoccupazione per le continue segnalazioni di conversioni forzate e matrimoni coatti di ragazze cristiane minorenni in Pakistan, chiedendo un'azione urgente e coordinata da parte delle autorità pakistane, degli organismi internazionali per i diritti umani e delle organizzazioni della società civile.
Minority Concern è un'organizzazione di difesa dei diritti umani che rimane fedele alla sua missione di difendere la libertà religiosa, proteggere le comunità vulnerabili e sostenere il diritto di tutte le ragazze a vivere in sicurezza, dignità e libertà.
Negli ultimi anni, gruppi per i diritti umani, difensori della libertà religiosa e organizzazioni comunitarie hanno documentato un fenomeno inquietante: ragazze cristiane e appartenenti ad altre minoranze, alcune delle quali di appena 12 anni, vengono rapite, convertite con la forza all'Islam e costrette a sposare uomini adulti. Le famiglie che tentano di recuperare le proprie figlie spesso devono affrontare difficoltà legali, sociali e di sicurezza, mentre i responsabili riescono spesso a sfuggire alle loro responsabilità grazie a lacune nell'applicazione della legge, intimidazioni e cavilli giuridici.
Il signor Aftab Mughal, direttore di Minority Concern, ha dichiarato: «La conversione e il matrimonio forzati di giovani ragazze non solo costituiscono una violazione della loro libertà religiosa, ma anche una violazione della loro infanzia, della loro dignità e dei loro diritti umani fondamentali. Nessun bambino dovrebbe essere costretto a cambiare fede o a contrarre un matrimonio che non ha scelto».
Nonostante le leggi volte a proteggere i minori, Minority Concern afferma che i certificati di nascita e i documenti relativi all'età vengono spesso ignorati nei procedimenti giudiziari. Le famiglie che cercano giustizia subiscono intimidazioni e pressioni sociali. Poiché gli autori dei reati spesso sfruttano gli aspetti religiosi per evitare indagini o procedimenti giudiziari, le vittime raramente ricevono protezione o riabilitazione.
Minority Concern esorta il governo del Pakistan a:
- Applicare le leggi esistenti in materia di protezione dei minori, matrimonio e anti-abduzione in modo uniforme e senza pregiudizi religiosi.
- Garantire che i tribunali verifichino l'età e il consenso dei presunti convertiti, dando priorità ai diritti dei minori.
- Istituire unità investigative speciali per affrontare i casi di rapimento e conversione forzata.
- Fornire rifugi sicuri, assistenza legale e sostegno psicologico alle vittime e alle loro famiglie.
- Assicurare alla giustizia le persone e i network coinvolti in rapimenti, coercizioni e matrimoni infantili.
«Chiediamo inoltre alla comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite, le ONG che si occupano di diritti umani e i cittadini interessati, di sostenere gli sforzi di monitoraggio, promuovere riforme legislative e difendere la protezione delle comunità minoritarie vulnerabili», ha aggiunto Mughal.
All'incontro hanno preso la parola anche la signorina Aqsa Kanwal, il signor Sameer Ajmal, la signora Nazia Sardar e la signora Shazia George.
Minority Concern (UK)
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