Nelly Ippolito Macrina, necrologio

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Nelly Ippolito Macrina

Il 22 agosto scorso, a distanza di pochi giorni dal decesso del marito, Dr. Giuseppe Macrina, è deceduta a Firenze la Dr.ssa Nelly Ippolito Macrina, già vice-Prefetto di Firenze da poco in pensione.

Integerrima funzionaria dello Stato, ha ricoperto diversi ruoli a livello locale e nazionale.

Presso il Ministero dell'Interno si occupò ampiamente di Libertà civili e fu Responsabile per gli Affari dei culti diversi dal cattolico, oltre a dirigere l'Osservatorio per la Libertà Religiosa. L'ultimo incarico fu di vice-Prefetto di Firenze.

Pubblicò come autrice o co-autrice testi in materia di diritto dell'immigrazione, diritto del lavoro, e minoranze religiose.

Collaborava con il CESNUR, FOB e altre organizzazioni su tematiche attinenti la libertà religiosa e di credo, mostrando competenza e sensibilità nei confronti di tante comunità religiose e spirituali che hanno apprezzato la sua umanità nel rapportarsi con realtà non tradizionali.

FOB vuole ricordarla anzitutto come un'amica pacata ed equilibrata di cui già sentiamo la mancanza, oltre che come funzionaria pubblica preparata e di esempio per tanti.

European Federation for Freedom of Belief (FOB)


IN RICORDO DI NELLY IPPOLITO

Non saprei dire quando conobbi Nelly Ippolito. Probabilmente, quando era a Roma, al Ministero dell’Interno e ricopriva l’incarico di direttore della divisione Affari dei Culti diversi dal cattolico. Ben presto l’incontro con quell’alta dirigente, colta e appassionata sostenitrice di diritti civili e di libertà religiosa e di culto, ricca di idee e pronta a servirle con generosità, diventò stima ed amicizia. La incontrai di nuovo a Firenze, dove da Viceprefetto, ricoprì l’incarico di Capo dell’Ufficio del Rappresentante dello Stato e della Conferenza permanente. Rammento bene i nostri incontri nella Prefettura del Capoluogo toscano. La rivedo come fosse oggi: minuta e sorridente, seduta davanti ad una scrivania, nel suo ufficio: una grande stanza all’ultimo piano del Palazzo Medici Riccardi, stranamente silenziosa nonostante il frastuono delle auto che passavano su e giù per Via Cavour. Abbiamo discusso di tutto, di arte, di cultura e di religioni, ma in particolare della situazione della libertà religiosa in Italia, che Nelly sapeva analizzare con straordinaria lucidità e, debbo dirlo, anche con qualche amarezza per il tanto che si sarebbe potuto fare e che purtroppo non è mai stato fatto. A queste amarezze faceva però riscontro un fresco ottimismo e una fiducia che la sua cultura idealistica nutriva di speranze e di valori mai perduti. Con quell’entusiasmo e con quella fiducia decise di collaborare con FOB prendendo parte alle battaglie di libertà della nostra Associazione. Quanta soddisfazione mi ha dato avere la Sua amicizia: le proponevo di partecipare ad un nostro convegno o di scrivere un articolo, e Lei compatibilmente ai Suoi impegni, mi assicurava la Sua presenza e il Suo contributo. Fu anche grazie al Suo prezioso aiuto che riuscimmo a realizzare a Firenze il primo Convegno internazionale di FOB.

E poi è arrivato il male inaspettato che, pur non avendole strappato lucidità e spirito, l’ha martoriata profondamente nel fisico, fino alla fine. Ma in tutti noi di FOB rimarrà sempre il ricordo del Suo sorriso lieve, della luce di speranza che aveva negli occhi e della Sua disponibilità al dialogo e alla comprensione. È per me una grande consolazione ed un privilegio poter affidare a questa breve nota l’affettuoso ricordo di una cara e sincera amica di FOB. Grazie cara Nelly, a nome di tutti noi.

Silvio Calzolari

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