Quanto è universale la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani?

Sezione:
Soteria International

Lo scorso 9 dicembre, Soteria International ha ospitato la conferenza sui Diritti Umani Spirituali a Copenhagen. La conferenza sui Diritti Umani Spirituali è una conferenza annuale che si focalizza sui Diritti Umani da una prospettiva spirituale.

Quest’anno la conferenza è stata tenuta con la partecipazione dell’associazione Gioventù per i Diritti Umani (Youth for Human Rights), il Network Europeo contro il Razzismo (ENAR) e l’Iniziativa Musulmana Europea per la Coesione Sociale (EMISCO) con il tema “Quanto è Universale la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani?”.

Nel corso degli anni la conferenza sui Diritti Umani Spirituali è diventata una piattaforma fertile per politici, studiosi, sostenitori dei Diritti Umani e rappresentanti delle diverse religioni e tradizioni spirituali per incontrare, esplorare e sviluppare nuove prospettive su come i governi e la società possono includere e coltivare l’intrinseca necessità dei cittadini di coltivare la propria spiritualità.

Soteria International venne fondata nel 2007 sullo sfondo di un contrasto tra l’aumentato interesse per la spiritualità e l’aumentato stato di paura per le nuove o non familiari pratiche religiose. Nel 2008 fu tenuta la prima conferenza sui Diritti Umani Spirituali in occasione della commemorazione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Duplice scopo della conferenza era di assicurare la libertà di pensiero, coscienza e religione così come l’esplorazione di una prospettiva spirituale da aggiungere ai diritti umani fondamentali.

La presentazione della conferenza 2016 dei Diritti Umani Spirituali ha evidenziato come questi scopi restino più rilevanti che mai e ha portato alla luce il fatto che tali diritti umani dei praticanti e dei fedeli di questo o quel movimento spirituale siano continuamente violati dalla mancanza di comprensione di tali pratiche da parte della società. È stato portato ad esempio il caso dei Karma Yoga e dei loro praticanti, perseguitati per traffico di esseri umani.

Jens-Peter Bonde è stato il primo oratore della conferenza. È stato un membro del Parlamento Europeo (dal 1979 al 2008) e membro delle convenzioni sulla Carta e sui Diritti Costituzionali, divenuti poi il Trattato di Lisbona. Bonde ha spiegato come i Diritti Umani siano regolati e assicurati da quattro entità politiche indipendenti, ovvero: dai rispettivi legislatori nazionali, dalle Nazioni Unite, dalla Corte Europea sui Diritti Umani di Strasburgo e dalla Corte di Giustizia Europea in Lussemburgo. Bonde ha indicato che nonostante vi sia una protezione formale degna di nota, delineata dal Trattato di Lisbona, queste quattro parti spesso giungono a decisioni differenti e le tempistiche esageratamente lunghe per i casi da giudicare rendono inefficace la tutela dei diritti umani individuali. Ha anche fornito esempi danesi di come di fatto la libertà religiosa descritta nel Trattato di Lisbona sia trascurata dagli stati, persino dalla Costituzione della Danimarca.

Erik Smith, essendo stato un membro del Consiglio Europeo e membro del Parlamento Danese per 15 anni, ha fornito anche lui esempi provenienti dalla Danimarca. Ha inoltre parlato del boicottaggio del Sud Africa ai tempi dell’apartheid e di quanto mentre i governi vi partecipavano, l'imprenditoria privata no, il che aveva provocato un certo livello d’indebolimento sull’embargo. Smith ha dimostrato come i diritti umani siano violati anche se esiste una protezione formale.

Annette Refstrup, portavoce della Chiesa di Scientology in Danimarca, ha parlato della necessità di guardare ai Diritti Umani come Diritti Spirituali e la necessità che tali diritti vengano riformulati in una prospettiva spirituale correlata alla vita di tutti i giorni. Refstrup ha enfatizzato l’ampio e diffuso utilizzo medico di droghe psicotrope in Danimarca, dove al 25% della popolazione viene prescritto questo genere di droghe e come la società stia manomettendo la mente invece che cercare comprensione del proprio pieno potenziale.
Un’istruzione appropriata è stata presentata come chiave di volta per un cambiamento di tale paradigma sociale e anche per comprendere, abbracciare e coltivare appropriatamente lo spirito umano.

Bashy Quraishy ha rappresentato entrambi gli ENAR (European Network Against Racism, Network Europeo Contro il Razzismo) e EMISCO (European Muslim Initiative For Social Cohesion, Iniziativa Mussulmana Europea Per La Coesione Sociale). Quraishy ha posto l’accento sul fatto che la discriminazione in Europa si è spostata da un razzismo basato sul colore e sull’etnia ad un razzismo basato sulla cultura e la religione. Ha evidenziato come la discriminazione non dipenda dal tale o tal altro partito politico, ma piuttosto da una necessità occidentale d’imporre i propri valori in tutto il mondo, spesso motivati finanziariamente e politicamente. Quraishy ha fornito l’esempio della Francia, dove 40.000 persone sono state attaccate dalla polizia a causa della loro affiliazione a minoranze religiose, tuttavia nessuna di esse è stata condannata sulla base di un giudizio formale e imparziale.

Thierry Vallè ha parlato a nome del CAP (Coordination of Associations and Individuals for Freedom of Conscience, Coordinazione di Associazioni e Individui per la libertà di coscienza) e ha portato ad esempio la persecuzione e l’incarcerazione dei seguaci della meditazione di Osho in Francia. L'ente governativo denominato MIVILUDES (la "Missione interministeriale per la lotta contro le sette") è stato direttamente coinvolto nel caso e in particolare nell’arresto di un cittadino indiano a causa di un banale fraintendimento culturale del concetto di “guru”. Tale malinteso ha giocato un ruolo devastante per la persona, ingiustamente accusata di meditare azioni sovversive.

Advaitananda Mihai Stoian ha parlato a nome della Federazione Internazionale di Yoga e Meditazione, ATMAN. Il suo contributo è stato letto da Arthur Lederer di Soteria ed è stata un invito ad una lettura dei diritti umani in chiave spirituale ed alla concezione che "la scienza senza coscienza sia la rovina dello spirito". I diritti umani scaturiscono da un atteggiamento interiore di giustizia, proveniente da una matura comprensione delle conseguenze delle nostre azioni abbinate alla responsabilità umana. Siamo responsabili inoltre delle future generazioni, i cui diritti non sono meno dei nostri, e della necessità di coltivare noi stessi al fine di essere meno soggetti a manipolazioni e più affidabili.

Eric Roux dall’EIFRF (European Interreligious Forum for Religious Freedom, il Forum Interreligioso Europeo per la Libertà Religiosa), ha sottolineato che nonostante i diritti umani potrebbero formalmente essere ben protetti, solo il 5% dei casi sono ammessi alla Corte Europea dei Diritti Umani a Strasburgo (ECHR) e molti casi vengono esclusi per la loro natura politica imbarazzante. Roux ha anche parlato di come l’ECHR a Strasburgo e le Nazioni Unite siano arrivate a decisioni opposte riguardo alla violazione dei Diritti Umani in Francia. Ha sottolineato che l’ignoranza dei diritti umani non riguarda solamente il pubblico generico, ma anche i politici. Ha portato esempi dalle assemblee parlamentari del Consiglio Europeo, un membro  del quale sosteneva di violare un diritto umano, solo a  causa dell'ignoranza dell’esistenza di tale diritto. Roux ha discusso sul fatto che noi dobbiamo conoscere e sviluppare i diritti umani a tutti i livelli, offrendo come esempio la Carta Manden del 1222 (dal Mali) e di come una comprensione spirituale dei diritti umani abbia in realtà un’origine molto antica ed ispiratrice.

Sebbene non in grado di partecipare Uwe Haspel ha contribuito alla conferenza con la “Carta della Terra”, una piattaforma alternativa di collaborazione internazionale e l’organizzazione non governativa rumena, la Lega per l’anti-diffamazione dello Yoga e dei movimenti spirituali (LAYMS) con una pratica e informativa mappa delle strutture legali attualmente in opera. Il contributo sarà pubblicato nella sua interezza sul sito Soteria.

I contributi degli esperti hanno creato una discussione tra gli specialisti e i tanti partecipanti nella sala, concludendo che l’incontro tra spiritualità, diritti umani e la società sono campi di crescente interesse fra entrambi gli esperti ed il pubblico generale.

Tutti i partecipanti sono ringraziati per una tanto fruttifera ed esauriente conferenza, foriera di molti nuovi punti di vista sui diritti umani spirituali.

Fonte: http://www.soteriainternational.org/synthesis-of-the-2016-spiritual-hum…

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