Rapporto USCIRF ed Europa Occidentale

Sezione:
Katrina Lantos Swett

Secondo il Rapporto annuale sullo stato della libertà religiosa internazionale Religious Freedom del 2013 da parte della U.S. Commission on International Religious Freedom, USCIRF (Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale):

«Lo stato della libertà religiosa internazionale si fa sempre più grave a causa della presenza di forze che provocano instabilità. Tali forze includono l’ascesa di movimenti religiosi violenti ed estremisti, che si va ad aggiungere alle azioni e alla mancanza di azione da parte dei governi» ha detto il Dott.ssa Katrina Lantos Swett [*], Presidente della USCIRF.

Per quanto riguarda l’Europa occidentale, i membri della commissione della USCIFR hanno scritto: «A partire dagli anni Novanta, i governi di vari paesi europei —in particolare la Francia, ma anche l’Austria, il Belgio e la Germania — hanno preso provvedimenti contro gruppi religiosi classificati in modo derogatorio come “sette”. Tali tentativi hanno incluso la pubblicazione di liste o rapporti ufficiali che definiscono certi gruppi “sette” dannose o pericolose; l’utilizzazione o la creazione di enti governativi che controllino passo a passo tali gruppi; l’uso di leggi sulla registrazione, l’immigrazione, le tasse o di altre leggi di valore generale in modi che limitano i diritti di tali gruppi e, nel caso della Francia, l’approvazione di una legge particolare tesa a “rafforzare la prevenzione e la repressione di sette che violano i diritti umani e le libertà fondamentali”».

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«Le più accanite azioni “anti-settarie” si sono verificate in Francia. Dal 1998, il governo francese dispone di un ente a cui è assegnato il compito specifico di raccogliere e distribuire dati ufficiali su gruppi considerati “sette” e di coordinare le azioni del governo che mirano a contrastare tali gruppi. L’organizzazione nella sua forma attuale è detta “Missione inter-ministeriale per la vigilanza e la lotta contro le aberrazioni settari,” ossia MIVILUDES (acronimo del nome francese). Vari rapporti del governo francese e liste di “sette” hanno incluso i testimoni di Jehovah, gli Scientologist, la Federazione francese per la coscienza di Krishna, un Baptist Bible college, varie chiese evangeliche cristiane e molte altre piccole comunità religiose non tradizionali e/o nuove. I gruppi che sono nominati in queste liste o che sono stati presi di mira dal lavoro del MIVILUDES o dei suoi predecessori dicono che questo sistema crea un clima di intolleranza ed è sfociato in discriminazione contro di loro, sia da parte di privati che di istituzioni pubbliche».

«Nel dicembre del 2012, il presidente francese Hollande ha annunciato la creazione di un nuovo ente governativo, l’ Osservatorio nazionale del laicismo, su cui molti gruppi religiosi hanno espresso preoccupazione. Il compito dell’Osservatorio consiste nell’osservare e promuovere il laicismo nel Paese, il che include suggerimenti sulla promozione di valori laici nelle scuole francesi. Stando alle affermazioni della stampa, il Ministro dell’Istruzione lo ha definito un tentativo di opporsi all’estremismo religioso. Quando gli è stato chiesto di fare esempi di gruppi religiosi estremisti, ha citato i creazionisti, gli islamisti radicali, i cattolici tradizionalisti e gli ebrei ultra-ortodossi, senza fare nessun riferimento all’uso della violenza o alla sua propugnazione».

Poco oltre nel rapporto del 2013, i membri della Commissione hanno scritto: «Sembra che negli ultimi anni l’atmosfera di intolleranza religiosa in Europa stia peggiorando. Nel suo rapporto del 2012: Aumento delle restrizioni religiose, il Pew Forum on Religion and Public Life afferma di aver osservato in tutta Europa un aumento generale del livello medio di ostilità sociali basate su motivi religiosi, con aumenti significativi in molti Paesi tra cui la Croazia, la Francia, la Germania, la Grecia e il Regno Unito».

Nel 2014, la scena della libertà di religione e di credo nell’Europa occidentale non rivela cambiamenti di rilievo. Ecco il rapporto della USCIRF sulla prima metà di quest’anno.

«La USCIRF continua a seguire da vicino le questioni riguardanti la libertà religiosa nell’Europa occidentale evidenziate nel Rapporto annuale dello scorso anno. Esse includono limitazioni imposte all’espressione religiosa e tentativi di limitarla (in particolare nell’abbigliamento e in simboli visibili, nella macellazione rituale e nella circoncisione per motivi religiosi); controllo da parte del governo di gruppi sfavoriti etichettati in modo derogatorio come “sette”; mancanza di accettazione di obiezioni religiose e utilizzazione potenziale di leggi sull’incitamento all’odio nei confronti di espressioni pacifiche di fede. La USCIRF teme che tali limitazioni stiano creando nell’Europa occidentale un’atmosfera ostile a certe forme di attività religiosa, oltre a ridurre l’integrazione sociale e didattica e le opportunità lavorative delle persone interessate. Le limitazioni governative sulla libertà religiosa nascono da un’atmosfera sociale di intolleranza nei confronti dei gruppi religiosi presi di mira e, allo stesso tempo, incoraggiano tale atmosfera».

«L’International Covenant on Civil and Political Rights, ICCPR, (Convenzione internazionale sui diritti civili e politici) ed altri documenti internazionali garantiscono ad ogni individuo non solo il diritto a credere, ma anche il diritto a manifestare la propria fede, individualmente o insieme ad altri, in pubblico o in privato, tramite culto, osservanza, pratica ed insegnamento. Ciò include una vasta serie di azioni, tra cui la costruzione di luoghi di culto, l’uso di simboli, l’osservanza di restrizioni alimentari, l’adozione di abbigliamento o copricapo distintivi e la partecipazione a riti associati a certi stadi della vita».

Stretto controllo governativo di gruppi religiosi sfavoriti

«A partire dagli anni Novanta, i governi della Francia, dell’Austria, del Belgio e della Germania hanno, in maggior o minor misura, preso provvedimenti contro gruppi religiosi che considerano ‘sette’; tali provvedimenti includono stretto controllo e investigazioni. I gruppi presi di mira hanno incluso i Testimoni di Jehovah, gli Scientologist, Hare Krishna, i Protestanti evangelici ed altre piccole, non tradizionali e/o nuove comunità religiose».

Download pdf: 2013 USCIRF Annual Report

Download pdf: Western Europe 2014


[*] La Dott.ssa Katrina Lantos Swett ha creato nel 2008 la Lantos Foundation for Human Rights and Justice (Fondazione Lantos per i diritti umani e la giustizia) di cui è Presidente e CEO. Quest’organizzazione per i diritti umani segue con fierezza le orme del compianto membro del Congresso Tom Lantos il quale, in quanto unico sopravvissuto all’Olocausto ad essere stato eletto membro del Congresso, fu uno dei leader statunitensi più eloquenti e decisi a sostegno dei diritti umani e della giustizia. Oltre a dirigere la Lantos Foundation, la Dott.ssa Lantos Swett insegna diritti umani e politica estera americana alla Tufts University. Ha anche insegnato all’Università della Danimarca del sud mentre il marito, l’ex membro del Congresso Richard Swett, rivestiva la carica di Ambasciatore americano a Copenaghen. LA Dott.ssa Lantos Swett si è laureata presso l’università di Yale nel 1974 all’età di 18 anni e nel 1976 ha conseguito il titolo di Juris Doctor alla University of California, Hastings College of the Law. Nel 2001 ha conseguito il Ph.D. in storia presso l’Università della Danimarca del sud. Sposata da 31 anni con l’ex membro del Congresso e Ambasciatore Richard Swett, ha 7 figli e 2 nipoti. La Dott.ssa Lantos Swett, che vive a Bow, nel New Hampshire, è stata eletta alla Commissione il 26 marzo 2012 dal leader della maggioranza del Senato Harry Reid (D-NV).

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