La libertà di religione prevale ancora al Consiglio d'Europa

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EU parliament 28-4-2017

La nostra consociata francese EIFRF (European Interreligious Forum for Religious Freedom), è stata una delle ONG in prima linea a sostenere la proposta di Valeriu Ghiletchi, battendosi perché venisse accolta dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE) la risoluzione e la raccomandazione inerenti "La protezione dei diritti di genitori e figli appartenenti a minoranze religiose". Di seguito l'annuncio dato sul sito di EIFRF.


28 aprile 2017 - Oggi, presso la Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE), il relatore Valeriu Ghiletchi ha proposto ai membri, provenienti 47 nazioni, di formulare una risoluzione e una raccomandazione in favore de «La tutela dei diritti di genitori e figli facenti parte di minoranze religiose».

A seguito di intense discussioni, sia la risoluzione che la raccomandazione sono state avallate dall’Assemblea e il relatore Valeriu Ghiletchi, al termine delle operazioni di voto, ha ricevuto il plauso dell’intero consesso per la sua tenacia e il suo coraggio.

Ghiletchi era stato nominato come corrispondente dell’Assemblea da parte del Comitato per l’Uguaglianza e la Non-discriminazione della APCE, a seguito di una interpellanza (nr. 13333) in cui si affermava:

  • L’Assemblea ritiene che i nuovi movimenti religiosi e le minoranze religiose siano particolarmente a rischio a causa della violazione di tali diritti da parte di alcuni Stati membri.

  • L’etichettare in modo denigratorio le minoranze religiose mediante l’uso dei vocaboli “setta”, “settario” , “culto” e simili genera un clima di pregiudizio e di stigma e conduce a indebite restrizioni del diritto dei genitori di crescere e educare i figli nell’ambito delle proprie credenze.

  • L’Assemblea pertanto ritiene che debbano essere oggetto di studio e di identificazione quei casi in cui degli Stati membri non rispettino i diritti dei genitori a educare i figli in conformità alle loro convinzioni religiose e filosofiche, specialmente laddove ciò riguardi gruppi minoritari.

A quel punto e per i due anni successivi, Ghiletchi ha elaborato il suo rapporto e infine ha proposto questa risoluzione e raccomandazione, allo scopo di sollecitare i 47 stati del Consiglio d’Europa a tutelare dei diritti tanto fondamentali.

La risoluzione nr. 2163 fa appello agli Stati membri affinché tutelino i diritti dei genitori e dei figli, appartenenti a minoranze religiose, mediante atti concreti (legislativi o d’altro tipo) tali per cui:

  • sia riaffermato il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione per tutti gli individui, compreso il diritto a non aderire ad alcuna religione, e sia protetto il diritto a non essere obbligati a intraprendere azioni contrarie alle proprie più radicate convinzioni morali o alle proprie credenze religiose, mentre al contempo sia garantito e mantenuto l’accesso ai servizi garantiti dalla legge, nonché tutelato il diritto di restare liberi dalla discriminazione;

  • sia promossa una ragionevole conciliazione delle diverse convinzioni più radicate e credenze religiose, per tutti gli individui, in casi di grave conflitto fra le stesse, affinché sia comunque possibile per ciascuna minoranza professare la propria religione in privato o in pubblico (purché ciò avvenga entro i limiti della legge e non leda i diritti altrui);

  • siano abrogati leggi o regolamenti che determinino una distinzione discriminatoria fra le minoranze religiose e le confessioni maggioritarie;

  • vengano garantite delle opportunità di facile attuazione per figli o genitori, di essere esentati da programmi educativi statali di carattere obbligatorio che siano conflittuali rispetto a convinzioni morali radicate o credenze religiose; tali opportunità potrebbero comprendere l’insegnamento della religione in ambito non confessionale, oppure l’informazione rispetto alla pluralità delle religioni, o ancora programmi attinenti alla sfera etica.

La raccomandazione nr. 2101, anche questa ora approvata dall’Assemblea, ha deliberato che il Comitato dei Ministri (composto dai ministri degli esteri dei 47 Stati membri):

  • debba «stilare delle linee guida per le modalità con cui realizzare una conciliazione delle diverse convinzioni morali radicate o credenze religiose, garantendo al contempo il rispetto per i diritti degli altri.

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L’EIFRF ha collaborato con il relatore Ghiletchi nel periodo in cui stava stilando il suo rapporto, fornendogli dati concreti sui temi oggetto di studio, raccolti in molti dei 47 paesi membri dal Consiglio. “Abbiamo fortemente appoggiato questo rapporto, perciò siamo molto contenti ora che l’intera Assemblea lo ha convalidato per il bene di tutti i bambini e ragazzi che appartengono a minoranze religiose. Abbiamo lavorato con altri enti della società civile e assieme abbiamo fatto del nostro meglio per assistere l’Assemblea nel compito tanto importante di tutelare i diritti fondamentali”, ha dichiarato Roux, Presidente dell’EIFRF.

Di nuovo, oggi è stata una buona giornata per la libertà religiosa.

Per prendere visione del testo integrale della risoluzione e della raccomandazione adottata oggi dallla PACE cliccare qui.

Fonte: http://www.eifrf-articles.org/Freedom-of-religion-prevails-again-at-Council-of-Europe_a196.html

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