OSCE 2016: Libertà di Pensiero, Coscienza, Religione o Credo

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Durante la recente conferenza OSCE di Varsavia, il Presidente e portavoce di FOB, Alessandro Amicarelli oltre alla dichiarazione fatta durante la dodicesima sessione sulla libertà di pensiero, coscienza, religione e credo, ha rilasciato anche la seguente dichiarazione durante la tredicesima sessione sulla Libertà di Movimento in relazione alle Libertà di Religione e di Credo, visibile anche in video a questo collegamento.

OSCE Office for Democratic Institutions and Human Rights
Human Dimension Implementation Meeting 2016

Working session 13: Fundamental freedoms II,
including freedom of movement

Libertà di Pensiero, Coscienza, Religione o Credo

DICHIARAZIONE DELLA FEDERAZIONE EUROPEA PER LA LIBERTÀ DI CREDO (FOB)
sulla Libertà di Movimento in relazione alla Libertà di Religione e di Credo

Martedì, 27 Settembre 2016

mr-amicarelli-at-osce.jpgSono Alessandro Amicarelli, avvocato specializzato in diritti umani e libertà di credo, esercito a Londra e sono l'attuale portavoce della Federazione Europea per la Libertà di Credo (FOB) che oggi rappresento come ho fatto l'anno scorso.

Come associazione laica e indipendente da qualsiasi fede, costituita in Italia e registrata come un gruppo di lobby a Bruxelles e Strasburgo dal dicembre 2014, noi sosteniamo i diritti umani e in particolare la libertà di credo di tutte le persone nel continente europeo, sia che appartengano a gruppi tradizionali o a nuovi gruppi religiosi, a scuole di pensiero filosofico o spirituale e anche a non credenti, atei e indifferenti, in linea con la legislazione europea.

FORB e la Libertà di Movimento sono strettamente collegate e una connessione così stretta dovrebbe essere attentamente considerata dai governi quando si tratta di questioni che riguardano queste due libertà.

La libertà di fede include il diritto di manifestare la propria religione o il proprio credo e questo include il diritto di diffondere materiali, al fine di fornire informazioni su quella specifica religione o credo e di svolgere attività di proselitismo come la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha più volte dichiarato fin dal lontano 1993 nel caso Kokkinakis v. Grecia.

La libertà di proselitismo è strettamente legata alla libertà di movimento dei missionari che svolgono le proprie attività d’insegnamento liberamente e legalmente senza restrizioni né interferenze da parte dei governi.

Inoltre, l’impedire a qualcuno di entrare in un paese sulla base della sua fede costituisce una violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo in quanto lo costringerà a rimanere nel suo paese o a stabilirsi in un altro paese. La Corte Europea ha affrontato più volte casi di questo genere negli ultimi anni.

Le persone appartenenti a gruppi minoritari definiti in modo dispregiativo sette o culti di solito sono il bersaglio di tali restrizioni di FORB e di libertà di movimento. Questa negazione non vale solo per i capi religiosi o spirituali, spesso si applica anche ai loro seguaci.

Ci sono anche casi in cui persone appartenenti a gruppi di minoranza sono espulse dai paesi in cui vivono e deportate in paesi che violano la libertà di religione o di credo e le loro libertà saranno colpite ancora di più.

Inoltre, impedire alle persone di costruire i loro templi, chiese e moschee in un determinato territorio causerà che le persone appartenenti a minoranze disposte a migrare verso quelle aree del Paese, non sarebbero più in grado di farlo e in questo modo possiamo dire che questo tipo di legislazione certamente influenzerà non solo la FORB di stranieri, ma anche la libertà di movimento collegato alla FORB dei cittadini di quel paese; questo è il caso della cosiddetta legislazione anti-moschee in Lombardia che ha colpito tutte le comunità minoritarie in Lombardia. Tutti i cattolici non romani disposti a migrare verso la Lombardia saranno costretti a non farlo perché sarà improbabile che siano in grado di avere accesso a qualsiasi luogo di culto della loro fede, perché la loro comunità sarà influenzata da tale legislazione e, allo stesso modo, i residenti della Lombardia si sentiranno costretti a trasferirsi in altre zone del paese per godere appieno le loro libertà.

In diverse occasioni ONG finanziate dallo Stato, hanno sparso odio contro le minoranze religiose chiamandole culti o sette e riescono a esercitare pressioni sugli enti governativi che, di conseguenza, impediscono la libertà di credo in relazione al diritto di FORB di persone appartenenti a minoranze. Il caso più noto è la cosiddetta ONG francese FECRIS.

Alcuni governi, come l'Italia, creano unità di polizia che hanno il compito di studiare i gruppi minoritari che definiscono sette; questo è il caso della SAS, la Squadra Anti Sette italiana, che con le sue attività noi riteniamo stia impedendo il diritto alla libera circolazione delle persone appartenenti a minoranze religiose alle quali è impedito di diffondere i loro insegnamenti e di svolgere le loro attività.

1. Per quanto riguarda la SAS, Squadra Anti Sette

Noi, come FOB rinnoviamo la nostra richiesta al governo italiano, come abbiamo fatto l'anno scorso, di fornire informazioni chiare sulla Squadra Anti Sette, comprese le informazioni circa il rapporto costi-benefici.

2. Per quanto riguarda la Legge Anti Moschee o Anti Minoranze religiose in Lombardia e altre regioni

L'anno scorso abbiamo fatto rapporto sulla legge anti moschee approvata in Lombardia e in seguito in altre regioni.

Tale normativa è volta a prevenire che le comunità musulmane abbiano luoghi di culto o di costruirne di nuovi. La normativa influenza, infatti, tutti i gruppi di minoranza non solo la comunità musulmana. Alle persone appartenenti a minoranze viene negato il diritto alla libertà di movimento in relazione al diritto alla FORB.

FOB ha lanciato una petizione online che ha avuto molto successo e che è stata presentata al Parlamento. Pochi giorni dopo, il governo ha impugnato tale normativa presentando un ricorso alla Corte Costituzionale e siamo in attesa di conoscere i risultati.

Nel frattempo, la stessa normativa è stata proposta o adottata da altre autorità regionali.

FOB continuerà a prodigarsi per la cancellazione di tutte queste legislazioni anti-minoranze e per affermare il pieno diritto alla libertà di movimento in relazione a FORB di tutte le persone.

3. Per quanto riguarda le ONG anti-sette finanziate e sussidiate dallo Stato

C’è un certo numero di cosiddette ONG anti-sette che ricevono fondi e sussidi da parte dei governi. La più nota è la FECRIS francese che, per quanto ne sappiamo, riceve il 90% dei suoi fondi annuali dal governo francese, che è particolarmente noto per le legislazioni anti-religiose adottate nel corso degli ultimi decenni.

Ci aspettiamo che tutti i governi interessati smettano di finanziare questi gruppi e se ancora li finanziano, a questi gruppi dovrebbe essere revocato lo status di ONG a livello di organizzazioni internazionali che si presentano come ONG e auspicano e agiscono contro i gruppi minoritari e contro le vere ONG.

FOB esiste infatti per far sì che il contenuto della Linee Guida di FORB adottate dal Consiglio d’Europa Council siamo implementate e rese attuali in Europa.

Nei mesi a venire FOB ancor di più sarà la voce dei gruppi minoritari anche in questo senso.

Seguire le linee guida FORB è l'unica strada per raggiungere positivamente la pace tra le popolazioni europee.

Tre dei principali obiettivi e le strategie di lavoro stabiliti nelle linee guida di FORB sono:

Anzitutto per sradicare la cruda violenza con cui gruppi che si auto-dichiarano religiosi, così come Stati, organi statali e ONG, portano avanti attività contro gruppi religiosi o spirituali, minoritari o meno, e contro individui appartenenti a questi gruppi.

In secondo luogo la Libertà di Religione e di Credo deve essere garantite a tutte le persone siano essa religiose o non religiose, anche agli atei e agli indifferenti. Anche la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha sottolineato questo punto più volte.
L'azione di FOB va in questa direzione.

Il terzo principio è che i governi, come affermano le linee guida FORB, devono cooperare con la società civile.

Come gruppo portatore di interessi FOB è qui per questo motivo.

Collaboriamo con enti statali e parlamentari a livello nazionale ed europeo al fine che queste Linee Guida di FORB siano pienamente attuate in tutta Europa garantendo pari diritti a tutte le persone, di là di ogni confine.

Oggi, ancora una volta invitiamo il governo italiano e tutti gli altri governi a rispettare i diritti umani di tutti i gruppi di minoranza, siano essa religiosi o no, e gli individui appartenenti a tali gruppi in conformità con i loro obblighi internazionali in qualità di membri delle organizzazioni internazionali.

Le persone appartenenti a gruppi religiosi e spirituali hanno un netto diritto alla libertà di movimento in relazione alla loro FORB come tutte le persone, nessuna accezione è accettabile.

Grazie!

Alessandro Amicarelli, portavoce
per conto di FOB,
European Federation for Freedom of Belief
(Federazione Europea per la Libertà di Credo)


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