
I Testimoni di Geova hanno intentato una nuova causa per segregazione religiosa. Il sistema per il riconoscimento delle religioni in Belgio era già stato denunciato come lacunoso dalla Corte Europea nel 2022.
Di Willy Fautré, director of Human Rights Without Frontiers — I Testimoni di Geova non sono più autorizzati a fornire assistenza spirituale ai detenuti che ne fanno richiesta, a causa delle nuove disposizioni emanate dal Direttore Generale dell'Amministrazione Penitenziaria. Il 22 agosto 2023 il Direttore Generale aveva inviato una circolare in cui si intimava alle Amministrazioni Penitenziarie di tutto il Belgio di impedire l'accesso nelle carceri ai ministri di culto appartenenti a religioni non riconosciute.
Questa circolare ha creato una situazione di discriminazione e segregazione tra i detenuti. Coloro che appartengono a una religione o a una visione del mondo riconosciuta dallo Stato sono autorizzati a ricevere assistenza spirituale in base alle loro esigenze, ma i detenuti di altre fedi non riconosciute non godono degli stessi diritti.
Il Direttore Generale dell'Amministrazione Penitenziaria ha preso questa decisione nonostante tre anni fa il Belgio fosse già stato condannato dalla Corte Europea dei Diritti Umani per aver cancellato dal 2018 l'esenzione fiscale sui luoghi di culto e sugli edifici religiosi appartenenti ad associazioni religiose non riconosciute dallo Stato.
La Corte di Strasburgo ha ritenuto che questa disposizione violasse l'articolo 14 della Convenzione Europea (divieto di discriminazione) e ha chiesto al Belgio di rivedere il suo sistema di riconoscimento statale delle religioni e delle visioni del mondo. I Testimoni di Geova hanno vinto la causa e il Belgio ha dovuto versare loro 5000 euro a titolo di risarcimento (si veda il nostro database delle sentenze).
Dal 2019, i Testimoni di Geova hanno scritto sei volte al Ministro della Giustizia e hanno avviato procedimenti legali a causa della discriminazione subita in quattro carceri belghe: Nivelles, Leuze, Dinant e Leuven Central.
Sino a quando non sarà applicata la sentenza della Corte Europea del 2022, che obbliga il Belgio a rivedere il suo sistema di riconoscimento delle religioni, Human Rights Without Frontiers fa appello allo Stato belga affinché si dimostri tollerante e permetta ai Testimoni di Geova in stato di detenzione di ricevere assistenza spirituale dai loro cappellani, su richiesta stessa dei detenuti e ogni volta che sia necessario. così come avviene per le religioni riconosciute.
Source: HRWF