La notte dei cristalli, notte delle coscienze

Sezione:
Kristallnacht,  the night of broken glass

In questi passati 80 anni molti si sono chiesti: com’è potuto accadere? La stragrande maggioranza dei cittadini tedeschi odiavano gli ebrei, li hanno perseguitati oppure sono stati complici consapevoli di tale persecuzione. Cosa l’ha reso possibile? Cosa ha spinto quasi un interro popolo, con poche eccezioni, troppo poche, a commettere crudeltà inimmaginabili? Chi li ha convinti e come?

La risposta più convincente sembra averla data Daniel J. Goldhagen, autore del volume I volonterosi carnefici di Hitler. I tedeschi comuni e l’olocausto. Nella sua opera Goldhagen dimostra e documenta che i tedeschi di ogni estrazione, non solo le SS o i membri del partito nazista, hanno compiuto uno dei peggiori genocidi della storia. Uomini e donne comuni brutalizzarono e assassinarono ebrei per convinzione ideologica e per libera scelta.

Perciò la domanda dovrebbe essere: come e quando si è generata questa ideologia disumanizzante e come si è radicata nella società tedesca dell’epoca?

A questo quesito ha risposto il sociologo delle religioni Massimo Introvigne, fondatore e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni). Secondo Introvigne le campagne di odio e diffamazione verso una religione o un gruppo possono generare un diffuso clima di intolleranza. Se una tale campagna persiste, prima o poi, si giungerà alla discriminazione di coloro che sono colpiti da essa e cominceranno a perdere diritti. Continuando con l’intolleranza e la discriminazione, si giunge alla persecuzione.

Le campagne diffamatorie verso gli ebrei sono continuate per secoli, accusati quasi in ogni paese come “assassini di Cristo”. Poi accusati di inquinare la società con presunte attività di usura e mille altre accuse pretestuose. Il nazismo ha fatto il salto di “qualità” aggiungendo l’aspetto razziale, descrivendo gli ebrei come una razza inferiore e nociva, riconoscibile dai tratti somatici, dall’odore e altri particolari anatomici sgradevoli. Sotto la spinta di questa campagna di odio, quasi tutti i tedeschi giunsero ad odiare gli ebrei e ad accettare come “meritata” la persecuzione che hanno sofferto in seguito.

Perché è importante comprendere questo meccanismo? Ovviamente per evitare the l’antisemitismo e il razzismo tornino per causare altre tragedie. Ma è importante anche per capire che pure ai giorni nostri l’intolleranza e le campagne di odio esistono e in taluni casi (e paesi) hanno già dato l’avvio alla discriminazione, in altri alla persecuzione.

Gli ebrei protestano, anche giustamente, quando qualcuno parla della persecuzione verso altri gruppi umani paragonandola all’Olocausto. Ma non scordiamo che anche zingari, Testimoni di Geova e omosessuali sono stati perseguitati e assassinati dai nazisti. Certamente in quantità minore, ma la differenza di numero, non rende meno grave la persecuzione sofferta.

Una persecuzione che non è estranea al nostro tempo.


La notte dei cristalli e ciò che gruppi come l'ADL stanno facendo per la sua memoria

di John Evans — Ascolta il suono dell'odio. Ascolta come cresce. Dalla calunnia a bassa voce alla risata sardonica; dal botto di un martelletto al discorso infuocato, poi gli scherni della folla, le urla di epiteti, l'esplosione di spari e infine, alla fine, il tintinnio dei vetri rotti.

Oggi ricorre l'83° anniversario della Kristallnacht, la "notte dei cristalli", così chiamata per le miriadi di frammenti di vetro che disseminarono le strade della Germania dopo una sommossa che vide la distruzione di negozi, edifici e sinagoghe ebraiche nel 1938.

Cittadini tedeschi guardano dall'altra parte il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Notte dei Cristalli

Cittadini tedeschi guardano dall'altra parte il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Notte dei Cristalli. Quello che vedono o non vogliono vedere sono i negozi e le case ebraiche distrutti (credits).


Scagnozzi paramilitari nazisti insieme a privati cittadini demolirono quasi 300 sinagoghe in tutta la Germania, l'Austria e la Terra dei Sudeti in una furia che distrusse 7.000 imprese ebraiche e si concluse con la morte di centinaia di Ebrei e l'incarcerazione di altri 30.000 nei campi di concentramento. Il pogrom ampiamente organizzato a livello nazionale fu autorizzato da Hitler e segnò l'escalation dell'antisemitismo nazista, a partire dalla repressione economica e sociale fino alla violenza manifesta, ai pestaggi, all'imprigionamento, alla tortura e all'omicidio.

Ascolta il suono dell’odio. Ascolta mentre cresce.

La polizia e le autorità civili furono avvertite in anticipo di non interferire, tranne che per proteggere le proprietà dei non Ebrei. Persino le polizze assicurative sulle proprietà danneggiate furono confiscate dalle autorità tedesche a titolo di "risarcimento" (calcolato in miliardi) per la presunta uccisione di un diplomatico tedesco da parte di un giovane Ebreo.

Una stampa mondiale inorridita documentò la violenza. «La folla ha dominato a Berlino per tutto il pomeriggio e la sera”, scrisse Hugh Greene del Daily Telegraph, «e orde di hooligan si sono abbandonati a un'orgia di distruzioni... L'odio razziale e l'isteria sembravano essersi impadroniti completamente di persone altrimenti perbene. Ho visto donne vestite alla moda battere le mani e urlare di gioia, mentre rispettabili madri della classe media tenevano in alto i loro bambini perché potessero vedere il 'divertimento'».

La Kristallnacht è il momento in cui molti datano l'inizio dell'Olocausto.

Come si evidenzia un tempo così buio? Con i lamenti? Con preghiere e digiuni? L'Anti-Defamation League (ADL) sta optando invece per soluzioni all'odio e al fanatismo in tutte le sue forme - commemorando l'83° anniversario della Kristallnacht con il suo summit annuale Never Is Now, così chiamato a seguito della nota risposta all'Olocausto: Mai più..

Never Is Now ha aperto il dialogo a studiosi, studenti, celebrità, leader della comunità ed eroi, "tutti", come dice ADL, "uniti nello sforzo di riunire le nostre comunità nella ricerca di un domani migliore". Nel mezzo del più alto indice di episodi di antisemitismo mai registrato dall'ADL, stiamo affrontando conversazioni cruciali sull'odio e il fanatismo nel mondo odierno e creando un movimento più forte e inclusivo per il futuro".

La conferenza di tre giorni è stata aperta dal vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris - lei stessa non estranea ai pregiudizi in quanto nera e sudamericana - ed è continuata questa settimana, affrontando argomenti come la diffusione dell'odio online attraverso i social media, il legame tra disinformazione e fanatismo, la necessità che tutti i rami dell'ebraismo si uniscano per contrastare l'antisemitismo, la connessione tra discorsi contro i neri, il razzismo e l'odio antiebraico, e molti altri argomenti.

Preghiamo affinché attraverso tali conversazioni e l'unità che esse promuovono; attraverso la soluzione dei problemi invece che attraverso la manipolazione; attraverso l'educazione piuttosto che la demagogia, i suoni dell'odio vengano soffocati dal dolce mormorio della gioia.

Quello, o la tranquillità della pace.

Fonte: Standleague.org