Nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Sant’Apollonia presso l’omonimo complesso monasteriale del XIV secolo sito in Via San Gallo, nel centro storico di Firenze, si è tenuto nei giorni 18 e 19 gennaio il convegno internazionale della Federazione Europea per la Libertà di Credo (European Federation for Freedom of Belief, FOB) sotto i migliori auspici del Segretario Generale del Consiglio d’Europa (Dr. Thorbjørn Jagland) e i patrocini della Regione Toscana, dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) e dell’Università degli Studi di Firenze.
Al convegno è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. Il Prof. Silvio Calzolari (Segretario di FOB), presentandola assieme all’Avv. Alessandro Amicarelli (Presidente di FOB), ha ringraziato pubblicamente il Presidente della Repubblica "che ha voluto manifestare il Suo apprezzamento per l'iniziativa di FOB, quale evento di particolare valenza culturale e sociale, attraverso l'attribuzione di un premio di rappresentanza, una medaglia, che ci onora”.
Dopo i saluti del Prof. Silvio Calzolari, ha preso la parola il Presidente del Consiglio della Regione Toscana, Dott. Eugenio Giani, che ha portato i saluti dell’amministrazione che presiede da maggio 2015. È stato poi il turno dell’On. Riccardo Migliori, past president dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, il quale ha ribadito quanto già espresso proprio a Firenze in occasione della presentazione degli Atti il 7 aprile 2017, ovvero che l’importanza e la bontà delle iniziative di FOB sono di fatto anche più grandi e influenti di quanto FOB stesso creda.
L’Avv. Alessandro Amicarelli, ha presentato l’appello della Federazione alle autorità nazionali ed europee per la tutela della libertà di credere e di non credere, e per la protezione dei diritti fondamentali delle minoranze religiose. Tale appello invoca un impegno concreto da parte dei vari stati membri dell’Unione Europea ad adottare le linee guida FoRB (Freedom of Religion or Belief, Libertà di Religione o Credo) purtroppo ancora non sufficientemente considerate o addirittura disattese qua e là nei paesi dell’Unione.
Amicarelli ha quindi dichiarato aperti i lavori del convegno introducendo il Prof. Avv. Pietro Nocita, direttore della rivista Giustizia Penale e past president co-fondatore di FOB, che ha moderato la prima sessione dedicata alla ‘Filosofia e teoria del diritto’, di cui è stato anche il primo relatore con un apprezzatissimo discorso riguardante ‘Lo stato normativo delle confessioni religiose diverse dalla cattolica’.
A seguire, l’ideatore intellettuale dei temi del convegno, l’Avv. Fabrizio d’Agostini di Torino e poi, via via, il nutrito elenco di relatori come da programma.
Il convegno, realizzato in collaborazione con le associate Soteria International, European Interreligious Forum for Religious Freedom (EFIRF), European Coordination for Freedom of Conscience (CAP), si prefiggeva di promuovere, senza timidezza, la difesa della libertà di credenza e di religione in una speranza di pace, di pacifica convivenza e di reciproco rispetto e riconoscimento.
Presenti numerosi esponenti di associazioni che operano a favore dei diritti umani fondamentali quali la libertà di credo: il Prof. Massimo Introvigne (Centro Studi Nuove Religioni, CESNUR), il Dott. Willy Fautré (direttore di Human Rights Without Frontiers, HRWF), Martin Weightman (direttore di All Faiths Network, AFN), la Dott.ssa Rosita Šoryté (presidente dell’Osservatorio Internazionale per la Libertà Religiosa dei Rifugiati, ORLIR) e molti altri fra cui una nutrita delegazione della Chiesa di Dio Onnipotente (Church of Almighty God) guidata dal Dott. Ruiqing Xu, l’Imam di Firenze e presidente dell’UCOOI Izzedin Elzir e il Dott. Andrea Bottai (Consigliere Nazionale dell’Istituto Italiano Buddista Soka Gakkai, IBISG).
In sala è stato anche allestito uno stand della Pacini Editore S.p.A. di Pisa, rinomata stamperia sin dal 1872 e casa editrice di riferimento della Federazione.
Ha dato grande lustro all’iniziativa un prestigioso parterre di relatori e moderatori, fra i quali il già citato Prof. Nocita, il Prof. Roberto Celada Ballanti (docente presso l’Università degli Studi di Genova), il Prof. Marco Vannini di Firenze (filosofo), il Prof. Marco Ventura (docente presso l’Università degli Studi di Siena), il Prof. Luigi Berzano (sacerdote, docente presso l’Università degli Studi di Torino), il Prof. Enzo Pace (docente presso l’Università degli Studi di Padova), il Prof. Stefano Allievi (docente presso l’Università degli Studi di Padova), il Prof. Aldo Natale Terrin (sacerdote, docente presso la Facoltà Teologica Santa Giustina di Padova), la Prof.ssa Susan Palmer (docente presso l’Università Concordia, Montreal, Canada), la Prof.ssa Germana Carobene (docente presso l’Università degli Studi di Napoli), il Prof. Nicola Colaianni (ex magistrato della Corte Suprema di Cassazione e docente presso l’Università degli Studi di Bari), il Dott. Fabio Fanfani (Console e Vice-Decano del Corpo Consolare di Firenze), il Prof. Mohamed Bamoshmoosh (Comunità Islamica della Toscana), il Prof. Stefano Grossi (docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale) e il Prof. Paolo Naso (docente presso l’Università di Roma La Sapienza) al quale è stata anche affidata la moderazione della seconda sessione del giovedì.
Tra il numeroso pubblico, oltre ai rappresentanti del mondo accademico fra cui importanti giuristi quali il Prof. Francesco Onida e il Prof. Giuseppe Casuscelli, anche esponenti di comunità religiose e spirituali quali il già citato Dott. Andrea Bottai (Consigliere Nazionale dell’Istituto Italiano Buddista Soka Gakkai, IBISG), Padre Fausto Sbaffoni (priore del Convento fiorentino di San Marco), e altre sigle.
Durante i due giorni del convegno sono stati affrontati numerosi e importanti temi, fra i quali la sociologia delle religioni (nell’ottica sia delle problematiche legate alla libertà religiosa, sia della nuova geografia delle minoranze religiose), il diritto ecclesiastico e gli aspetti giuridici delle confessioni religiose, gli ostacoli ideologici e giuridici al diritto alla libertà di credo in Europa (fra cui la laicità degli stati, le derive dell’anti-settarismo, la propaganda allarmistica contro i nuovi movimenti religiosi e i conseguenti tentativi di instaurare il controverso reato di “manipolazione mentale”).
Proprio su questi ultimi temi si è incentrata la sessione moderata dal Prof. Introvigne ‘Ostacoli ideologici e giuridici al diritto alla libertà di credo in Europa’: sono stati così accesi i riflettori su un’iniziativa legislativa discutibile come la legge francese About-Picard che ha ingiustamente penalizzato un gran numero di gruppi religiosi, la mancata neutralità dello stato francese su questi temi, e la controversa FECRIS (la Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo), una ONG (sigla che letteralmente significherebbe organizzazione non governativa) la quale sembra però tradire la propria stessa qualifica dal momento che viene finanziata proprio dal governo di Parigi, come FOB ha più e più volte denunciato.
Il secondo giorno dei lavori si è concluso con una tavola rotonda a cui hanno partecipato i rappresentanti delle diverse associazioni per la libertà di credo in Europa, e durante il quale i diversi esponenti delle religioni presenti hanno ribadito le problematiche esistenti nei vari paesi di provenienza fra cui l’esistenza di diritti solo sulla carta ma in verità scarsamente tutelati quando non propriamente calpestati (drammatico, in tal senso, è il caso della Chiesa di Dio Onnipotente in Cina).
Di particolare interesse, per gli aspetti giuridici che ha toccato, è stata la relazione del Prof. Nocita il quale ha parlato delle sovrastrutture legislative presenti nell’ordinamento italiano, che invece di garantire l’attuazione della Costituzione la sminuiscono o la subordinano a una macchina statale talvolta opprimente, oltre che farraginosa, specie quando si tratta di consentire alle minoranze religiose di farsi spazio nella società e far valere pienamente i propri diritti fondamentali.
Altrettanto di spicco la relazione del Prof. Ventura, giurista europeo, il quale ha rilevato e messo in luce le incongruenze fra le leggi a livello europeo ed ha quindi sottolineato la necessità che l’Unione faccia ordine nel proprio sistema amministrativo cogliendo le opportunità che pure ha a disposizione. In tal modo, il convegno di FOB non si è limitato a lanciare un grido di allarme, ha anche indicato una strada ben precisa che l’Europa può prendere per migliorare le cose.
Questo è davvero necessario perché, come i vari relatori hanno via via indicato ciascuno dalla propria prospettiva specialistica, se le tutele esistenti non vengono attivamente mantenute e garantite, inevitabilmente si finisce per spalancare la porta a delle derive liberticide.
Infatti, a conclusione dell’evento, in occasione dei saluti finali, il prof. Introvigne ha esposto una brevissima ma quanto mai interessante e nevralgica disamina della genesi sociale delle persecuzioni religiose, fenomeno purtroppo non più limitato a fasi oscure della storia ma terribilmente attuale in varie zone del mondo. La spirale comincia dall’intolleranza, prosegue con la discriminazione e sfocia poi nella persecuzione: una tesi, questa, esposta nel corso di un convegno tenutosi nel 2015 a Roma sotto l’egida dell’OSCE.
Tutt’altro che avulso dall’evento di FOB, l’argomento delle campagne di odio e di allarmismo che preparano il terreno per la discriminazione religiosa e la violenza è invece una chiave di volta delle attività della Federazione: infatti, è proprio questo che rende ancora più importante e cruciale FOB e il suo operato, cioè l'obiettivo di preservare la libertà di coscienza e il diritto a credere o non credere, non solo in Italia o nei paesi dell’Europa occidentale (in cui tale prerogativa è in apparenza ancora garantita), ma anche laddove esistono già avvisaglie di violazioni serie e ben più gravi dei diritti fondamentali quali la Russia e la Cina.
Sensibilizzare ampiamente su questi temi è ancor più importante nei paesi dove apparentemente la libertà religiosa è garantita, proprio perché mancare di intervenire ogni qualvolta compaiono avvisaglie dell’intolleranza potrebbe risultare nell’innescarsi del meccanismo della discriminazione e dell’odio che portano, come conseguenza, alla persecuzione e da lì ancora più velocemente alla repressione violenta.
L’esempio portato da Introvigne, semplice ma quanto mai efficace, è quello della pallina posta su un piano inclinato: se la pallina non viene arrestata in partenza, la sua discesa diviene poi talmente rapida da rendere vano un eventuale tentativo di fermarla.
Ecco dunque l’intento di FOB: bloccare la pallina prima che sia troppo tardi.
Ad impreziosire il convegno, si sono esibiti con brevi ma bellissimi intermezzi musicali due grandi musicisti: il primo giorno il Maestro Vincenzo Zitello (arpa bardica e arpa celtica), mentre il secondo giorno il Maestro Flavio Cucchi (chitarra classica).
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