Il parlamento israeliano (Knesset) sta per votare una proposta di legge contro le "sette pericolose". Di seguito vi è una sintesi di come si è arrivati a questo e qual è stata la risposta degli accademici di quel paese.
Nel 2009 e 2010, in Israele si sono verificate due vicende di grande risalto relative alle “sette” che si sono concluse con una severa condanna alla reclusione dei rispettivi leader (Goel Ratzon ed Elior Chen). La risposta del Ministero del Welfare e Servizi Sociali è stata la formazione di un comitato che pubblicò, nel 2011, un rapporto fortemente “anti-sette”. Tale rapporto, a sua volta, provocò la reazione di un gruppo di accademici che lo criticarono, sia rivolgendosi al Ministero competente che ai media, affermando che esso era in disaccordo con la ricerca accademica, i parlamenti e i tribunali di tutto il mondo [allegato in inglese].
Ulteriori informazioni su questo sono disponibili in un articolo che Marianna Ruah-Midbar e io abbiamo pubblicato qualche tempo fa
Negli ultimi cinque anni, gli accademici e il ministero hanno continuato a sostenere le rispettive posizioni, senza che l’una avesse una qualche influenza sull’altra. Il Ministero del Welfare e Servizi Sociali sembrava impegnato a combattere le cosiddette "sette dannose" collaborando con la principale organizzazione laica anti-sette in Israele.
Noi accademici abbiamo formato una nostra organizzazione, la MEIDA, per fornire informazioni equilibrate sui Nuovi Movimenti Religiosi, in linea con il modo di informare dell’INFORM della professoressa Barker, e guidato dal professor Boaz Huss, dal Dr. Rachel Werczberger e da me stesso. Abbiamo buoni rapporti di collaborazione con il ministero, ma i parlamentari credono che le teorie sul controllo della mente siano, in alcuni casi, corrette e quindi agiscono di conseguenza
L'anno scorso è stata presentata al Knesset una proposta di legge che, in sostanza, ha lo scopo di mettere al bando le sette. Non è mai arrivata al punto di essere votata, ma è stata ripresentata di nuovo all'attuale Knesset e, molto probabilmente, sarà votata in febbraio del 2016 [allegato in inglese].
È sostenuta da 18 membri del Knesset (su un totale di 120) di vari partiti, il che significa che è abbastanza probabile che verrà approvata. Sarà un iter lungo, con tre turni di voti, e anche se la legge passerà, il governo dovrà poi decidere di finanziarla perché diventi esecutiva, ma, al momento, sembra che il governo intenda sostenerla e quindi sarà anche disposto a finanziarla
In breve, è possibile, se non probabile, che lo Stato d'Israele abbia presto una legge con la quale dichiarare criminali le “sette” in base alle teorie sul controllo mentale. Questa legge non solo prevede una pena di 10 anni di carcere per i leader di quei gruppi, ma il giudice avrà anche la facoltà di nominare dei tutori per i membri di tali gruppi che, praticamente, verranno considerati legalmente incapaci di gestirsi.
Principalmente, questa legge fa una distinzione tra "sette" e "sette pericolose." La distinzione è un po' vaga, ma il nocciolo della questione è che se un qualsiasi tipo di reato viene commesso all’interno di una setta, questa assume automaticamente la caratteristica di setta pericolosa, quindi la legge si applica anche ad essa.
In risposta alla riesumazione di questa legge, la MEIDA ha pubblicato un rapporto esponendo la propria posizione e lo ha inviato a diversi membri del Knesset e ai ministri [allegati in inglese].
Allegato a questo breve riassunto degli avvenimenti c’è una traduzione in inglese della posizione della MEIDA, una traduzione in inglese non ufficiale della proposta di legge e la risposta di accademici al rapporto scritto nel 2011 dalla commissione.
Noi accademici auspichiamo che questa legge non passi senza che prima venga ascoltata la nostra voce e che vengano presi in considerazione i tentativi passati di approvare leggi anti-sette, le sentenze e le ricerche accademiche pertinenti. Invece di un'azione unilaterale, crediamo che il dialogo sia il modo corretto di procedere.
Adam Klin-Oron, Ph.D
Gerusalemme, febbraio 2016
Proposta di Legge sulla Gestione delle Sette Pericolose in Israele
Posizione del Centro MEIDA in merito alla proposta di legge
Lettera in risposta al rapporto sulle sette
