Sfatare il mito del "lavaggio del cervello" religioso

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Brainwashing cartoon

La pratica della deprogrammazione è uno dei tristi – e sinistri – argomenti denunciati da FOB e altre organizzazioni amiche, e parte della battaglia per il rispetto della libertà di credo. Le recenti cronache che narrano degli abusi subiti dai fedeli di Shincheonji, in Corea del Sud, (si veda anche altri articoli sulla deprogrammazione), hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica tale pratica. Con una sentenza del 27 novembre 2020, l’Alta Corte di Hiroshima ha confermano che il rapimento e la detenzione di credenti allo scopo di "de-convertirli" in modo coercitivo è un reato. In Giappone, al pari di altre nazioni dell’Estremo Oriente (Cina su tutte), la deprogrammazione è pratica assai comune. Anche in Occidente la deprogrammazione ha avuto i suoi momenti di gloria, Italia compresa. Ma cos’è la deprogrammazione? È una pratica basata sulla scientificamente screditata teoria del “lavaggio del cervello” che, tramite un altro “lavaggio”, cerca di togliere la “macchia” di un’appartenenza religiosa indesiderata da qualcun altro, di solito qualche familiare. Segue un articolo che ne descrive a grandi linee la storia..


Sfatare il mito del "lavaggio del cervello" religioso

Un'area significativa di disinformazione perpetuata da studiosi di scienze sociali  anti-religiosi e altri, è il tema del cosiddetto "lavaggio del cervello religioso".

Questa è un’illazione completamente preconcetta secondo la quale qualcuno che si unisce a un gruppo religioso non gradito a chi stia parlando, potrebbe averlo fatto solo come risultato di un "lavaggio del cervello religioso". L'equazione sintetica è: "Io ho ragione. Nessun individuo dal pensiero corretto potrebbe essere in disaccordo con me. Devi aver subito un lavaggio del cervello". Il concetto è stato completamente respinto dagli studiosi di scienze sociali anni fa, ma è alla base di gran parte della propaganda contro le minoranze religiose e vale la pena esaminarlo.

L'uso del termine è molto più sinistro che il semplice disaccordo con le scelte di vita di qualcuno. Il "lavaggio del cervello" è il concetto che l'intera personalità di un individuo può essere cancellata e rimpiazzata attraverso l'uso di torture fisiche e droghe. Dagli anni '40, il governo degli Stati Uniti ha speso milioni di dollari nel tentativo di creare agenti utilizzabili la cui personalità e il libero arbitrio erano stati distrutti - per creare il cosiddetto "Manchurian Candidate" reso popolare nella fiction. Mentre molte vite sono state distrutte durante questo processo, il successo totale non è mai stato documentato.

Il termine è stato reso popolare negli anni '50 dallo psichiatra Robert J. Lifton, che avrebbe studiato i soldati americani della guerra di Corea catturati dai nordcoreani e sottoposti a tortura per cercare di cambiare la loro affiliazione politica e denunciare il capitalismo e l'America. Mentre alcuni studiosi di scienze sociali hanno sostenuto che il paradigma del lavaggio del cervello è stato sviluppato originariamente dalla CIA come strumento di propaganda per spiegare perché alcuni prigionieri di guerra sembravano convertirsi al comunismo mentre erano detenuti, il termine "lavaggio del cervello" è stato saldamente incorporato nella cultura americana.

Negli anni '80, la psicologa Margaret Singer, un'autoproclamata "autorità" sui Nuovi Movimenti Religiosi, ha usato il lavoro di Lifton per proporsi come esperta in cause civili per danni contro le religioni minoritarie, per un notevole compenso.

Le teorie della Singer "non erano basate su una ricerca sistematica sulle nuove religioni, ma semplicemente trasferivano questa teoria pseudoscientifica del lavaggio del cervello in un attacco ideologico alle nuove religioni".

Come notato dal dottor Dick Anthony nel numero di dicembre 1999 di Social Justice Research, le teorie di Singer "non erano basate su una ricerca sistematica sulle nuove religioni, ma piuttosto hanno semplicemente trasferito questa teoria pseudoscientifica del lavaggio del cervello a un attacco ideologico alle nuove religioni". In altre parole, ha semplicemente adottato la teoria del lavaggio del cervello della CIA e l'ha applicata alle nuove religioni.

Nessuna minoranza religiosa è stata esentata dalla sua idea estensiva che la teoria del lavaggio del cervello si applicasse alla partecipazione volontaria delle persone ai nuovi movimenti religiosi.

Le teorie di Singer furono anche usate dai deprogrammatori anti-religiosi per giustificare il rapimento di membri di varie fedi (cristiane e di nuovi movimenti religiosi) e le violenze per farli abiurare le loro fedi. La giustificazione era che se i membri di queste fedi avevano subito un "lavaggio del cervello" e non possedevano libero arbitrio, allora era perfettamente accettabile costringerli a suon di botte a rinunciare alla loro conversione religiosa.

La deprogrammazione è una pratica criminale che ha portato a numerose condanne penali e sentenze multimilionarie contro molti individui del movimento antireligioso. I leader originali del Cult Awareness Network (CAN) erano coinvolti nell'attività criminale della deprogrammazione che ha portato a un verdetto di 4,875 milioni di dollari di danni contro il gruppo e il deprogrammatore Rick Ross in una causa intentata da un Cristiano Pentecostale, Jason Scott. Scott è stato brutalizzato, ammanettato, zittito con del nastro adesivo sulla bocca, rapito e tenuto con la forza contro la sua volontà per giorni nel tentativo fallito di annientare le sue convinzioni. La giuria nel caso Scott ha trovato che la condotta di alcuni degli imputati era "così oltraggiosa nel carattere e così estrema nel grado da andare oltre tutti i possibili limiti della decenza... atroce e assolutamente intollerabile in una comunità civile". Il giudice distrettuale John Coughenour ha notato, "La cattiveria della loro condotta nei confronti del signor Scott" e ha sentenziato, "Così, il cospicuo risarcimento stabilito dalla giuria sia contro la CAN che contro il signor Ross sembra ragionevolmente necessario per far rispettare la decisione della giuria circa la gravità delle azioni degli imputati e scoraggiare una condotta simile in futuro".

Le assurde teorie della Singer furono presto sfatate dalla comunità scientifica. L'11 maggio 1987, il Board of Social and Ethical Responsibility for Psychology of the American Psychological Association (APA) respinse formalmente le nozioni della Singer sulla persuasione coercitiva dopo che lei e diversi suoi associati avevano presentato un rapporto e formato una task force all'interno dell'APA sui "metodi ingannevoli e indiretti di persuasione e controllo" delle religioni minoritarie. Il Consiglio dell'APA ha dichiarato che "In generale, il rapporto manca del rigore scientifico e dell'approccio critico imparziale necessari per l'imprimatur dell'APA". Il consiglio dell'APA avvertì la Singer e la sua cricca di non asserire che l'APA sostenesse in alcun modo le posizioni da lei esposte. Ciononostante, poiché era lucrativo farlo, la Singer continuò a sostenere l'opinione che le nuove religioni facevano il "lavaggio del cervello" ai loro membri. La comunità scientifica reagì rapidamente per sfatare definitivamente la teoria del "lavaggio del cervello religioso".

L'11 maggio 1987, il Board of Social and Ethical Responsibility for Psychology of the American Psychological Association (APA) ha respinto formalmente le nozioni di persuasione coercitiva della Singer dopo che lei e molti dei suoi collaboratori avevano presentato un rapporto.

Nel maggio 1989, l'American Sociological Association, la Society for the Scientific Study of Religion, e singoli sociologi e psicologi (compresi i membri di un consiglio esecutivo dell'APA), ribadirono la posizione dell'APA in un memorandum alla Corte Suprema degli Stati Uniti, argomentando che le teorie della Singer sul lavaggio del cervello religioso non avevano "alcuna validità scientifica" e osservando che "nella misura in cui si può dire che la [teoria della persuasione coercitiva da parte delle religioni minoritarie] abbia una qualsiasi base empirica, tale base è così metodologicamente inadeguata da essere priva di valore".

Dopo il rifiuto delle loro ricerche da parte dell'APA, alla Singer e ai suoi discepoli è stato proibito dai tribunali di testimoniare come esperti sulle loro teorie screditate di "persuasione coercitiva" e "lavaggio del cervello" da parte di minoranze religiose che praticano la loro fede.

Nel 1988 la Singer e le sue teorie furono rigettate dalla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Circuito del Distretto di Columbia, la quale notò che il querelante nel caso aveva "fallito nel fornire qualsiasi prova che la particolare teoria della dottoressa Singer, cioè che le tecniche di riforma del pensiero... abbiano un significativo riscontro nella comunità scientifica, per non parlare di un’accettazione generale".

Rimasta senza lavoro in seguito a questi rifiuti, la Singer e un socio hanno reagito intentando due cause contro l'APA e diversi studiosi di scienze sociali per aver apparentemente cercato di farli fallire. La prima causa è stata rigettata perché non aveva alcun fondamento. La seconda causa, che sosteneva una diffamazione e una cospirazione, è stata respinta in base a una legge della California che vieta le cause prive di fondamento, vessatorie e moleste.

Così, è evidente che il "dibattito" scientifico sul fatto che una qualsiasi religione "faccia il lavaggio del cervello" ai suoi membri è stato concluso e relegato nei commenti storici come un episodio di isteria pregiudizievole portato avanti da una psicologa da strapazzo.

Anche stimati sociologi ed esperti di religione hanno chiuso la porta a questa visione ignorante e obsoleta. Il Dr. J. Gordon Melton, Professore Emerito di Religione Americana, Baylor University, e Fondatore dell'Istituto per lo Studio della Religione Americana, scrive:

“Ad oggi, nessuno si è fatto avanti per confutare gli argomenti, specialmente quelli avanzati da Dick Anthony un decennio fa, né si è ribaltata la situazione che Perry London ha riscontrato riguardo agli articoli che forniscono una base empirica alla teoria. Nel corso degli anni '90, è stato difficile localizzare qualsiasi studioso nel mondo di lingua inglese che sia stato disposto a tentare una difesa della teoria, e persino la stessa Singer sembra aver fatto marcia indietro rispetto alla sua precedente posizione”
Brainwashing and Cults: The Rise and Fall of a Theory pubblicato dal Center for Studies on New Religions

Altri esperti di spicco nel campo condividono l'opinione del dottor Melton, come il dottor Frank K. Flinn, noto studioso di religione comparata ed ex-frate francescano. Quando era professore associato di studi religiosi alla Washington University di St. Louis, nel Missouri, Flinn esaminò il programma della Chiesa (di Scientology, ndt) per la riabilitazione religiosa dei membri del ministero trovando che, univocamente, il programma della Chiesa era in linea con pratiche simili negli ordini gesuiti e in alcune religioni orientali come il Buddismo, e più mite al confronto.

Allo stesso modo, il Dr. Juha Pentikäinen, acclamato studioso di religione, ex professore e presidente del Dipartimento di Studio delle Religioni dell'Università di Helsinki, Finlandia, e dell'Istituto di Scienze Sociali dell'Università di Tromso, Norvegia, e il Dr. Jürgen Redhardt, dottore in Teologia e diplomato in Psicologia, ministro ed ex professore di Psicologia Religiosa all'Università di Giessen per 26 anni, dove ha insegnato Teologia Protestante, hanno condotto e pubblicato un loro studio che sfata queste teorie.

Nel 2012, la Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito ha respinto un tentativo di resuscitare la teoria del "lavaggio del cervello religioso". Nel caso Headley contro Church of Scientology International and Religious Technology Center, no. 10-56266, (Nono Circuito 24 luglio 2012), il querelante ha tentato di presentare prove sotto forma di una dichiarazione del dottor Robert Levine, un autoproclamato esperto in psicologia della persuasione e controllo mentale e un sostenitore delle screditate teorie del "lavaggio del cervello religioso" della Singer. Il dottor Levine ha offerto una supposta opinione di esperto sulla coercizione psicologica che il querelante ha presumibilmente subito mentre era nella Chiesa di Scientology. La Corte Federale Distrettuale del Distretto Centrale della California ha respinto questa prova come intrinsecamente inaffidabile e l'ha semplicemente estromessa dal fascicolo del processo.

Il "lavaggio del cervello religioso" è una fantasia; non è altro che l'invenzione di una minoranza disinformata usata per diffondere sentimenti antireligiosi sulle nuove religioni.

In appello, la Corte d'Appello del Nono Circuito ha concordato all'unanimità, respingendo in modo sommario le teorie del dottor Levine sul "controllo mentale" come inaffidabili e cancellando la sua dichiarazione dal verbale, decidendo a favore della Chiesa e respingendo le richieste pretestuose.

La decisione su Scientology del 2012 del Nono Circuito riafferma che il "lavaggio del cervello religioso" è una teoria non scientifica che non ha fondamento nei fatti, manca di credibilità e non può essere accettata come prova attendibile in tribunale.

Il "lavaggio del cervello religioso" è una fantasia; non è altro che l'invenzione di una minoranza disinformata usata per diffondere sentimenti antireligiosi sulle nuove religioni.

Siate consapevoli che quando qualcuno accusa un altro di aver subito il "lavaggio del cervello" dalla sua chiesa o sinagoga, sta parlando da un profondo pozzo di pregiudizi e isteria artefatta.

Fonte: STAND LEAGUE