Cicli ricorrenti nella storia dell'intolleranza

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Silvio Calzolari

Nel XVII° secolo il filosofo napoletano Giambattista Vico illustrò come si sia assistito a un alternarsi di momenti di civiltà e momenti di barbarie. La Francia, evidentemente in preda a un momento di barbarie, ripropone una legge per colpire le cosiddette “devianze settarie”, per soffocare qualsiasi pensiero non allineato al pensiero unico tanto in voga ai nostri giorni. Ne avevamo già parlato a novembre 2023 nell'articolo Francia e libertà religiosa: di male in peggio. Nonostante la levata di scudi da parte di studiosi, accademici e sostenitori dei diritti fondamentali, il disegno di legge contro le “devianze settarie” sarà discusso all'Assemblea Nazionale il 7 febbraio 2024 e in Senato il 13 e 14 febbraio. Se convertito in legge, minerebbe gravemente i principi fondamentali della libertà di coscienza, di religione e di credo. Tra i propositi del disegno di legge liberticida c’è quello (tentato ciclicamente più volte) di rafforzare il ruolo e il potere della MIVILUDES, la “polizia mentale” preconizzata da George Orwell nella sua opera 1984.

Segue la lettera aperta indirizzata all’Assemblea Nazionale francese dal Professor Silvio Calzolari, Segretario di FOB.


Ai membri dell’Assemblea Nazionale

3 febbraio 2023 — Nell’indifferenza più o meno generale, all’Assemblea Nazionale francese si sta per votare una proposta di legge contro le cosiddette “devianze settarie”. La nuova legge dovrebbe “cercare di tutelare le persone dai comportamenti nocivi” che potrebbero subire aderendo a credi e culti ritenuti poco compatibili con i principi religiosi e normativi ufficialmente professati dalla stragrande maggioranza della popolazione. A mio avviso, una proposta del genere rappresenta una grave violazione della libertà di religione e di credo.

Fin dal loro sorgere, i cosiddetti “nuovi movimenti religiosi”, definiti spesso con il termine dispregiativo di “sette”, sono apparsi  minacciosi e strani. I vari teologi ed i legislatori (che talvolta si ritengono i veri e propri custodi di “valori” e della tradizione) si sono da sempre domandati come sia possibile che alcune persone appartenenti a religioni condivise e storicamente ben radicate possano convertirsi a culti diversi. A questa domanda si cercò di rispondere facendo riferimento ad una non meglio precisata manipolazione della volontà causata dall’influenza deliberata  di persone particolarmente carismatiche sulle altre. In seguito, nel 1800, prima con  il “mesmerismo” e poi con l’ipnotismo, prese campo la falsa idea che fosse possibile rendere le persone succubi dell’altrui volontà, in modo temporaneo o permanente. Quell’idea sembrò trovare conferma, quando un ex agente della Cia, tale Edward Hunter (1902-1978), in un libro intitolato “Lavaggio del cervello nella Cina rossa”(1951) rese noto in Occidente il termine cinese “xi nao” (“purificazione della mente”; tradotto come: “lavaggio del cervello”) usato, a suo dire, nei campi di rieducazione del Presidente Mao Dzedong (1893-1976), per descrivere una serie di tecniche che avrebbero permesso di svuotare completamente la mente e la volontà dei prigionieri e dei dissidenti per riempirle di nuovi principi ed ideologie. Le false teorie anti-sette del lavaggio del cervello, diffuse tra il 1970 ed il 1980, sono state del tutto screditate dagli studi dalla stragrande maggioranza degli accademici e dei ricercatori delle più importanti università e centri di ricerca mondiale. Forse, proprio grazie a quei contributi, a partire dal 1990 (con la sentenza californiana Fishman) quasi tutti i tribunali statunitensi hanno rifiutato le teorie del lavaggio del cervello e del relativo plagio. Però, gli irriducibili movimenti anti sette, con le loro false idee relative alla possibilità di plagiare le persone tramite tecniche più o meno definibili come un lavaggio del cervello, continuano ad essere influenti in Europa, in particolare in Francia ed in Belgio. In Italia, invece, nel 1981, una sentenza della Corte Costituzionale, con l’eliminazione del reato di plagio, ha reso più difficile la loro azione.

Naturalmente, se i responsabili di alcuni movimenti religiosi si macchiano di crimini o invitano a compiere atti di terrorismo devono essere perseguiti e condannati con le norme esistenti del diritto penale comune. Ma questo non deve comportare la creazione di nuove norme miranti ad incriminare le persone in nome di una fantomatica ed inesistente “manipolazione mentale”. Nello stesso modo la “manipolazione mentale” non può essere in alcun modo associata al cosiddetto “condizionamento neuroassociativo” talvolta utilizzato dai medici e dagli educatori (anche dagli allenatori sportivi) per far perdere peso, smettere di fumare o cercare di raggiungere un obiettivo al quale si è a lungo lavorato. I comportamenti neuroassociativi hanno da sempre avuto una grande importanza nella nostra vita e possono determinare gli stati d’animo dai quali spesso dipendono i nostri comportamenti. Ma questi “condizionamenti” niente hanno a che vedere con il plagio così come proposto dai movimenti anti sette.

Ebbene, nella proposta di legge ora posta all’attenzione del Assemblea Nazionale francese, viene più volte affermato che alcuni movimenti religiosi (definiti con il termine dispregiativo di “sette”) continuano a perpetrare abusi psicologici utilizzando  tecniche di “manipolazione mentale”. Così si afferma che “la definizione di un nuovo reato (quello di “soggezione psicologica”) appaia necessario così da poter punire situazioni di soggezione psicologica o fisica che causano un’alterazione grave della salute fisica o mentale delle vittime, il cui danno fisico potrà finalmente essere riconosciuto”. Ma cos’è la “soggezione psicologica”? Quella esercitata da un allenatore sportivo? Da un docente universitario? Da un sacerdote durante un’omelia? O da un maestro di meditazione buddhista? Tutti noi, durante la nostra vita, subiamo una qualche influenza di idee, principi e convincimenti diversi. Sta a noi discernere e valutare. Cos’è la “soggezione psicologica”? una sensazione, un ammaliamento, una fascinazione? un innamoramento? O cos’altro? Certamente non è qualcosa basata su basi e fondamenta scientifiche. Fra l’altro, nella stessa proposta di legge, si è sostenuto che durante il periodo del Covid, con l’aumento dei nuovi movimenti religiosi (ossia: delle “sette”) si siano diffusi (in un momento in cui le persone sarebbero state in uno stato di “soggezione psicologica” dovuta al diffondersi del virus) anche i movimenti antivaccinazione. Altra idea assolutamente priva di basi scientifiche, non dimostrabile ed espressione di un’ideologia intollerante e coercitiva.

La libertà di religione, così come quelle di espressione e di culto, sono conquiste estremamente preziose per la nostra democrazia. Nessuna nuova legge deve essere introdotta ed usata come un alibi per coprire  disegni e  scopi molto meno nobili.

Silvio Calzolari

Professore di Storia delle Religioni di Cina e Giappone, Istituto Superiore di Studi Religiosi di Firenze, associato alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze)