Francia, il governo risponde alle preoccupazioni delle ONG in merito alle politiche sull'islam

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Non si è fatta attendere la risposta del governo francese alla lettera promossa dall'International Religious Freedom Roundtable (IRF), sottoscritta da numerose ONG, tra le quali la European Federation for Freedom of Belief (FOB), e privati cittadini europei, e inviata il 30 novembre 2014.

Il documento, indirizzato al Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk e a tutti i membri del Segretariato Generale del Consiglio Europeo e dell'UE, suggeriva alcune raccomandazioni alle istituzioni europee affinché si adoperassero su due fronti: il contrasto alle atrocità compiute dall'ISIS ai danni delle minoranze religiose in Iraq e in Siria, e al tempo stesso la discriminazione generalizzata nei confronti dei musulmani che vivono in Europa. La presidenza francese ha ritenuto opportuno rassicurare le associazioni, sottolineando l'importanza del dialogo religioso e ribadendo con fermezza l'impegno nella lotta contro l'islamofobia.

La reazione della Francia, la cui ferita dell'attentato di Charlie Hebdo è ancora aperta nei cuori dei cittadini, è quella di un paese laico che non permette al terrorismo di scuotere i principi della vita democratica: Hollande ha infatti sottolineato che "nessuno, in Francia, deve vivere nella paura per via delle sue origini o del suo credo". FOB esprime profonda soddisfazione per tali affermazioni, che accolgono in pieno le richieste delle ONG e fanno sperare in un futuro migliore per la convivenza e la libertà di credo in Europa.

Il Consiglio Direttivo di F.O.B. – Freedom of Belief
European Federation for Freedom Of Belief

Roma, 5 Marzo 2015

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