Un anno fa, il 28 novembre 2023, una Squadra SWAT francese fece irruzione in alcune case e appartamenti in cui si erano riuniti per i loro ritiri spirituali dei praticanti di yoga legati alla scuola di yoga MISA in Romania. Pochi giorni prima, il 15 novembre 2023, Sabrina Agresti-Roubache, Ministro delegato per la Cittadinanza e lo Sviluppo urbano del governo francese e sovrintende della MIVILUDES, presentò un progetto di legge per «rinforzare la lotta contro le devianze settarie» dettato da un pretestuoso aumento di saisines (segnalazioni dubbie e controverse) ricevute dalla MIVILUDES.
Il dubbio che tale tempismo (progetto di legge liberticida subito seguito da irruzioni) non sia solo una “coincidenza” è lecito. Tanto più che grazie a queste irruzioni fu arrestato Gregorian Bivolaru, il fondatore e leader spirituale di MISA Yoga, un obiettivo di vecchia data degli anti-sette francesi. Oggi, a un anno di distanza, la questione è ancora scandalosamente aperta.
Raid della polizia nei centri yoga rumeni in Francia, un anno dopo
Molti praticanti di yoga hanno presentato denunce in merito alle condizioni della loro detenzione
di Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers — Il 28 novembre sarà un anno da quando una squadra SWAT di circa 175 poliziotti che indossavano maschere nere, caschi e giubbotti antiproiettile, ha fatto irruzione simultaneamente alle 6 del mattino in otto differenti case e appartamenti a Parigi e dintorni, ma anche a Nizza, dove i praticanti di yoga rumeni avevano deciso di andare in ritiro spirituale. Le forze di polizia brandivano fucili semiautomatici, urlavano, facevano un gran baccano, sbattevano porte e mettevano tutto sottosopra.
I raid del novembre 2023 non erano un'operazione contro un gruppo terroristico o armato o un cartello della droga. Erano raid che avevano come obiettivo otto luoghi privati usati principalmente da pacifici praticanti rumeni di yoga, ma la polizia sospettava che questi luoghi fossero usati per attività illegali: traffico di esseri umani, sfruttamento sessuale e confinamento forzato.
In realtà, la maggior parte dei praticanti di yoga aveva scelto di unire il dilettevole all'utile in Francia: praticare yoga e meditazione in ville o appartamenti messi a loro disposizione con gentilezza e generosità dai proprietari o inquilini, anch'essi per lo più praticanti di yoga di origine rumena, e allo stesso tempo godere di pittoreschi ambienti naturali o di altro tipo.
Si trattava di esperti informatici, ingegneri, designer, artisti, medici, psicologi, insegnanti, studenti universitari e delle scuole superiori e così via.
Sull'assenza delle vittime e sulle questioni sollevate dal mandato di perquisizione
L'obiettivo del raid non era solo quello di arrestare dei criminali, ma anche di salvare le vittime o i sopravvissuti di tali presunte attività illegali. Il "problema" è che i praticanti di yoga interrogati dalla polizia hanno negato fermamente di essere stati vittime di alcunché durante il loro soggiorno e, di conseguenza, non hanno sporto denuncia contro i loro ospiti.
A distanza di un anno, non si sa ancora ufficialmente e pubblicamente quali siano stati i soggetti e gli elementi investigativi preliminari che hanno convinto un procuratore a scatenare dei raid di tale portata.
Le forze dell'ordine erano appena state informate che l'operazione si basava su un mandato di perquisizione destinato a catturare criminali coinvolti in una “tratta di esseri umani”, “confinamento forzato” e “abuso di vulnerabilità” perpetrato da un’associazione per delinquere.
È degno di nota che la formulazione del mandato abbia plasmato le menti degli inquisitori nei luoghi perquisiti e nelle stazioni di polizia, nonché degli avvocati assunti per l'assistenza legale e degli interpreti nella loro interazione con le persone arrestate, circa 50. Questo è quanto è emerso dalle testimonianze di numerosi praticanti di yoga posti in fermo di polizia raccolti da Human Rights Without Frontiers. Agli occhi di tutti questi soggetti, si trattava di un caso molto grave e tra loro potevano esserci trafficanti di esseri umani, molestatori sessuali e manipolatori della mente.
Nel novembre 2023, sei persone sono state arrestate e messe in custodia cautelare. Tra loro Gregorian Bivolaru, il maestro spirituale del MISA (Movimento per l'integrazione spirituale nell'assoluto), un movimento di yoga esoterico da lui fondato nel 1990 in Romania che contava 30,000 praticanti in tutto il mondo prima del COVID. Era oggetto di un mandato di cattura emanato dall’Interpol perché sei ex studenti scontenti del MISA avevano presentato una denuncia contro di lui molti anni fa per tratta di esseri umani, abusi sessuali e reclusione forzata, ma alla fine del 2024 non c'è stato alcun processo e quindi nessuna conferma di tali accuse.
Gli altri detenuti erano i proprietari o gli inquilini dei luoghi perquisiti, indagati per un possibile coinvolgimento nelle attività criminali menzionate nel mandato di cattura francese.
L'arresto di Mihai e Adina Stoian in Georgia
Il 22 agosto 2024, Mihai e Adina Stoian, noti come insegnanti e formatori di yoga esoterico, sono stati arrestati al loro ingresso in Georgia, nel corso di un viaggio turistico, attraverso il confine con la Turchia a Sarpi.
Mihai e Adina Stoian
I media georgiani hanno riferito che gli Stoian sono stati arrestati sulla base di un mandato di cattura emanato dall’Interpol e sono ricercati dalle autorità giudiziarie in Francia. Inoltre, la stampa georgiana ha affermato che sono stati perseguiti anche "in Finlandia e Romania per prostituzione minorile e stupro". Quest'ultima informazione è tuttavia falsa.
Per quanto ne sappiamo, gli Stoian non sono sotto processo in Finlandia o Romania. Solo quando sono stati arrestati in Georgia è stato notificato loro un mandato di cattura internazionale e di estradizione dalla Corte di Parigi, in Francia.
Secondo alcuni media francesi, Mihai e Adina Stoian sarebbero da molti anni vicini a Gregorian Bivolaru e dirigerebbero il movimento in sua assenza.
Mihai e Adina Stoian negano di essere stati coinvolti nell'amministrazione del movimento MISA. Tuttavia, avevano relazioni di lavoro con altri movimenti yoga, come la ATMAN Federation e NATHA.
ATMAN, la Federazione Internazionale di Yoga e Meditazione, è stata creata da insegnanti di yoga e formatori di vari movimenti yoga il 7 dicembre 2004 e registrata nel Regno Unito, dove ha ancora sede. Nel 2006, Mihai e Adina Stoian si sono uniti ad ATMAN e hanno formato altri insegnanti di yoga su base volontaria. Come insegnanti senior, hanno volontaria. Come insegnanti senior, hanno iniziato a unificare il programma di insegnamento e la metodologia. A un certo punto, MISA è diventata membro di ATMAN e di conseguenza, gli Stoian affermano che il loro rapporto con MISA era solo indiretto. Il 27 ottobre 2016, Mihai Stoian è diventato uno dei tre direttori di ATMAN. Adina ha continuato a formare insegnanti di yoga e non è mai stata membro del consiglio direttivoecame one of the three directors of ATMAN. Adina went on training yoga teachers and has never been a member of the board.
Mentre gli Stoian sono in carcere in Georgia, una dozzina di poliziotti in Danimarca accompagnati da un rappresentante del procuratore francese hanno perquisito gli spazi comuni della NATHA Yoga Association in Danimarca, dove gli Stoian lavoravano part-time. Nessuno è stato arrestato o interrogato durante la perquisizione. La polizia ha solo portato via alcuni dispositivi elettronici.
Alcune conclusioni
Il mandato di cattura francese che ha portato alle retate in Francia nel novembre 2023 e il mandato di arresto internazionale eseguito in Georgia, così come sono stati redatti, hanno creato pregiudizi e plasmato la mente di tutti i soggetti coinvolti nelle indagini, che evidentemente hanno omesso di considerare le accuse come nient'altro che illazioni.
Inoltre, molti giornalisti e organi di informazione hanno erroneamente percepito le accuse come fatti concreti, omettendo molto spesso di menzionare l'assenza di vittime e la presunzione di innocenza degli indagati, poiché il caso è ancora in fase di indagine e siamo ancora lontani da una decisione del tribunale.
Ultimo ma non meno importante, è degno di nota il fatto che un numero significativo di praticanti di yoga rumeni, donne e uomini, tenuti in stato di detenzione dopo i raid in Francia, hanno presentato denunce contro le autorità francesi per il mancato rispetto della legge durante la loro detenzione.
Fonte: The European Times