Nell’articolo pubblicato di seguito, Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers, descrive un curioso esempio della legge del contrappasso che vede la FECRIS – sostenitrice della legge francese About-Picard del 12 giugno 2001, la quale prevede lo scioglimento dei gruppi religiosi minoritari accusati di “abuso di debolezza” (abus de faiblesse) nei confronti dei loro membri – sul banco degli imputati con una richiesta di scioglimento proposta dalla nostra confederata francese CAP LC (Coordination des Associations et des Particuliers pour la Liberté de Conscience, NGO con status consultivo ECOSOC).
La FECRIS tenta invano per due volte di sottrarsi a un procedimento giudiziario
Con due sentenze consecutive, le manovre della FECRIS sono state vanificate e le è stato imposto il pagamento di 1500 euro e 2500 euro a titolo di risarcimento danni.
di Willy Fautré — Il 12 dicembre 2023, la Corte d'Appello di Aix-en-Provence ha confermato una precedente sentenza che obbligava la FECRIS, l'organizzazione internazionale anti-sette con sede in Francia a difendersi da una richiesta di scioglimento presentata da un'associazione francese.
Motivo della richiesta di scioglimento
Il 10 settembre 2022, la CAP-LC (Coordinamento delle Associazioni e degli Individui per la Libertà di Coscienza), che difende la libertà di religione o di credo in tutto il mondo, ha citato la FECRIS (Federazione Europea dei Centri di Ricerca e di Informazione sul Settarismo) a comparire davanti al tribunale di Marsiglia, cercando di far sciogliere l'organizzazione per ciò che sostiene essere le sue attività illegali.
La CAP-LC precisa di essere stata fondata per difendere le minoranze religiose pacifiche e le nuove religioni, che per molti anni la FECRIS ha ripetutamente stigmatizzato come "sette" pericolose e dannose.
La richiesta di scioglimento si basa sulla diffusione di dichiarazioni discriminatorie e diffamatorie nei confronti di diversi movimenti religiosi e di credo minoritari, rispettosi della legge, avvenute nel 2006, nel 2009 e durante le conferenze del 2015 e del 2016. La richiesta si basa anche su una conferenza sul tema "educazione e sette" del 2 giugno 2018, un'altra su "devianze settarie e social network" del 17 maggio 2019 e un'ultima del 25 settembre 2021 sul tema "Il Covid-19 rivela i cambiamenti del fenomeno settario".
La CAP-LC afferma che le associazioni federate della FECRIS e i loro membri, sia in Francia che in altri Paesi europei, stanno strumentalizzando un discorso pseudo-giuridico-scientifico volto ad accusare molti nuovi movimenti religiosi di "devianze settarie". Questo termine, appositamente coniato dalle autorità francesi per evitare il termine "secte" ("cult" in inglese), ha una connotazione molto negativa. Infatti, diversi tribunali, tra cui la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, hanno dichiarato che l'uso del termine "setta" (secte) è discriminatorio e dovrebbe essere evitato in dichiarazioni e documenti governativi.
Infine, la CAP-LC sostiene che l'associazione membro della FECRIS in Russia è la voce di una frangia radicale della Chiesa Ortodossa guidata dal Patriarca Kirill e strettamente legata al Cremlino, come si è potuto vedere fin dall'inizio della guerra in Ucraina.
Con l'aggravante che Alexander Dvorkin, figura ortodossa nota in Russia per i suoi discorsi che alimentano l’odio nei confronti di movimenti religiosi quali i Testimoni di Geova, le Chiese evangeliche e protestanti, i devoti Hare Krishna e gli Scientologist, è stato membro del Consiglio di amministrazione della FECRIS fino al 2023 e vicepresidente della stessa fino al 2021.
In questo modo, la FECRIS ha contribuito all'egemonia religiosa della Chiesa ortodossa e alla discriminazione delle minoranze religiose e spirituali in Russia, che ha portato al bando del pacifico movimento dei Testimoni di Geova nel 2017. Attualmente sono oltre 120 i Testimoni di Geova che si trovano dietro le sbarre in Russia, l'ultimo dei quali, Alexey Gerasimov, è stato condannato a sei anni di carcere il 7 dicembre per aver organizzato alcuni gruppi di discussione sulla Bibbia in case private.
La CAP-LC denuncia anche l'uso improprio da parte della FECRIS delle sovvenzioni pubbliche ricevute dal Primo Ministro francese per una conferenza che doveva essere organizzata in presenza nel 2020, ma che si è svolta a distanza e i cui fondi sono stati utilizzati per pagare le cause legali che la FECRIS ha perso.
Ciascuna delle accuse mosse dalla CAP-LC è stata corroborata da prove concrete, ventisette documenti in tutto.
La decisione del Tribunale di Marsiglia
La causa è stata discussa il 27 marzo 2023. Gli avvocati della FECRIS non hanno voluto dibattere il merito della causa davanti a un giudice francese. Hanno contrattaccato, contestando "l'interesse a procedere" della CAP-LC e sostenendo che il ricorso per scioglimento era prescritto. La sentenza del Tribunale di Marsiglia è stata emessa il 15 maggio 2023.
La Corte ha respinto le argomentazioni della FECRIS secondo cui la CAP-LC non aveva alcun interesse legale ad agire e che la causa era prescritta. Ha condannato la FECRIS a pagare 1.500 euro alla CAP-LC e a coprire le spese del procedimento.
Nella sua sentenza, il giudice ha scritto: «Con l'atto di citazione, la CAP-LC denuncia fatti imputati alla FECRIS suscettibili di minare il suo scopo sociale in quanto lesivi della libertà di coscienza e di quella religiosa. A sostegno delle sue richieste, ha presentato documenti pubblicati da membri della FECRIS o che riproducono dichiarazioni presumibilmente rilasciate durante le conferenze della FECRIS. Spetterà al giudice di merito pronunciarsi sulla prova di questi fatti e della loro influenza sulla validità dello scopo dell'associazione. Se accettati come veri, sarebbero tali da minare lo scopo del querelante. Ne consegue che, in fase di ammissibilità, la CAP-LC ha un interesse legittimo a promuovere l'azione legale».
In merito alla sentenza della Corte d'Appello di Aix-en-Provence
Il 12 dicembre 2023, la Corte d'Appello di Aix-en-Provence ha confermato la prima decisione.
Nella sentenza si legge che: «Sembra quindi che l'oggetto sociale della CAP-LC, che mira alla promozione generale della libertà di coscienza, di religione o di credo, nell'ambito della difesa degli interessi collettivi, è suscettibile di venire compromesso dalle attività della FECRIS, e che questo pertanto giustifica un interesse legittimo e concreto ad agire per chiedere lo scioglimento di questa associazione».
Il tribunale ha condannato nuovamente la FECRIS, questa volta ordinandole di pagare 2.500 euro alla CAP-LC e di coprire le spese del procedimento.
Va ricordato che già nel 2020 la FECRIS era stata condannata da un tribunale tedesco per 18 capi d'accusa di diffamazione nei confronti dei Testimoni di Geova. In Francia, inoltre, dal 1997 al 2015 sono state emesse numerose sentenze contro alcune associazioni federate della FECRIS, in particolare UNADFI e GEMPPI. Gli antisette sembrano gestire una vera e propria fabbrica di incitamento all'odio.
Fonte: HRWF