Nuovi movimenti religiosi, COVID-19 e media: il caso di Scientology

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Volontari di Scientology distribuiscono opuscoli di prevenzione COVID-19 in Sardegna (da Facebook)

Un webinar organizzato dalla Società Lituana per lo Studio delle Religioni discute del libro di Rosita Šorytė su come gli Scientologist hanno affrontato la pandemia.

di Alessandro Amicarelli — «Mettiamo molto entusiasmo nel nostro lavoro di volontari. Se avessimo detto di essere Scientologist, saremmo stati accusati di fare proselitismo per la nostra chiesa. Se non l'avessimo detto, saremmo stati accusati di nascondere la nostra identità per qualche scopo sinistro». A parlare è Luigi, uno Scientologist italiano che ha alzato la mano per fornire un suo commento durante il Webinar organizzato il 5 gennaio dalla Società Lituana per lo Studio delle Religioni sui “Nuovi movimenti religiosi al tempo del COVID-19: azioni, contromisure e conseguenze”. L'occasione del Webinar è stato il lancio del libro di Rosita Šorytė "Possiamo risollevare questo mondo mentre siamo in quarantena’: Scientology e la pandemia del 2020" (Madrid: FORB Press, 2020) libro di Rosita Šorytė “‘We Can Lift This World While Quarantined’: Scientology and the 2020 Pandemic” (Possiamo risollevare questo mondo mentre siamo in quarantena’: Scientology e la pandemia del 2020, Madrid: FORB Press, 2020). Il video del Webinar è accessibile gratuitamente online.

Menzionando la sua lunga esperienza professionale nel campo degli aiuti umanitari, Šorytė, che è anche membro del Comitato Scientifico della Federazione Europea per la Libertà di Credo (FOB), ha affermato di trovare ridicolo che gli Scientologist siano stati criticati per aver menzionato il nome della loro Chiesa nei preziosi opuscoli su come affrontare il COVID-19 che hanno distribuito in tutto il mondo, mentre stati come Russia e Cina hanno messo le loro bandiere e il loro nome su ogni camion per la fornitura aiuti umanitari, assicurandosi che fossero filmati e fotografati. "Sono due pesi e due misure", ha detto, ricordando che le nazioni hanno sempre rifiutato le proposte di fornire aiuto in modo anonimo sotto la bandiera unica delle Nazioni Unite.

Il doppiopesismo e l'atteggiamento dei media sono stati il punto centrale del Webinar, moderato da Rasa Pranskevičiūtė Amolson dell'Università di Vilnius ed Eglė Aleknaitė dell'Università Vytautas Magnus di Kaunas. «Le incomprensioni e la disinformazione sui nuovi movimenti religiosi, e sulle minoranze religiose in generale, esistevano molto prima del COVID-19, – ha detto Šorytė – sono demonizzati come "sette"; ma una risposta tipica quando chiedo l'opinione di qualcuno su Scientology è che sa che è "cattiva", e quando gli viene chiesto come lo sa, fa riferimento a qualcosa che ha appreso dai media. Il punto è che, in primo luogo, molti semplicemente non sanno nulla di religioni minoritarie come Scientology e, in secondo luogo, c'è un movimento anti-sette organizzato che diffonde attivamente informazioni negative su di loro».

Menzionando il noto caso di Shincheonji in Corea del Sud, Šorytė ha osservato come il movimento sia stato un capro espiatorio dopo che molti membri erano stati contagiati partecipando a raduni, tra l’altro non ancora proibiti nel paese, ma hanno ricevuto molta meno pubblicità quando migliaia dei suoi devoti, guariti dall'infezione, hanno donato volontariamente il plasma.

Commentando il libro, Massimo Introvigne, Direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni e caporedattore di Bitter Winter, ha osservato che, sebbene scritto da un autore i cui campi di esperienza sono l'aiuto umanitario e le politiche delle organizzazioni internazionali, piuttosto che la sociologia, il testo ruota attorno a un concetto sociologico, il gatekeeping. «I media – ha detto Introvigne – ricevono ogni giorno da milioni di notizie e decidono cosa pubblicare e cosa ignorare, il che è normale. Ciò che è meno normale è che, su certi argomenti, la maggior parte di loro ha nozioni preconcette e stereotipi e quindi, i media aprono i cancelli (gate) solo per lasciar passare ciò che conferma lo stereotipo, rifiutando ciò che lo negherebbe. Il libro mostra bene come, a causa del loro stereotipo secondo cui Scientology è “cattiva”, diversi media hanno accettato e pubblicato notizie secondo cui gli Scientologist non stavano rispettando il distanziamento sociale o stavano diffondendo assurde teorie del complotto sul COVID-19, sebbene questa informazione fosse falsa. Al contempo, non hanno pubblicato le notizie sul lavoro massiccio ed efficace svolto dai volontari di Scientology per aiutare durante la crisi del COVID-19, anche se queste informazioni erano sia vere che rilevanti».

Scientology volunteers distribute COVID-19 prevention booklets in Sardinia

Volontari di Scientology distribuiscono opuscoli di prevenzione COVID-19 in Sardegna (da Facebook)

Durante la discussione, che ha coinvolto studiosi di vari paesi, tra cui Bernadette Rigal Cellard, autrice di uno studio dettagliato delle attività di Scientology nell'area di Greater Los Angeles, diversi partecipanti hanno menzionato che, oltre ai consigli di buon senso su maschere, disinfettanti e igiene, Scientology ha anche offerto suggerimenti non meno importanti su come affrontare la disperazione e la paura spesso associate alla pandemia e alla quarantena. Si basano sull'opuscolo “Soluzioni per un ambiente pericoloso”, pubblicato da Scientology e basato sui testi del suo fondatore, L. Ron Hubbard.

«Le religioni – ha detto Introvigne – durante una crisi come quella del COVID-19, dovrebbero fare di più che offrire consigli pratici. Ci si aspetta che propongano una narrativa su come affrontare la crisi: psicologicamente, moralmente, spiritualmente, non solo fisicamente. Questo è ciò che Scientology ha fatto diffondendo l'opuscolo sugli "ambienti pericolosi”».

Il titolo del libro di Šorytė deriva da un verso della canzone "Spread a Smile, Stay Well", che era anche il nome di un concerto organizzato da Scientology nei primi tempi della pandemia, il cui video su YouTube ha superato i 10 milioni di visualizzazioni.

Šorytė scrive che “Spread a Smile, Stay Well” «a prima vista, può apparire solo come un testo sdolcinato, il cui scopo principale è quello di consentire a un gruppo di noti artisti di dimostrare la propria abilità tecnica. In effetti, il testo enuncia le aspirazioni di Scientology durante la pandemia e oltre. Il suo primo comandamento è "diffondere un sorriso, non qualcos'altro" (cioè, non contagio e virus), ma il contesto è “iniziare in una nuova direzione”, “influenzare il futuro che ci aspetta” e anche “risollevare il mondo” e “mostrare a questo mondo che può essere risanato”. Tutte queste sono citazioni dalla canzone e i “sorrisi" – conclude Šorytė, riferendosi alla nozione di Scientology del thetan come essenza divina degli esseri umani – come prova che la crisi è stata gestita e quindi ha cessato di essere caotica, diventano potenti strumenti per creare un nuovo mondo, uno non dominato dalla paura ma creato dall'effervescenza collettiva dei thetan che si muovono progressivamente, anche attraverso la bellezza e l'arte, dall’erronea percezione di se stessi come effetto, alla verità che loro sono causa. Gli Scientologist credono sinceramente di essere dotati dell'unica tecnologia al mondo in grado di raggiungere questo obiettivo».

Ovviamente, non ci si può aspettare che i non Scientologist condividano questa convinzione, ma quando gli scopi e le azioni degli Scientologist e dei membri di altri nuovi movimenti religiosi sono sistematicamente travisati da alcuni media, si crea un serio problema per la libertà religiosa.