Scientology

Un convegno a Roma per discutere sul ruolo degli Stati in rispetto alla libertà religiosa

Lo scorso 30 maggio, Marco Respinti, membro del Consiglio Consultivo di FOB, ha partecipato in veste di relatore al convegno internazionale Libertà di credo e riconoscimento religioso: stato attuale e prospettive, organizzato dalla Chiesa di Scientology di Roma in collaborazione con l'Osservatorio degli Enti Religiosi, del Patrimonio Ecclesiastico e delle Organizzazioni Non Profit dell'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli.

Media e minoranze religiose: quando la persecuzione è “tra le righe”

Condividiamo un importante contributo di Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers, pubblicato su Bitter Winter sulla questione di come i media demonizzano le minoranze religiose. Già in passato Fautré aveva denunciato le campagne mediatiche dei media belgi contro la congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, dando informazioni fuorvianti quando non del tutto false, puntualmente smentite in sede giudiziaria. Ma tant’è, il danno era fatto e lo scopo raggiunto.

La religione di Scientology di nuovo nel mirino della repressione in Russia

Sebbene la Russia sia già impegnata in una guerra che rischia di sfociare in un apocalittico conflitto nucleare, continua imperterrita anche la guerra alle minoranze religiose che, utilizzando motivazioni opinabili quando non del tutto illiberali, vengono additate come organizzazioni estremiste pericolose per la popolazione e la cultura russa. Tutto ciò nonostante ripetute condanne da parte della CEDU.

Francia: MIVILUDES e libertà di religione

La Francia, ancor più che la Germania, è da sempre il paese europeo che ha fatto dell’intolleranza verso le religioni quasi uno sport nazionale. L’articolo 2 della costituzione francese è composto dal celebre motto liberté, egalité, fraternité. La costituzione vigente risale al 1958 e il motto di cui sopra ricalca la dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini del 1789.

La Corte Europea dei Diritti Umani sostiene ancora una volta la libertà religiosa deliberando a favore della Chiesa di Scientology

di STAND League — Con una pronuncia unanime del 14 dicembre 2021, la Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU)[1] ha stabilito nuovamente che il governo russo ha violato il diritto alla libertà di religione e di espressione degli Scientologist come garantito dalla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali.

La Corte Europea dei Diritti Umani afferma la libertà di religione o di credo di uno Scientologist russo

di Tabitha Berg — La Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) ha affermato ancora una volta i diritti degli Scientologist in Russia di praticare la loro religione in base all'articolo 9 della Convenzione CEDU per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, ha annunciato la Chiesa di Scientology Internazionale.

Gnosticismo: "leggende oscure" sul fondatore di Scientology discusse dagli studiosi

La sessione “Gnosticismo e nuove religioni: il caso di L. Ron Hubbard” tenutasi il 30 agosto scorso durante il primo giorno del meeting annuale della European Academy of Religions presso l’Università di Münster (Germania), è stata presieduta e moderata da un membro del nostro Comitato Scientifico: Rosita Šorytė; anche uno dei relatori, il professor Aldo Natale Terrin, è parte dello stesso Comitato. Doveroso quindi dare spazio a questo articolo scritto per Bitter Winter dal Presidente di FOB Alessandro Amicarelli. Ma questa non è l’unica ragione per pubblicare questo scritto.

La Corte d'Appello Amministrativa dello Stato della Baviera ha stabilito che l'applicazione del "filtro per le sette" è illegale

di Massimo Introvigne — La IV sezione del Tribunale Amministrativo Statale d'Appello della Baviera ha pronunciato una sentenza, le cui motivazioni sono state pubblicate il 3 agosto 2021. Questa sentenza ribalta quella di primo grado del Tribunale Amministrativo di Monaco del 28 agosto 2019, relativa alla controversa questione del "filtro per le sette" utilizzato dalla Città di Monaco. I “filtri per le sette” sono certificazioni richieste da amministrazioni locali, imprese e partiti politici in alcune zone della Germania. Chiunque cerchi un lavoro, o per poter entrare in affari con queste istituzioni e aziende, deve firmare una dichiarazione in cui dichiara di non essere uno Scientologist e di non "utilizzare la tecnologia di L. Ron Hubbard" (il fondatore di Scientology).

La città di Monaco condannata dal Tribunale Amministrativo bavarese per aver discriminato un membro di Scientology

bdi Juan Sanchez Gil — La sentenza emanata dalla Corte d'Appello Amministrativa dello Stato Bavarese (fascicolo n. 4 B 20.3008) nella causa di una Scientologist di Monaco contro la città di Monaco è ora disponibile. Il caso riguardava la direttiva comunale sui finanziamenti per le biciclette elettriche, emessa allo scopo di proteggere l'ambiente, e il rifiuto della città di fornire una sovvenzione per l'acquisto di una bicicletta elettrica alla querelante, solo a causa della sua adesione a Scientology. Il Tribunale Amministrativo dello Stato bavarese ha condannato la pratica municipale con parole inequivocabili come un'interferenza ingiustificata nella garanzia di libertà religiosa dell'Art. 4 della Costituzione tedesca e come una violazione dell'art. 3 della Costituzione che vieta la disparità di trattamento davanti alla legge.

Studi recenti su Scientology e sulla "etichettatura", parte 2

di Alessandro Amicarelli — In un precedente articolo ho commentato il recente saggio di Germana Carobene sulla etichettatura di Scientology come "setta" (secte in francese) al fine di negarle lo status di religione. Carobene è una professoressa di diritto ecclesiastico e ne esamina le "narrazioni giuridiche". Rosita Šorytė ha un background differente, in politica, avendo prestato servizio come diplomatica per 25 anni. In un articolo sulla etichettatura di Scientology pubblicato su The Journal of CESNUR nel numero di luglio-agosto 2021, ammette di aver conosciuto Scientology solo tramite i media fino a quando, alcuni anni fa, non ha iniziato a interessarsi al soggetto della libertà religiosa. Ha prestato servizio come diplomatica in Francia e negli Stati Uniti, dove diversi media, anche se con differenze tra un paese e l'altro, definivano Scientology una "setta". Raramente ne definivano il significato, ma trasmettevano il concetto che fosse qualcosa di "nocivo".

Studi recenti su Scientology e sulla "etichettatura"

di Alessandro Amicarelli — Perché alcune religioni e movimenti religiosi sono etichettati come "sette" o "estremisti"? E quali sono le conseguenze legali e politiche dell'uso di tali etichette? Due studi pubblicati di recente sull’applicazione di queste etichette alla Chiesa di Scientology offrono nuovi spunti sulla questione. Il primo, scritto da una professoressa di diritto ecclesiastico, esamina l’aspetto giuridico dell'etichettatura; il secondo, scritto da un ex-diplomatica, il lato politico. In questo primo articolo, offro alcuni commenti sullo studio della professoressa di diritto ecclesiastico Germana Carobene, pubblicato sulla rivista italiana Stato, Chiese e pluralismo confessionale. In un secondo articolo, esaminerò lo studio quasi parallelo di Rosita Šorytė pubblicato su The Journal of CESNUR.

La Chiesa di Scientology. Narrazione religiosa e configurazione giuridica

di Germana Carobene — professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico nell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Scienze Politiche; consigliere di FOB. — Le indagini sociologiche e filosofiche, prodromiche a una riflessione giuridica, evidenziano una difficoltà di inquadramento concettuale del termine ‘religione’, tanto da parte di chi rivendica un sapere, un comportamento – laico, agnostico o ateo – che da parte di chi, interrogando le credenze, i simboli, i sistemi di rappresentazione del reale, prodotti da una certa società, vuole salvaguardare gli oggetti di indagine, riconducendoli a una pretesa di indiscutibile scientificità.

Etichettare Scientology: "Setta", "Marginale", "Estremista" o Mainstream?

Rosita Šorytė — Come molti altri, ho sentito parlare di Scientology dai media molto prima di incontrare uno Scientologist di persona. Come diplomatica, ho lavorato in Francia per cinque anni negli anni '90, e prima ancora ero in Francia come studentessa universitaria. I media francesi dipingevano sistematicamente Scientology come una pericolosa secte. All'inizio del 2000 ho lavorato a New York, alle Nazioni Unite, e ho imparato che per descrivere qualcosa di "cattivo" come una secte in francese si usava la parola "cult" in inglese. Come molti di noi, che diamo per scontato ciò che sentiamo dai media senza mettere in dubbio o fare le nostre indagini, ho sentito ripetere così tante volte che Scientology era una "setta", cioè qualcosa di "cattivo", che pensavo fosse vero.

Rapporto del Dipartimento di Stato sulla libertà religiosa: la Cina è colpevole di "crimini contro l'umanità"

di Massimo Introvigne — C'è un'amministrazione diversa dall'anno scorso a Washington DC, ma l'indagine annuale sulla libertà religiosa prodotta dal Dipartimento di Stato americano nel 2021 (che copre gli eventi del 2020) è forte come il rapporto dell'anno scorso, o addirittura più forte. Il segretario Blinken ha presentato il rapporto il 12 maggio segnalando la Cina come un paese che "criminalizza l'espressione religiosa" in generale. Blinken non ha omesso due definizioni politicamente significative: "crimini contro l'umanità" per come la Cina tratta la religione, e "genocidio" per ciò che viene fatto agli "Uiguri e ai membri di altri gruppi religiosi ed etnici minoritari".

"Filtri per le sette" in Germania: istituzionalizzare la narrativa anti-sette

di Massimo Introvigne* — Nel 2020 ho pubblicato un libro su Scientology e le arti visive. Ho intervistato artisti di diversi paesi del mondo che sono Scientologist. Ho appreso come in Germania gli artisti si siano visti annullare le loro mostre quando si è "scoperto" che erano Scientologist. Per esempio, l'artista Bia Wunderer si è vista annullare una mostra a Berg, in Baviera, per il solo motivo di essere una Scientologist. Ironicamente, anche a Gottfried Helnwein, che diventerà in seguito una superstar nel mondo dell'arte, con musei di tutto il mondo che fanno a gara per ospitare le sue opere, fu cancellata una mostra d'arte a Ingolstadt, in Baviera, nel 1997.”

Lo Stato di Baden-Württemberg perde in tribunale contro uno Scientologist

Per trent’anni gruppi e individui anti-sette come Ursula Caberta, Dirigente del Gruppo di Lavoro su Scientology presso l’Autorità degli Affari Interni di Amburgo, hanno generato un clima persecutorio contro Scientology e vari altri gruppi religiosi sprecando fondi pubblici. Quel gruppo di lavoro ha cessato la sua attività nel 2010, ma Ursula Caberta ha continuato a lavorare come consulente del governo fino al 2013, e anche in seguito ha persistito nel diffondere intolleranza e pregiudizio ben oltre il territorio di Amburgo, grazie anche alle campagne di disinformazione diffuse dai suoi sodali anti-sette, come la FECRIS (Fédération européenne des centres de recherche et d'information sur le sectarisme), finanziata dallo stato francese, che ancora ospita sul suo sito le teorie della Caberta.

Scientology, anti-sette e studiosi: intervista a Bernadette Rigal-Cellard

di Rosita Šorytė — Bernadette Rigal-Cellard è la più nota specialista dei nuovi movimenti religiosi nel mondo accademico francese. È professoressa di studi nordamericani e di studi religiosi all'Université Bordeaux Montaigne, dove nel 2005 ha fondato il Master multidisciplinare "Religioni e società". Ha anche studiato i rapporti tra religioni e letterature, il panorama religioso negli Stati Uniti e in Canada, e le relazioni religiose transatlantiche tra Nord America e Francia. In un recente articolo su Implicit Religion, racconta, non senza umorismo, la storia di come, quando è entrata nel regno "proibito" dello studio di Scientology, ha iniziato a subire attacchi da parte degli anti-sette.

Una campagna per discriminare gli enti di beneficenza religiosi in Australia

di Massimo Introvigne — In Australia è consuetudine pubblicare storie sulla religione per Pasqua e il Sydney Morning Herald e The Age, entrambi di proprietà di Nine Publishing (la società risultante dalla fusione tra Nine e Fairfax) si sono adeguati pubblicando articoli aggressivi nei confronti della Chiesa di Scientology. Gli articoli sono un concentrato di retorica anti-Scientology, che insistono su quella che recentemente è diventata una curiosa moda tra gli anti-sette, l'idea che Scientology si stia “contraendo velocemente,” quello che Bernard Doherty, uno dei migliori studiosi australiani di nuovi movimenti religiosi, ha recentemente definito "previsioni storicamente naïve della sua fine".

L’intramontabile “vizio” del governo tedesco di discriminare e perseguitare le minoranze

Intervento della CAP LC (Coordination des Associations et des Partiuliers pur la Liberté the Conscience) al 46° Meeting dello Human Right Council sulle discriminazioni religiose perpetrate dal governo tedesco.

Signora Presidente, In Germania, lo Stato continua a discriminare le religioni minoritarie tollerando da decenni l'uso dei famigerati "filtri per le sette". Gli enti governativi e i funzionari tedeschi continuano a portare avanti pratiche che sono di vasta portata e diffuse, e nessun professionista in Baviera può partecipare a una gara d'appalto governativa senza sottoscrivere il filtro per le sette.

Promossa a Parigi la repressione russa delle minoranze religiose

di Massimo Introvigne — Immaginate se Cheng Quanguo, il segretario del PCC nello Xinjiang che è oggetto di sanzioni negli Stati Uniti per i suoi crimini contro l'umanità, fosse apparso in Occidente affermando di essere perseguitato dagli Uiguri e dai loro amici nel mondo democratico, osannando i suoi campi di concentramento come pratiche modello che altri paesi dovrebbero imitare. Oppure se, negli anni 30, Heinrich Himmler e Joseph Goebbels avessero tenuto una conferenza a Parigi presentandosi come vittime di una persecuzione degli Ebrei, dei loro sostenitori americani e degli studiosi che avevano scritto contro l'antisemitismo nazista. I comici che lo proponessero come spettacolo satirico sarebbero accusati di cattivo gusto.