di Alessandro AMICARELLI, avvocato, Londra, presidente della Federazione Europea per la Libertà di Credo (FOB) - Discorso tenuto il 3 settembre 2020 al Seminario online “I testimoni di Geova e i loro oppositori: Russia, occidente e oltre”.
È un piacere introdurre l'argomento del ruolo che l'ideologia delle organizzazioni anti-sette svolge nella persecuzione dei Testimoni di Geova in tutto il mondo e il ruolo della FECRIS e dei suoi alleati in questo campo.
La famiglia degli anti-sette si presenta come un gruppo caritatevole di persone il cui scopo principale è salvare le vittime del lavaggio del cervello e della manipolazione all'interno di ciò che etichettano come "sette totalitarie", ma dimenticano di dire che loro stessi sono stati giudicati colpevoli dai tribunali di una serie di reati tra i quali anche rapimento e conversione forzata di membri di minoranze religiose; dimenticano anche di dire che la maggior parte dei NMR (Nuovi Movimenti Religiosi), che io preferisco chiamare NRSM (Nuove Minoranze Religiose e Spirituali), operano liberamente e legalmente nella maggior parte dei paesi democratici di tutto il mondo e i loro diritti sono stati confermati negli stessi tribunali dove i membri delle organizzazioni anti-sette sono stati giudicati colpevoli di reati commessi a danno di membri di gruppi religiosi e spirituali.
Le attività svolte dalla costellazione di organizzazioni anti-sette, che a volte sono anche solo anti-religiose e anti-spirituali in quanto tali e non solo "anti-sette", sono state spesso contestate e censurate da organizzazioni e governi internazionali più inclini a proteggere le vite e le attività dei membri delle comunità religiose e spirituali, sostenendo i loro diritti a diversi livelli, anche in collaborazione e con il sostegno dei gruppi della società civile.
Recentemente, nel luglio 2020, la Commissione degli Stati Uniti per la Libertà
Religiosa Internazionale (USCIRF) ha pubblicato un Rapporto Speciale su Il movimento anti-sette e la regolamentazione religiosa in Russia e nell'ex Unione Sovietica.
Innanzitutto diciamo chi è l'USCIRF.
La Commissione degli Stati Uniti per la Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF), sulla base della propria definizione ufficiale, è:
“un'entità del governo federale indipendente e bipartisan istituita dal Congresso degli Stati Uniti per monitorare, analizzare e riferire sulle minacce alla libertà religiosa all'estero. La USCIRF formula raccomandazioni di politica estera al Presidente, al Segretario di Stato e al Congresso intese a scoraggiare la persecuzione religiosa e promuovere la libertà di religione e credo”.
Ogni anno, la USCIRF pubblica un rapporto, ma quello di luglio 2020, come ho appena menzionato, è un Rapporto Speciale sulla situazione in Russia. Il Rapporto inizia a far luce su un fenomeno internazionale che si è costantemente diffuso in tutta Europa dall'ambiente anti-sette statunitense negli anni '70, e in Russia negli ultimi 40 anni.
Il rapporto della USCIRF menziona e critica apertamente il ruolo di Aleksander Dvorkin del Centro di Consultazione delle Informazioni di Sant'Ireneo di Lione (SILIC) e vicepresidente della FECRIS (la Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo).
Il Rapporto dà atto che Dvorkin ha appreso questa attività negli Stati Uniti negli anni '70 esportando questo modello in Russia dove la propaganda anti-sette è ha trovato un suolo molto fertile grazie al sostegno della Chiesa Ortodossa locale. Stessa sorte che questo movimento “ideologizzato” ha avuto in altri paesi europei ed extraeuropei, anche se negli Stati Uniti è quasi scomparso.
La FECRIS odierna, di cui Dvorkin è vicepresidente, è nata dall'impulso dell'ambiente anti-sette americano e subito dopo Alexander Dvorkin, nel 1992, è tornato in patria, in Russia, per dare inizio al suo impegno "anti-sette". Le associazioni degli anti-sette si sono riunite per dare vita alla FECRIS nel 1994.
Il rapporto della USCIRF descrive la FECRIS come (citazione) «Un’organizzazione anti-sette francese con influenza pan-europea».
Infatti, come si legge sul loro sito, oggi opera (citazione) «in più di 30 paesi ad oggi, di cui 5 non europei».
In questo modo, un'associazione privata, finanziata dal governo francese, influenza le politiche di libertà religiosa di dozzine di paesi attraverso una (citazione) «campagna di disinformazione contro le minoranze religiose», come afferma il Rapporto della USCIRF.
Poi, la USCIRF, con il suo Rapporto ha cominciato a far luce sulla vera natura del cosiddetto movimento "anti sette" e sulla sua ideologia. L'Europa, d'altra parte, ha stupidamente concesso lo status paretcipativo alla FECRIS, mentre la Francia finanzia e sostiene le sue attività.
La USCIRF ha incluso la Francia nell'elenco dei "Paesi e Regioni monitorati".
Ci sembra che tutti i Paesi in cui la FECRIS opera attraverso le associazioni “anti sette” ad essa federate vadano anch'esse monitorate, se non addirittura inserite nella “lista di controllo speciale”. Si segnala infatti che, come affermato nella Relazione, (citazione)
«Il gruppo diffonde regolarmente propaganda negativa sulle minoranze religiose anche in forum internazionali come il forum annuale della Conferenza sulla Dimensione Umana dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)».
I rappresentanti della FECRIS che partecipano alla Riunione sull'Attuazione sulla Dimensione Umana dell'OSCE (come fanno altrove) per attuare la loro «propaganda negativa» non sono solo francesi o russi; Sono infatti attivi rappresentanti della FECRIS di vari paesi, così come lo sono i membri della FECRIS di vari paesi europei che si recano in Cina e altrove per diffondere intolleranza contro le minoranze religiose e spirituali.
Riteniamo che monitorare i paesi in cui l'intolleranza si trasforma in discriminazione e persecuzione sia un'azione incompleta se non si smaschera e si ferma anche l'origine dell'impulso antireligioso. Non è logico perseguire l'autore del reato e ignorare e lasciare libero il ben noto istigatore.
Notiamo con soddisfazione che i rappresentanti della FECRIS erano piuttosto insoddisfatti del rapporto della USCIRF e hanno iniziato a parlare a vanvera di un caso giudiziario vecchio di oltre un anno, relativo ai Testimoni di Geova, avvenuto in Svizzera, manipolando totalmente il contenuto del caso e la natura del giudizio stesso, come io e Massimo Introvigne abbiamo spiegato in un Libro Bianco che sarà pubblicato nelle prossime ore.
Notiamo inoltre con grande soddisfazione che la USCIRF raccomanda di intraprendere una serie di azioni aggiuntive elencate nelle Raccomandazioni Finali del Rapporto della USCIRF, alcune delle quali recitano come segue:
Raccomandazioni
(citazione)
Il governo degli Stati Uniti dovrebbe:
- censurare pubblicamente Alexander Dvorkin e il Centro di Consultazione delle Informazioni di Sant'Ireneo di Leon (SILIC) per la loro campagna di disinformazione in corso contro le minoranze religiose;
- Promuovere l'educazione sulla libertà di religione o credo (FoRB) nella diplomazia regionale e offrire formazione e risorse come parte dell'assistenza umanitaria regionale;
- Contrastare la propaganda nei confronti dei nuovi movimenti religiosi da parte della Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo (FECRIS) alla Conferenza annuale sulla Dimensione Umana dell'OSCE con informazioni sul coinvolgimento in corso di individui ed entità all'interno del movimento anti-sette nella soppressione della libertà religiosa; e
- Fare pressione sui governi di Russia e Kazakistan affinché rimuovano importanti figure anti-sette dai loro comitati di esperti e li escludano da posizioni ufficiali di influenza sulla regolamentazione religiosa.
(Fine citazione)
Ci auguriamo che queste azioni possano essere attuate molto presto e che questo sia anche solo l'inizio di una serie di ulteriori azioni per contrastare questi esperti che istigano all’odio, così da garantire finalmente a tutti il diritto alla libertà di pensiero, coscienza, religione e credo.
E ora come parte del mio ruolo di oggi riporterò alcuni estratti dalla Dichiarazione finale della Conferenza sulla situazione in Russia… firmata da tutti i relatori di oggi (e sostenuta da Eileen Barker della London School of Economics e Maria D'Arienzo dell'Università di Napoli).
“Il 13 luglio 2020, agenti armati hanno fatto irruzione in 110 case di Testimoni di Geova nella regione di Voronezh. È stata la più vasta e coordinata operazione di polizia nei confronti dei Testimoni di Geova della Russia moderna. Sfortunatamente, quest’azione segna un'escalation nella persecuzione della comunità dei Testimoni, conseguenza del divieto imposto dalla Corte Suprema russa il 20 aprile 2017 per motivi di "estremismo" all'organizzazione nazionale dei Testimoni e alle sue 395 divisioni regionali.
Funzionari russi hanno ripetutamente affermato che il divieto non viola il diritto di 175.000 Testimoni di scegliere la propria religione e di professare il proprio culto religioso.
…
È persino vietato discutere della situazione dei testimoni di Geova. Il 15 giugno 2020, il capo redattore di Religion and Law è stato condannato per aver pubblicato un articolo sui Testimoni di Geova in Russia senza menzionare che l'organizzazione dei Testimoni è "vietata nel territorio della Russia in quanto estremista”. Il 1° maggio 2020, il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria ha condannato le incursioni, gli arresti, la detenzione e i processi ai Testimoni di Geova in Russia, affermando che “sono accusati di svolgere un’attività criminale solo in base all’esercizio della libertà di religione.
…
In quanto istituzioni e individui interessati alla libertà religiosa, abbiamo seguito con crescente allarme gli eventi in Russia.
…
L'11 dicembre 2018, il presidente Putin ha detto: "Anche i Testimoni di Geova sono Cristiani e non capisco davvero perché siano perseguitati". E nel 2017, ha conferito il premio Family Glory a una famiglia di Testimoni di Geova, i Noviks di Petrozavodsk, definendoli una "famiglia modello". Tuttavia, alle parole del presidente Putin non hanno fatto seguito delle azioni e la persecuzione “incomprensibile” è continuata.
Esortiamo il presidente Putin e la sua amministrazione a intraprendere azioni per porre fine alla persecuzione sistematica e insensata dei Testimoni di Geova, una comunità di cittadini pacifici e rispettosi della legge che chiedono solo di praticare la loro fede in pace”.
Firmato dagli oratori del seminario del 3 settembre 2020 "I testimoni di Geova e i loro avversari: Russia, occidente e oltre".
Stiamo ricevendo numerose firme, infatti la Dichiarazione è aperta alla firma di tutti gli studiosi, ricercatori, docenti e personalità pubbliche che vogliano sottoscriverla.
Segue il the video (in inglese) del Professor Massimo Introvigne che presenta il Libro bianco sui Testimoni di Geova "I nuovi gnomi di Zurigo"
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