Russia: il meeting segreto di una cerchia anti-sette finanziato da uno stato Siberiano

Sezione:
Alexander Dvorkin

FOB – Nella città di Salekhard si è tenuta una conferenza contro le minoranze religiose. L’evento è stato mantenuto segreto con accesso limitato a un ristretto numero di persone. Selekhard è la capitale di una divisione amministrativa autonoma chiamata Yamalo-Nenets (YANAO). L’argomento centrale della conferenza era le “organizzazioni pseudo-religiose distruttive, le sette e i culti: sfide e soluzioni”. Si è svolta dal 27 al 29 settembre 2017 all’interno della sede amministrativa del governo dello YANAO.

Quasi tutti i partecipanti erano anti-sette, funzionari statali e sacerdoti dei settori più oscurantisti e radicali del Patriarcato di Mosca e dell’Islam favorevole a Putin. Ciascuno di essi sostiene le purghe organizzate dal regime di Putin contro varie minoranze religiose.

alexander-dvorkin-archbishop-nikolay-chashin-web.jpg

Da sinistra: Alexander Dvorkin (FECRIS) e l'archivescovo Nikolay (Chashin)

Ai giornalisti esterni (provenienti da altre regioni) è stata negata la partecipazione alla conferenza. Sono stati esclusi persino i visitatori abituali.

Il sito governativo del YANAO ha pubblicato una dichiarazione secondo la quale Vladislav Petrushko – vice-direttore del Dipartimento di Analisi e Informazione dell’Ufficio di Monitoraggio, Analisi e Previsione – ha tenuto un discorso di benvenuto per conto di Igor Barinov, direttore dell’Agenzia.

La conferenza è stata sponsorizzata e organizzata ufficialmente dal governo del YANAO in base a un ordine ricevuto dal governatore Dmitry Koblylkin. Il governatore ha anche ordinato a tutti i direttori delle amministrazioni locali dello YANAO di partecipare di persona. Secondo l'annuncio ufficiale, lo scopo ufficiale della conferenza era di rafforzare la pace inter-nazionale e inter-confessionale nello YANAO (sic!).

È un fatto accertato che gran parte delle attività anti-sette nel mondo sono finanziate dai russi.


«ABBIAMO DECISO DI TENERE UNA CONFERENZA A PORTE CHIUSE PER NON SPAVENTARE LA GENTE» HANNO DETTO DEL SIMPOSIO TENUTO A SALEKHARD

Fonte: http://www.about-dvorkin.ru

Al fine di proteggere Yamal dai predicatori che visitano le aree CONFINANTI della tundra artica, il governo autonomo dello Yamalo-Nenets ha direttamente finanziato una conferenza a porte chiuse sul tema «Organizzazioni pseudo-religiose distruttive, le sette e i culti: sfide e soluzioni» con partecipanti invitati dal Canada, dalla Germania e dall’Italia.

La conferenza si è tenuta dal 27 al 29 settembre a Salekhard nella sede governativa dello YANAO. Gli organizzatori ufficiali erano il governo della YANAO e la Diocesi della Chiesa Ortodossa russa di Salekhard. L’ordinanza di organizzare la conferenza è stata firmata dal governatore dello YANAO Dmitry Kobylkin. La vice-governatrice, Irina Sokolova, ha presieduto il comitato organizzatore, mentre il ruolo di vice-presidente è stato affidata al capo della Diocesi di Salekhard, l’Arcivescono Nikolay (nome secolare Sergey Nikolaevich Chashin).

berezovsky-kobylkin-nikolay-web.jpg

Da sinistra: Andrey Berezovsky, Dmitry Kobylkin e l'arcivescovo Nikolay (Chashin)
Foto: ufficio stampa del governo dello YANAO

INGRESSO NEGATO A VISITATORI E GIORNALISTI ESTERNI

Due giorni prima della conferenza, Roman Pikun, direttore del Dipartimento di Pubbliche Relazioni e Politica Nazionale del Dipartimento di Politica Interna dello YANAO, ci ha spiegato che l’ingresso alla conferenza era riservato solo a chi disponesse di un invito; l’accesso non era consentito ai visitatori abituali. Tuttavia, ha aggiunto che l’ingresso sarebbe stato aperto a tutti i giornalisti accreditati.

Ciò, comunque, si è rivelato non del tutto vero. Ad esempio, la giornalista Olesya Suchkova, del “Giornale di studi religiosi”, ha scritto che il suo accredito è stato cancellato inaspettatamente perché gli organizzatori non avrebbero accettato giornalisti provenienti da altre regioni.

Scrive Olesya Suchkova: «Dopo varie trattative sono comunque riuscita ad ottenere un accredito, ma trascorsi 15 minuti hanno chiamato riportando informazioni interessanti. La portavoce ha dichiarato di aver ricevuto l'ordine di cancellare le richieste dei giornalisti ‘esterni’ che non facessero parte dello staff dell’amministrazione oppure di uno dei suoi centri di pubbliche relazioni distrettuali. Per fortuna non ho acquistato dei biglietti aerei non rimborsabili».

Si tratta di una situazione interessante. La conferenza, il cui scopo dichiarato è la soluzione di una questione con una significativa valenza sociale, è preclusa pubblico. Al tempo stesso viene finanziata con fondi governativi, vale a dire a spese dei contribuenti che non possono nemmeno parteciparvi o ricevere notizie su di essa da media indipendenti. Per non parlare di esprimere il proprio pensiero su un simile spreco di denaro, il cui valore per la regione è evidentemente discutibile.

CONSIDERAZIONI SUGLI SCOPI DELLA CONFERENZA

L’arcivescovo Nikolay, che dirige la diocesi di Salekhard per conto della Chiesa ortodossa russa, non pare considerare che quello delle sette religiose sia un fenomeno concreto nella sua regione. Una settimana prima dell’inizio della conferenza ha dichiarato: “Il Nord sta crescendo molto in termini di infrastrutture, sta diventando più accessibile. E vediamo vari predicatori che circolano perfino per la tundra. Ma questo non è di particolare attualità per Yamal e per altri luoghi nella nostra zona artica”.

Khaidar Hafizov, mufti del Direttorato spirituale dell’Islam nello YANAO, contattato poche ore prima della conferenza dalla redazione del nostro sito, è dello stesso parere dell’arcivescovo Nikolay. Il mufti, inoltre, ha espresso preoccupazione per il fatto che le confessioni non tradizionali vogliano “che [tutti] prima o poi diventino loro seguaci”, ma ha promesso di “non consentirlo con l’aiuto di Dio” e ha sottolineato che nella sua regione questo non può essere considerato un problema di attualità.

Stando a Nadezhda Noskova, capo ufficio stampa del governatore dello YANAO “la regione è rimasta stabile e calma dal punto di vista della situazione inter-etnica ed etno-confessionale, ma poiché la questione si sta inasprendo in tutto il mondo, il governo locale ha dato vita a questa conferenza al fine di proteggersi e di proteggere altre regioni da minacce future. Si tratta di una misura preventiva”.

William Shmidt, dottore in filosofia e professore del Dipartimento di Stato e delle Relazioni Confessionali del RANEPA, ha una visione più pragmatica sugli scopi del simposio:

«La situazione, nel suo complesso, è molto semplice: esiste un piano con un insieme di misure per prevenire il terrorismo e l’estremismo, al fine di scongiurare minacce e così via. Cosa fare quando, per esempio, non ci sono queste condizioni e, tuttavia, i fondi per occuparsene vengono stanziati? (Come sapete, gli stanziamenti sono una questione delicata – devono essere utilizzati, e si deve anche stilare un rapporto di una certa responsabilità)».

NON SPAVENTIAMO LA GENTE

Non siamo riusciti ad ottenere risposta alla domanda sul perché il Governo dell’Okrug Autonomo di Yamal-Nenets ritenga che questa conferenza rinforzi l’unità interetnica e interconfessionale: Roman Pikun, direttore del Dipartimento di Polizia Nazionale, dapprima ha chiesto di rinviare la telefonata e poi non ha risposto al telefono.

Però siamo riusciti a sapere l’originalissimo motivo per cui l’accesso alla conferenza è stato negato ai giornalisti esterni. È emerso che l'accesso della stampa è stato limitato per non spaventare la gente!

«Il fatto che sia stato negato l'accesso alla stampa non è un errore dell'ufficio stampa - dice il responsabile dell'ufficio stampa Nadezhda Noskova - e ce ne scusiamo. Avevamo previsto di mostrare tutto in maniera trasparente. La conferenza ha diversi organizzatori: il Dipartimento Regionale di Politica Interna, la Chiesa Ortodossa, il Direttorato Regionale Spirituale Musulmano e altri. E alla loro riunione generale hanno deciso di non spaventare la gente … tuttavia, è stato riunito un ristretto gruppo di specialisti e l’evento risulta ora semiaperto.»

Chi, in questo caso, dovrebbe spaventarsi per un evento semiaperto? Dopo tutto, in tutti gli interventi si usano parole come “setta totalitaria” e “culto distruttivo”. Il mufti Haydar Khafizov ha aiutato a rispondere a questo quesito.

Dice il mufti Haydar Hafizov: «A questa conferenza, se non vado errato, parteciperanno i sindaci, e stiamo cercando di far loro assorbire l’idea (di setta). A livello locale non ci sono persone che comprendono le religioni tradizionali. Oggi parleranno gli esperti e spiegheranno quali criteri usare [per determinare chi appartiene a una religione tradizionale e chi no]. Molte ora hanno aperto i battenti … per citarne alcune … Aum Shinriyko, Hare Krishna e altri, ecc. … Testimoni di Geova, Battisti …. scusate … ho parlato troppo. Occorrono specialisti a livello amministrativo locale in grado di occuparsi di questi problemi. Non sto parlando di un ritorno alla repressione, ma dobbiamo avere specialisti sul territorio.»

Infatti, per ordine del Governatore di YANAO, ai sindaci di tutti i municipi dell’Okrug è stato richiesto non solo di partecipare loro stessi alla conferenza, ma anche di assicurare la partecipazione dei responsabili dei servizi sociali dislocati sul territorio dei loro distretti.

5. Raccomandare ai responsabili (dell’amministrazione locale) dei comuni dell’Okurg Autonomo Yamalo-Nenets di partecipare alla conferenza.
6. Raccomandare ai responsabili (dell’amministrazione locale) dei comuni dell’Okurg Autonomo Yamalo-Nenets di assicurare la partecipazione alla conferenza dei responsabili dei servizi sociali che fanno parte del loro distretto municipale. 
7. La responsabilità per l’esecuzione di quest’ordine è assegnata al vice-governatore dell’Okurg Autonomo Yamalo-Nenets.

— dall’ordine del governatore Dmitry Kobylkin riguardante la conferenza.

UN OPPOSITORE DELL'ISLAM È ACCORSO PER STABILIRE LA PACE FRA LE CONFESSIONI

Nell’ambito della conferenza, e alla presenza del governatore, il Mufti del Direttorato Spirituale Musulmano dello YANAO Haydar Hafizov ha siglato con il capo del Rdella Diocesi di Salekhard della Chiesa Ortodossa Russa, l'Arcivescovo Nikolay (Chasim), un accordo di cooperazione nel combattere organizzazioni pseudo-religiose, sette e altre questioni.

signing-the-collaboration-agreement-web.jpg

La firma dell'accordo di collaborazione | Foto: yamalrpc.ru

A questo proposito, abbiamo chiesto a Haidar Hafizov la sua opinione sul principale conferenziere, Alexander Dvorkin, noto per le sue orazioni in cui “smaschera” l’Islam causando molta indignazione tra i Musulmani sin dal 2013. Abbiamo scoperto che il Mufti non era familiare con questo aspetto dell’attività antisetta.

«Non ho sentito … conosco le sue attività dall’anno scorso, dopo che Dvorkin è venuto a Novy Urengoy. Ma sapete … giudicare un uomo dai suoi discorsi … bisogna valutarlo per le sue azioni. È la mia opinione, e per oggi questo è quanto. Chi capisce, capisca … Perfino in quello che mi chiedete … ci sono persone che troveranno cosa criticare…» — Mufti Haydar Hafizov

In seguito, il Mufti è stato brevemente informato sulle conferenze anti-Islamiche di Dvorkin, all’interno delle quali molti esperti hanno rilevato estremismo, insulti, inesattezze storiche e distorsione dei fatti. Haidar Hafizov ha risposto che il suo mentore spirituale è il Mufti Supremo Talgat Tadzhuddin “e da parte sua non ho mai sentito niente di male a proposito di Dvorkin e questo mi basta”. A sua volta, l’assistente di Talgat Tadzhuddin ha ignorato le nostre domande su questo argomento, domande che, su sua richiesta, avevamo rivolto per iscritto. Nonostante molti solleciti telefonici, non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta.

IL PARERE DI UNO STUDIOSO DI RELIGIONE

Considerando il contingente dei conferenzieri e anticipando i risultati, si è rivelato che lo studioso religioso, il vice direttore del Centro per lo Studio e Sviluppo di Relazioni Interculturali Sergei Shcherbak aveva ragione:

«Per quanto ne so io, non solo molti scienziati che studiano NRM, ma anche i media, che sostengono le idee di libertà religiosa e di pluralismo ideologico, non furono ammessi all’evento. Posso predire con assoluta certezza che i rapporti suoneranno con molta gioia e gratitudine alle autorità vigenti per una nuova e improvvisa svolta nelle relazioni tra stato e confessioni in Russia, che hanno portato all’eliminazione di organizzazioni di Scientologists e Testimoni di Geova dalla vita ufficiale religiosa.»

Nella prima giornata della conferenza e nella prima intervista al “Yamal Region”, un canale televisivo, Dvorkin ha parlato sostenendo l’eliminazione delle organizzazioni dei Testimoni di Geova basandosi su un articolo di legge sull’estremismo.

«In realtà, ci sono due tipi di estremismi: uno che è diretto all’esterno (quello che equivale al terrorismo, parlando schietto) e l’estremismo che è diretto all’interno, cioè, a membri dell’organizzazione stessa.” - Durante un'intervista nello studio del canale televisivo, Dvorkin introduce una nuova definizione di estremismo, spiegando la ragione dell’eliminazione dei Testimoni di Geova.

Parlando di tali eventi in generale, Sergei Shcherbak non vede alcun beneficio in loro - né economico né pratico:

«Per quanto riguarda il beneficio pubblico di tali eventi, a mio avviso, a spese dei bilanci regionali, nonché delle sovvenzioni speciali assegnate dal bilancio federale per combattere l'estremismo, mi sembra dubbioso.

La ricerca di contenuti estremisti in testi religiosi spesso ricorda gli antichi Sofisti che si guadagnavano da vivere dall’atto di equilibrio verbale. Non è difficile trovare dichiarazioni estremiste e idee estremiste in libri sacri antichi e moderni di religioni conosciute, e non solo nel Tanakh, il Nuovo Testamento o il Corano, ma, per esempio, nella letteratura patristica ortodossa, libri sull’Islam, come pure in alcuni esternazioni contemporanee di gerarchi religiosi. Ma sarebbe strano se studiosi di studi religiosi venissero impegnati in qualcosa di simile, tenere conferenze riguardo l’estremo pericolo del Cristianesimo o dell’Islam sotto il pretesto dell’estremismo.

Un altro punto è che i rappresentanti dei centri anti-sette stanno discutendo il diritto di un cittadino del nostro paese di decidere cosa credere e quali credenze condividere. Tutto questo è allarmante. L’affermazione che punti di vista inusuali del mondo siano malvagi porta non solo al diffondersi di intolleranza e inimicizia verso dissidenti nella società, ma anche, in ultima analisi, danneggia le religioni che esistono da secoli in Russia.

Questo pensiero fu espresso più di duemila anni fa dal saggio Ashoka: “…Quelli che lodano la propria religione, a causa di eccessiva devozione e diffamano le altre, pensando “Io glorifico la mia religione in questo modo” in realtà danneggiano soltanto la propria religione. Quindi è utile discutere. Uno dovrebbe ascoltare e rispettare le dottrine predicate da altri,“ (L’Editto della Roccia 12, 265 BC). Non sono sicuro che alla conferenza a Salekhard ascolteranno l’opinione del rispettato antico imperatore Indiano.»

Non hanno ascoltato

PARADOSSI E CONTRADDIZIONI DELLA CONFERENZA

«Chiunque viva nella nostra terra del nord rende un contributo unico al suo sviluppo. Questa è la ragione per cui la diversità etnica e confessionale a Yamal viene considerata un vantaggio», con queste parole Dmitry Kobylkin ha concluso il suo saluto ai partecipanti della conferenza anti-religiosa.

Questo è il principale paradosso di questo evento. Infatti, come può la conferenza, che di natura è anti-confessionale, contribuire alla diversità delle confessioni?

«Yamalo-Nenets Autonomo Okrug associa condizioni favorevoli per la vita dei rappresentanti dei diversi popoli e confessioni della Federazione Russa, compreso il piccolo popolo di indigeni del Nord.” - dichiara l’informazione fornita dal servizio stampa del governatore insieme alle foto della conferenza.

Il problema è che il termine legale “setta” non esiste, e l’interpretazione di questo termine da parte degli anti-sette è così sfocato che in ultima analisi, soltanto loro decidono cosa sarà considerato una setta in un particolare momento nel tempo o cosa no.

Così una setta può essere chiamata in entrambi i modi, movimento religioso indipendente e monasteri, da cui, in visione di alcuni scandali, la Chiesa Ortodossa Russa sta cercando di dissociarsi; con la mano facile di Dvorkin , organizzazioni come Herbalife e la “Forex” Borsa Valori sono diventate sette; lo stesso per scuole individuali Hindu, corsi di yoga e anche per corsi di allattamento e corsi per parto in casa; e nel 2013 iniziarono tentativi di minare la reputazione della religione Islamica mondiale. Come l’esperienza ci mostra il “Anticulto # 1” non si preoccupa di cosa colpire, sia esso una religione mondiale oppure il credo di un piccolo popolo indigeno del Nord.

Fra i conferenzieri non troviamo neanche un singolo studioso di religione. Ma ognuno di loro è un aderente ad una ideologia che nega il diritto umano di scegliere a cosa credere e come crederlo, cosa garantita dalla Costituzione. E questo diritto viene negato sotto la veste di aiutare la persona stessa. Ciascun rapporto è un insieme di frasi non identificate dalla scienza. “Setta totalitaria”, “culto distruttivo”, “psicoculto”, sono cliché, il cui significato viene cambiato dall’autore da situazione a situazione.

Conferenzieri al tavolo:

  • Aleksey Voat. "Tecnologie moderne di Internet nelle attività di culti distruttivi";
  • Alexander Dvorkin. "Lo studio di religioni e sette nella Russia moderna";
  • Mikhail Ivanov. "Psicho-culti come un tipo di sviluppo attivo di sette totalitarie che creano una minaccia alla salute mentale e fisica";
  • Gerald Armstrong. "Tradimento della fiducia: bugie e tradimento di Scientology";
  • Luigi Corvaglia. "Il controllo settario della coscienza: Come un rispettabile cittadino può esser fatto diventare un criminale e un assassino";
  • Thomas Gandow. "Radici occulte di neopaganismo e le sue connessioni con l’ideologia Nazista";
  • Roman Silantiev. "Sette terroriste nella Russia moderna";
  • Agafangel Belykh. "Specifictà dell’influenza di organizzazioni religiose neo-carasmatiche sulla piccola popolazione indigena della Siberia e dell’Estremo Oriente";
  • Arcivescovo di Salekhard and Novo-Urengoi Nikolay (Chashin). "Socialmente orientate come organizzazioni non profit come una delle forme di esistenza e di attività delle organizzazioni distruttive";
  • Hieromonk Lev (Sklyarov). "Esperienze nel contrastare culti distruttivi nelle diocesi dei Distretti Federali Urali";
  • Hegumen Serapion (Mitko). "Missione e geopolitica: storia e modernità".

La conferenza, annunciata come scientifica e pratica, è molta lontana dalla scienza. Piuttosto un incontro fra colleghi della stessa attività, che parlano e si divertono sulle spalle della spesa pubblica. Prova di questo sono entrambe la composizione dei partecipanti e i rapporti simili, il contenuto del quale viene ripetuto di anno in anno, da conferenza a conferenza.

Tutti i conferenzieri sono persone che si conoscono. Potresti dire, membri di uno stesso club di interessi. Gandow, Armstrong e Dvorkin sono amici da oltre vent’anni. Corvaglia e Dvorkin sono membri del consiglio della FECRIS. Silantiev, Voat e Dvorkin sono anti-sette e membri del RATSIRS capeggiato da Dvorkin. Rappresentanti della Chiesa Ortodossa sono anche guide della politica anti-sette.

"Lo studio di religioni e sette nella Russia moderna” - questo è il titolo del rapporto di Dvorkin. Allo stesso tempo, poche ore prima e nello stesso giorno, in una intervista con “Yamal Region“ Canale TV, ha detto che ancora non aveva statistiche di religioni e sette. Questo dopo 25 anni di lavoro! Ma di che studio di religioni e sette possiamo parlare?

Giornalista: Alexander Leonidavich, un paio di anni fa disse che si doveva investigare attentamente il problema del settarismo, raccogliere informazioni, condurre ricerche per poter tenere delle statistiche pertinenti, che tuttora non abbiamo. E com’è oggi? Sei riuscito a fare qualsiasi tipo di statistica?
Dvorkin: Come tu sai, ancora non ci sono statistiche.- Canale TV 2 “Yamal -region”, 27 Settembre 2017.

PERCHÉ LA “SQUADRA BUFFA” GIRA PER LA NAZIONE

Quali sono le ragioni per un simile comportamento e quali sono le conseguenze previste di tali conferenze? Per trovare la risposta a questa domanda ci ha aiutato lo studioso religioso William Schmidt. A suo parere, lo scopo è fare del rumore politico-ideologico, come parte della strategia statale. Tuttavia, questo rumore può portare a conseguenze molto spiacevoli, anche per le religioni tradizionali.

«Negli ultimi anni, abbiamo una tendenza stabile a politicizzare e criminalizzare la sfera religiosa, soprattutto a causa dei cosiddetti movimenti non tradizionali e delle sette (gruppi). Quanto costituiscano una minaccia reale per l'ordine pubblico o per altro, considerando il loro peso, la loro proporzione nella composizione della popolazione o la struttura sociale, è un problema insignificante, in quanto non rientra nemmeno nella categoria di errori statistici.

Ma c'è molto rumore politico-ideologico intorno a loro. Ecco, questo «rumore» è la cosa principale e politicamente preziosa. Si potrebbe pensare che questo sia contrario alle norme e ai principi costituzionali, ma in pericolo sono le vere rivolte su motivi socio-politico-economici...

È anche triste notare come i grandi attori del campo religioso non vedano o non siano autorizzati a vedere il contesto e le spese in cui s’incorre a seguito di tali attività (e in effetti è la strategia della politica interna dello stato), che solo ora possono essere percepite come costi, ma che a lungo termine, nella parte di generalizzazione delle pratiche di applicazione della legge, diventeranno il momento comune di regolamentazione …

Tuttavia, dal momento che un tale stato di cose rappresenta dei particolari interessi dello stato, simili iniziative dovranno essere sponsorizzate e – nel prossimo futuro – pianificate, fornendo articolate spiegazioni sulla ragione per cui sono necessarie e vantaggiose sul piano economico. Qualcuno potrà anche mostrarsi sorpreso per un po’ di tempo a proposito della sostanza e delle ragioni di tali programmi, ma – si sa – gli ordini sono ordini e come tali vanno eseguiti, senza fare troppe domande, poco importa quanto possano disorientare.

Quello che le autorità regionali dovranno fare, quindi, visto che dipendono da rigidi legami politici/ideologici e socio-economici, sarà semplicemente “intuire” l’antifona.

Ecco perché questa “squadra buffa” è in giro per il paese, a guadagnarsi da vivere onestamente»

armstrong-dvorkin-nikolay-gandow-corvaglia-web.jpg

Da sinistra: Gerald Armstrong, Alexander Dvorkin, Arcivescovo Nikolay (Chashin),
 Thomas Gandow, Luigi Corvaglia.
Salekhard, 30 Settembre 2017
Foto:
 yamalrpc.ru

30 Settembre 2017