L'anti-settarismo francese esportato in Svizzera

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Alcuni politici e media hanno insistito nel dire che le "deviazioni settarie" sono aumentate durante la crisi del COVID-19. Le loro affermazioni sono state accolte con un sano scetticismo svizzero.

di Massimo Introvigne — "Dans l'ombre du covid, la tentation sectaire": "All'ombra del COVID, la tentazione settaria". Questo era il titolo principale della prima pagina del quotidiano di Losanna Le Temps del 26 marzo, che riportava le interrogazioni presentate da politici di diversi partiti al Gran Consiglio del Cantone di Vaud e al Consiglio Comunale di Losanna. I politici hanno citato recenti documenti prodotti dall'ente governativo francese anti-sette MIVILUDES, che abbiamo esaminato e criticato in Bitter Winter. Hanno chiesto se le stesse "devianze settarie" (dérives sectaires) non fossero all'opera nel Canton Vaud, approfittando della crisi del COVID-19.

Le Temps ha intervistato degli anti-sette, alcuni dei quali legati all'organizzazione europea anti-sette FECRIS (denunciata dalla Commissione Statunitense per la Libertà Religiosa Internazionale come un grave pericolo per la libertà religiosa internazionale), che non a caso hanno risposto affermativamente. Qualche riga è stata concessa anche al più noto studioso svizzero di nuovi movimenti religiosi, Jean-François Mayer, ma la sua posizione sulla questione delle "sette" e del COVID-19, che è noto, non è emersa chiaramente, e sospettiamo non sia stata colpa sua.

Le Temps article

Titolo principale antisette su Le Temps, giornale Svizzero


Di cosa si tratta? Sulla base dei documenti della MIVILUDES (uso l'espressione "documenti" perché un comunicato stampa includeva informazioni diverse dal rapporto ufficiale), i politici svizzeri sostengono che le "devianze settarie" sono aumentate significativamente durante la crisi del COVID-19 e che la Svizzera dovrebbe seguire l'esempio della Francia e prendere dei provvedimenti. Segnalano anche la "grande novità" delle "deviazioni settarie" di carattere non religioso, tra cui le teorie complottiste sul COVID, le discutibili proposte di medicina alternativa e l'ascesa di QAnon.

Tra le righe, si legge anche qualche critica al CIC, il Centre d'information sur les croyances (Centro d'informazione sui credi), un organo di controllo indipendente sostenuto pubblicamente e finanziato tra l'altro dal Cantone di Vaud che pubblica rapporti sul pluralismo religioso e sulle devianze legate ai movimenti religiosi. Nel 2020 Il CIC aveva pubblicato un rapporto sul COVID-19 e la religione, e non è un mistero che gli anti-sette svizzeri siano insoddisfatti dell'atteggiamento moderato del CIC.

Il 19 marzo 2021, il CIC ha pubblicato un opuscolo, " Nota preliminare: il COVID-19 e le religioni", che risponde alle domande poste dai politici. Il documento inserisce nel dibattito una sana dose di scetticismo svizzero.

Con tutto il rispetto per il MIVILUDES, dubita che ci siano state un maggior numero di "deviazioni settarie" durante la crisi del COVID-19 che in precedenza. È certamente vero che in tempo di crisi alcuni cercano il conforto della religione, ma d'altra parte tutte le religioni, principali o meno, sono state limitate nella possibilità di portare avanti attività missionarie di persona o di organizzare eventi. La maggior parte di loro ha reagito aumentando la propria presenza online, o inviando lettere o email. Mentre il MIVILUDES considera questo come una "devianza", citando le email inviate dai Testimoni di Geova come un esempio particolarmente sinistro di ciò che sta accadendo, non c'è nulla di particolarmente "deviante" nell'usare la posta o Internet per rimpiazzare i contatti di persona, e ciò è qualcosa che viene fatto anche dalle religioni principali.

Il CIC dubita anche della correttezza dell'uso liberale dell'espressione "deviazioni settarie". In Francia, è presente nel nome di un organismo governativo, ma il CIC fa gentilmente notare che la Svizzera non è la Francia. "Deviazioni settarie", osserva il CIC, è un'espressione adottata a causa dei problemi legati alle "sette", un'etichetta usata per discriminare alcune religioni minoritarie. Ma non ha veramente risolto il problema, perché implica ancora che le "deviazioni" si verificano più spesso nelle "sette" (la cui definizione rimane ambigua) che in altri gruppi, incluse le religioni principali, il che non è provato. Certo, ci sono occasionali "deviazioni" o crimini perpetrati da movimenti etichettati come "sette", ma non ci sono prove che siano più prevalenti nelle "sette" che altrove.

Sono d'accordo con il CIC. Poiché non ci sono prove che le effettive "devianze" legate a nuovi movimenti religiosi siano aumentate durante le pandemie del COVID-19, si inserisce la "grande novità", la "scoperta" di MIVILUDES e FECRIS che la maggior parte delle "devianze settarie" provengono da gruppi non religiosi. Questo ricorda quello che è forse il passaggio più famoso di Attraverso lo specchio, il seguito di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. A una confusa Alice, Humpty Dumpty spiega che "Quando uso una parola significa solo ciò che io scelgo che significhi, né più né meno".

La "grande novità" non è che ci sono nuove "deviazioni settarie" ma che la FECRIS e i suoi discepoli politici hanno deciso, per mantenersi in attività e perpetuare il panico morale che promuovono, di chiamare "deviazioni settarie" qualcosa che non ha niente a che vedere con le "sette", che nel normale significato popolare della parola sono movimenti religiosi "nocivi".

Per sostenere che ci sono migliaia di "devianze settarie", e che queste hanno proliferato durante la pandemia, gli anti-sette devono sostenere che il movimento no-vax, QAnon, o le cure alternative per il COVID-19 e altre malattie sono tutte "devianze settarie". E si può andare anche oltre: Interface, un gruppo di danza di fama internazionale con sede a Sion, in Svizzera, è stato ora accusato di “deviazioni settarie”, sulla base di presunti metodi autoritari e molestie sessuali nei confronti di membri femminili da parte del suo fondatore. Non ho idea se il fondatore di Interface abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma mi chiedo cosa questo abbia esattamente a che fare con le "sette".

Anche gli anti-sette moderati come Michael Langone hanno notato la difficoltà di usare il modello "setta" per QAnon (mentre un ricercatore svizzero ha detto a Le Temps che è "la prima setta globalizzata via Internet"). Non esiste un leader bene definito, nessun indottrinamento se non via web, e nessuna ideologia che passa dai leader ai membri - piuttosto, tutti i partecipanti sono in grado di contribuire alla crescita e alla metamorfosi delle affermazioni complottistiche. Langone crede che la dipendenza da QAnon sia più simile alla dipendenza dai videogiochi o dai social media che a quella dell'appartenenza a una "setta".

Certo, ci possono essere seri problemi di violenza associati a QAnon, e rischi per la salute pubblica nei no-vax o altri movimenti che rifiutano medici e medicine. Ma usare parole come "sette " o "deviazioni settarie" non aiuta in alcun modo a comprendere questi fenomeni. In compenso, questa manipolazione del linguaggio in stile Humpty-Dumpty può essere utile alla FECRIS e ad alcuni politici senza scrupoli che manipolano la paura del radicalismo politico o no-vax per promuovere il loro programma di opposizione ai movimenti religiosi che, semmai, hanno fatto la loro parte nel sostenere pratiche sane durante la pandemia e nell'aiutare chi ne ha bisogno.

Fonte: Bitter Winter