FOB a Varsavia per lo Human Dimension Implementation Meeting 2019

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FOB allo Human Dimension Implementation Meeting 2019 in Varsavia

Lo Human Dimension Implementation Meeting 2019 organizzato dall’ODIHR (Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani) dell’OSCE si è tenuto quest’anno presso lo Stadio Nazionale di Varsavia dal 16 al 27 Settembre 2019.

Lo HDIM è un evento annuale che riunisce rappresentanti dei 57 stati facenti parte dell’OSCE, nonché di un gran numero di organizzazioni non governative (ONG), accreditate presso l’OSCE, che discutono importanti questioni inerenti ai diritti umani.

Centinaia di delegati hanno partecipato alle 18 sessioni dell’HDIM e anche a svariati eventi collegati organizzati dalle associazioni e dalle ONG dotate di accreditamento per gli incontri OSCE a Varsavia.

La nostra federazione e le sue organizzazioni confederate quali CAP LC, nonché le associazioni amiche come CESNUR, HRWF ed EMISCO, hanno partecipato a diverse sessioni, con particolare attenzione a quelle di rilievo per la libertà di religione e credo, ma anche altre.

FOB Chairman, associates and friends at OSCE HDIM 2019

Sopra: Christine Mirre (CAPLC), Ivan Arjona (MEJORA), Massimo Introvigne (CESNUR), Willy Fautré (HRWF), Alessandro Amicarelli (FOB)

Il 24 settembre, il nostro presidente Alessandro Amicarelli ha esposto la sua presentazione dal titolo "Hate Speech and the Right to Freedom of Religion and Belief (FORB) of Minority Groups" nel corso della sessione 13 della convocazione plenaria su "Tolleranza e non-discriminazione (II), comprendente i seguenti temi: contrasto a razzismo, xenofobia e discriminazione; contrasto dell’antisemitismo e dell’intolleranza e discriminazione ai danni dei cristiani, musulmani e dei fedeli di altre religioni".

Ha sottolineato il presidente di FOB: “Ci auguriamo e raccomandiamo che un maggior numero di stati facenti parte dell’OSCE esaminino delle possibili iniziative (…) per affrontare il grave problema dello hate speech su Internet e sui social media; fra queste iniziative ricomprendiamo (…) il monitoraggio delle attività di taluni gruppi dai dubbi intenti i quali, sovente dichiarando di fornire assistenza alle vittime di quelli che definiscono sette pericolose, oppure celati sotto l’egida di gruppi per l’informazione sul Satanismo e altri culti, in realtà mettono in atto una campagna di disinformazione di massa sostenendo, per esempio, che diversi milioni di persone vengano manipolate da guru che li sottoporrebbero contro la loro volontà al lavaggio del cervello, ad abusi sessuali e ad estorsione”.

"Tali campagne”, ha aggiunto, “sono fondate per la maggior parte su fake news, inoltre le cifre e gli altri dati utilizzati in quelle situazioni sono completamente inventati dai gruppi che le mettono in atto e non sono sostenute da alcun ente terzo".

L’avvocato Amicarelli ha anche sottolineato che "le fake news create intenzionalmente e deliberatamente danneggiano coloro che vengono specificamente presi di mira, siano essi ebrei, cristiani, musulmani, indù, non credenti, oppure seguaci di religioni o spiritualità o percorsi di vita più o meno nuovi, e in quanto tali le fake news non possono essere tollerate né protette sull’ipotetica base del diritto alla libertà di parola o di altre prerogative”.

Ha poi concluso facendo appello a "quei pochi governi che a tutt’oggi sovvenzionano, finanziariamente o in altro modo, dei gruppi che generano fake news e mettono in atto delle campagne di odio così provocando panico sociale, dovrebbero cessare tali condotte e al contrario dovrebbero cominciare a rispettare le leggi internazionali e di conseguenza intraprendere tutte le azioni necessarie per sradicare il pregiudizio, la discriminazione e il maltrattamento dei gruppi di minoranza e dei loro membri".

Fra gli altri delegati, anche il fondatore e direttore del CESNUR (Center for Studies on New Religions, Centro Studi sulle Nuove Religioni), Massimo Introvigne, ha affermato che almeno in Italia vi sono stati dei miglioramenti per quanto riguarda i fedeli della CAG (Church of Almighty God, soggetta a persecuzioni in Cina), ai quali nel nostro paese è stato riconosciuto lo status di rifugiato dopo che, ha aggiunto, “le autorità italiane hanno effettivamente riscontrato che numerosi provvedimenti amministrativi e formali nei confronti della CAG sono motivate da un’informazione scorretta, o peggio ancora da fake news disseminate in Internet dai propagandisti cinesi”.

Il rappresentante della nostra confederata CAP LC, Christine Mirre, nella sua dichiarazione ha denunciato: “I membri della FECRIS e della sua filiale russa, il Centro Studi Religiosi Sant’Ireneo di Lione (a sua volta affiliato alla Chiesa Ortodossa), da anni finanziano una campagna contro le minoranze non ortodosse allo scopo di estirparle dal territorio russo”. Ha altresì aggiunto che “la FECRIS dichiara nel proprio statuto che le sue attività non invadono “la sfera religiosa” e si professa neutrale su questo aspetto. Ma allora com’è possibile che il vicepresidente della FECRIS (un’associazione costituita nella laica Francia e generosamente foraggiata dal governo francese) sia Alexander Dvorkin, un cittadino russo a sua volta consacrato, finanziato e deputato dalla Chiesa Ortodossa russa alla missione di contrastare le minoranze religiose ritenute sue concorrenti?” Mirre ha quindi concluso facendo appello al governo francese affinché cessi di finanziare la FECRIS, anche se la risposta di Parigi è stata negativa nel senso che la Francia intende continuare a sovvenzionare la FECRIS, confermando in tal modo che la storica laicità francese si trova ora alquanto distante dagli standard di altri paesi europei e dagli Stati Uniti per quanto concerne la libertà religiosa e di credo; ciò conferma anche che la FECRIS non si può considerare una ONG né un organismo indipendente e neutrale, essendo di fatto dipendente o sussidiaria rispetto al governo di Parigi.

Willy Fautre, fondatore e direttore di HRWF (Human Rights Without Frontiers), nel suo intervento ha fatto appello al governo tedesco affinché abolisca immediatamente il “filtro anti-sette” e ha richiesto il supporto dell’OSCE in tal senso.

Lo stesso giorno (24 settembre) FOB ha anche co-patrocinato un evento a margine dell’HDIM in favore della libertà religiosa in Russia, organizzato dalla consociata CAP LC, in cui si sono accesi i riflettori sui problemi che attraversa in quella nazione la comunità indù, sottoposta ad attacchi da parte delle organizzazioni anti-sette legate ad Alexander Dvorkin e alla comunità cristiana ortodossa locale, come si è riferito precedentemente anche qui.

side-event billboard

Nel corso dell’evento a margine, che è stato moderato da Thierry Valle di CAP LC, vi sono state quattro presentazioni da differenti prospettive: il primo a prendere la parola è stato Prasun Prakash, direttore di Sri Prakash Dham, dopo di lui il nostro presidente Alessandro Amicarelli che ha nuovamente messo in luce il problema delle fake news in relazione all’odio ed alla persecuzione dei gruppi di minoranza e il pericolo delle organizzazioni anti-sette che manipolano l’informazione per generare pregiudizio nei confronti delle religioni minoritarie e dei nuovi gruppi spirituali; quindi Michael Amicarelli, membro del comitato scientifico di FOB, che ha parlato della libertà del punto di vista filosofico; ha infine concluso la sessione Ivan Arjona di MEJORA, e a seguire sono emersi commenti e domande da parte del pubblico.

Prasun Prakash, direttore di Sri Prakash Dham, fra le altre cose ha affermato che “non esiste nemmeno un tempio indù in Russia, e l’unico luogo indù (l’Ashram allestito dalla Shri Prakash Ji viene continuamente preso di mira dagli sgherri di Dvorkin e da gruppi nazionalisti”.

Alessandro Amicarelli, Sri Prakash and Prasun Prakash

Sopra: Alessandro Amicarelli (FOB) tra Sri Prakash e Prasun Prakash

Ha dichiarato il nostro presidente: “Le organizzazioni che seminano odio, qualunque sia la veste che si danno, devono essere bloccate”, inoltre “occorre che i governi mettano in funzione dei sistemi di monitoraggio per prevenire l’odio; la libertà di parola di ciascuno dev’essere garantita entro i limiti concessi dalle convenzioni internazionali sui diritti umani che mettono dei paletti anche all’esercizio della libertà di religione e credo".

In quest’ottica, Michael Amicarelli ha sottolineato come “secondo il filosofo John Locke, gli esseri umani sono nati per natura in uno stato di libertà perfetta, sono liberi di fare ciò che vogliono, fino al punto in cui infrangono la libertà di altri esseri umani”; inoltre, “una libertà completa porta con sé un aspetto sia positivo sia negativo, il che significa che un essere umano è libero quando non gli viene impedito da altri o da eventuali ostacoli di fare qualsiasi cosa voglia, e quando è in grado di esercitare il suo libero arbitrio, quando è al timone del proprio destino”.

Lo Human Dimension Implementation Meeting ha rappresentato per FOB un’altra importante occasione per incontrare amici e colleghi di lungo corso e di stabilire nuove relazioni con persone ed organizzazioni che portano avanti obiettivi simili e che lavorano nel medesimo settore e nella medesima direzione.