L’intolleranza, fomentata da gruppi anti-religiosi (FECRIS), dopo i testimoni di Geova e Scientology, colpisce anche i Battisti. Intanto l’odio sfocia nella violenza.
Da tempo FOB denuncia le nefaste influenze della FECRIS (Fédération Européenne des Centres de Recherche ed d’Information sur le Secatarisme) sulle autorità russe.
Nell’articolo “Russia vs Testimoni di Geova e le pressioni della FECRIS”, si precisava che questo gruppo di pressione, che si presenta come una ONG, è diffuso a livello europeo e, paradossalmente, è quasi interamente finanziato da un governo.
La nostra federata francese CAPLC (Coordination des Associations & Particuliers pour la Liberté de Conscience – www.coordiap.com) ha pubblicato una quantità di documenti che dimostrano irrefutabilmente quanto FOB sostiene da tempo riguardo i finanziamenti pubblici concessi a questo organismo controverso.
Nei giorni scorsi la CAPLC ha diffuso sul suo sito le informazioni di un’indagine giornalistica condotta dalla testata statunitense Daily Callers, che ha pubblicato un articolo dal titolo molto chiaro: “La cospirazione francese con la Chiesa Ortodossa Russa che ha distrutto i Testimon i di Geova”.
Introducendo la questione, l’autore Joshua Gill, ha scritto “Il bando emesso il 17 luglio contro i Testimoni di Geova dalla Corte Suprema Russa è il risultato di un complotto criminale pluridecennale finanziato dal governo francese, benedetto dalla Chiesa Ortodossa Russa e sancito dall’amministrazione Putin”. Si consiglia la lettura dell’intero articolo.
A differenza di altre nazioni europee, la psicosi “anti-sette” istigata da questi personaggi sta causando i danni peggiori in Russia perché il russo Aleksandr Dvorkin, vicepresidente della FECRIS, essendo riuscito a farsi eleggere consigliere del Ministro della Giustizia, ha accesso alle stanze dei bottoni. Il suo passato nel clero ortodosso, peraltro, gli permette di esercitare la sua influenza su alti prelati della Chiesa Ortodossa Russa.
La posizione di Dvorkin nell’establishment russo concretizza di fatto l’ingerenza di un organismo finanziato dal governo francese negli affari interni russi, in materia di libertà fondamentali e diritti civili.
Non sono teorie strampalate o notizie fantasiose diffuse da qualche fanatico patito del complottismo. I documenti sulla natura della FECRIS e sulla sua attività, anche in Russia, sono ampiamente disponibili sul web e sono molto espliciti. Basta consultare il sito della francese CAPLC o dell’austriaca Human Rights Without Frontiers International per poter leggere e scaricare copioso materiale di provenienza verificabile. Si veda ad esempio questo e-book o quest’altro documento.
Le conseguenze di questa scellerata attività liberticida conducono alla profonda lesione del basilare diritto alla professione del proprio credo. Nel caso dei Testimoni di Geova i provvedimenti fomentati dalla FECRIS e adottati dalle autorità russe stanno inibendo anche la libertà di predicare e diffondere la propria idea religiosa e colpiscono anche le proprietà private e i luoghi di culto.
Per i Testimoni di Geova e per la Chiesa di Scientology si realizzano anche nella limitazione della libertà personale. HRWF Intl segnala che un Testimone di Geova e tre fedeli di Scientology già detenuti in carcerazione preventiva, sulla base di recenti provvedimenti, verranno tenuti in carcere per altri mesi:
RUSSIA – La Corte prolunga la detenzione dei membri della Chiesa di Scientology di San Pietroburgo
TASS Agenzia Stampa Russa (03.08.2017) - https://wwrn.org/articles/47229/ - Giovedì, il servizio stampa del tribunale cittadino ha riferito che la Corte del Distretto di Neva (San Pietroburgo) ha prolungato fino al 20 di Ottobre i termini di detenzione per gli imputati del caso della Chiesa di Scientology di San Pietroburgo.
“Il tribunale ha deciso di estendere fino al 20 Ottobre le misure di fermo sotto forma di detenzione per Ivan Matsitsky, Anastasiya Terenteva e Sakhib Aliev. Il tribunale ha prolungato al 20 Ottobre anche i termini degli arresti domiciliari per Konstantsiya Yesaulkova”, riferisce il rapporto.
Commento di HRWF: I membri della Chiesa di Scientology in custodia cautelare stanno subendo lo stesso destino dei Testimoni di Geova. Dennis Christensen, un Testimone di Geova danese, arrestato in Maggio per aver partecipato a un meeting religioso, è stato sottoposto per primo a due mesi di custodia cautelare. Recentemente tale periodo detentivo è stato prolungato di altri quattro mesi.
Fonte: http://hrwf.eu
Questi provvedimenti, che ricordano la Lubianka del terrore staliniano, giungono ora a colpire anche altri movimenti cristiani, dimostrando che l’intento repressivo non si limita a quei gruppi che potrebbero essere meno popolari.
È il caso del Cristiano Battista Donald Jay Ossewaarde, arrestato, incriminato e sanzionato per “aver affisso degli inviti a servizi religiosi” e di “condurre attività missionarie senza aver notificato la creazione di un gruppo religioso”.
Nel tentativo di difendere i suoi sacrosanti diritti Donald Jay Ossewaarde, consapavole che la sua voce non sarebbe stata ascoltata in Russia, ha dovuto denunciare i fatti alla Corte Europea per i Diritti Umani:
RUSSIA/CORTE EUROPEA
Denuncia a Strasburgo contro la Russia per il diritto di condividere il proprio credo
Richiesta n. 27227/17 Donald Jay OSSEWAARDE contro Russia
Il 30 Marzo 2017, Donald Jay Ossewaarde ha presentato denuncia contro la Russia e il 6 Luglio la Corte Europea ha comunicato le proprie richieste alle parti.
Stato dei fatti
Il richiedente, Sig. Donald Jay Ossewaarde, è un cittadino degli Stati Uniti d’America (USA) nato nel 1960 e risiede dal 2005 a Oryol, Russia, sulla base di permessi di soggiorno rinnovabili. È rappresentato davanti alla Corte dalla Sig.ra T. Glushkova, dalla Sig.ra T. Chernikova, dal Sig. D. Shvedov, e dal Sig. K. Koroteyev, avvocati che esercitano in Mosca.
Le circostanze del caso
I fatti del caso, così come sottoposti dal richiedente, possono essere riassunti come segue. Il richiedente è un Cristiano Battista. Sin da quando si è trasferito a Oryol, in Russia, lui e sua moglie hanno regolarmente radunato delle persone in casa loro per pregare e leggere la Bibbia. Il richiedente ha personalmente invitato le persone a quegli incontri e ha messo gli inviti nelle caselle postali della gente.
Domenica, 14 Agosto 2016, mentre il richiedente stava tenendo un incontro di lettura della Bibbia in casa sua, funzionari della polizia sono entrati dalla porta, che non era chiusa a chiave. I poliziotti attesero la fine del servizio e fecero domande e acquisirono dichiarazioni dal richiedente e dai partecipanti. Alle 13 circa portarono il richiedente al comando di polizia per prendere le sue impronte.
Al comando fu mostrata al richiedente la dichiarazione di una “residente preoccupata” che si lamentava con la polizia per dei “seguaci di culti religiosi stranieri” che affiggevano dei pamphlet evangelici nella bacheca del suo condominio. Nel procedimento che ne seguì, emerse che la “residente preoccupata”, Sig.ra B., era il vice-presidente del Governo Regionale di Oryol, responsabile della sicurezza.
La polizia incriminò il richiedente per il delitto ex Articolo 5.26(5) del Codice dei Reati Amministrativi per aver affisso degli inviti a servizi religiosi nelle bacheche, che è stato interpretato come diffusione di informazioni sulla sua religione tra non-membri del suo gruppo religioso, e si aver condotto “attività missionarie” senza aver notificato la creazione di un gruppo religioso.
Dopo due ore e mezza di detenzione nel comando di polizia, il richiedente fu portato avanti al Tribunale del Distretto di Zheleznodorozhnyy, in Oryol. Lui proclamò la sua innocenza, sostenendo che non era membro di alcuna associazione religiosa in Russia e, pertanto, non poteva esercitare “attività missionaria” secondo il significato della Legge Religiosa. Alle 19 circa, il Tribunale Distrettuale imprigionò il richiedente per aver condotto “attività missionarie” senza aver notificato alle autorità la creazione di un gruppo religioso, sanzionandolo con 40.000 rubli russi.
Il 30 Settembre 2016, il Tribunale Regionale di Oryol rigettò l’appello del richiedente.
Il 28 febbraio 2017, la Corte Costituzionale respinse la denuncia costituzionale del richiedente. In particolare, dichiarò di non essere competente per determinare la questione in oggetto, se il richiedente “fosse stato membro di una qualsiasi associazione religiosa e se avesse svolto attività missionarie per conto suo coinvolgendo altre persone nelle attività dell’associazione religiosa o se egli semplicemente diffuse il suo credo religioso in pubblico”.
Reclamo
Il richiedente denuncia ex Articoli 9 e 11 della Convenzione di essere stato punito per aver manifestato la sua religione in comunione con altri. Egli invoca, inoltre, l’Articolo 14 in congiunzione con le succitate disposizioni per denunciare la differenza di trattamento tra Russi e stranieri ex Articoli 5.26 del Codice dei Reati Amministrativi.
Il richiedente, inoltre, denuncia ex Articolo 5 § 1 della Convenzione che la sua detenzione presso il comando di polizia non era necessaria perché nulla impediva alla polizia di redigere il verbale sul posto.
Fonte: https://www.strasbourgconsortium.org/common/document.view.php?docId=7365
Ma i guasti della fobia “anti-sette” generati dalla troika FECRIS, Chiesa Ortodossa e amministrazione Putin non si limitano alle pur gravi violazioni del diritto di professare il proprio credo, conculcati con la violenza dell’enorme apparato poliziesco-giudiziario di sapore sovietico.
Purtroppo l’ormai generalizzata psicosi causata da decenni di propaganda e di istigazione all’odio, iniziano a generare atti di violenza: incendi dolosi alle case dei Testimoni di Geova, animali domestici uccisi, atti gratuiti di vandalismo, episodi di sopraffazione. Si veda il seguente video.
Gli episodi sono numerosi e non sempre vengono denunciati, perché le vittime vengono messe a tacere, quando non vengono direttamente arrestate. Le azioni persecutorie si stanno ora estendendo ai paesi dell’ex Unione Sovietica.
Non è un caso, visto che la FECRIS annovera tra i gruppi a lei federati ben 17 associazioni operanti nei paesi dell’est.