Diritto alla verità

COVID-19: Shincheonji come capro espiatorio in Corea del Sud: un secondo Libro Bianco

Il 20 luglio il CESNUR (Centro per gli Studi sulle Nuove Religioni) e Human Rights Without Frontiers hanno organizzato un webinar su un nuovo movimento religioso in Corea del Sud, sulle sue dimensioni politiche, religiose e sociali e la discriminazione da loro subita durante la crisi del COVID-19. Studiosi internazionali nel campo della religione, del diritto internazionale e dei diritti umani hanno discusso il tema "COVID-19 e libertà religiosa: Shincheonji come capro espiatorio in Corea del Sud". I relatori del webinar erano Rosita Šorytė, J. Gordon Melton, Massimo Introvigne, Alessandro Amicarelli, Willy Fautré e Ciarán Burke.

Coronavirus e Shincheonji: una caccia alle streghe da fermare

Siamo studiosi, attivisti per i diritti umani, reporter e avvocati, tutti con un’esperienza considerevole nel campo dei nuovi movimenti religiosi (spregiativamente chiamati «sette» dagli avversari). Alcuni di noi hanno studiato il nuovo movimento religioso cristiano coreano noto come Chiesa Shincheonji di Gesù, Tempio del Tabernacolo della Testimonianza (Shincheonji Church of Jesus, Temple of the Tabernacle of the Testimony, in breve, Shincheonji).

Verso il convegno "Diritto alla verità"

di Fabrizio d’Agostini

1. Dalla fine del secolo scorso la "questione" del "diritto alla verità" o della "verità come un diritto dell'uomo" ha assunto una centralità straordinaria. Nella politica prima di tutto. Dalla politica dove la questione si è variamente imposta e dove in epoca moderna è nata, è passata all'antropologia, alla sociologia e alla filosofia. Ed è passata anche alla riflessione giuridica. Nel giro di pochi anni la letteratura è straordinariamente aumentata.

I "segni dei tempi"

In un articolo del 1991[1], Norberto Bobbio, ragionando dei diritti dell'uomo, distingueva fra lo "spirito del tempo" è i "segni dei tempi". Lo "spirito del tempo”, diceva," serve a interpretare il presente" mentre "i segni dei tempi" servono, invece, a gettare uno sguardo, temerario, indiscreto, incerto ma fiducioso, verso il futuro".

F.O.B. vorrebbe partecipare sia dello "spirito del tempo" che essere un "segno dei tempi".

La libertà di credo e i reati immaginari

di Nicola Colaianni
già consigliere della Corte di cassazione e ordinario di diritto ecclesiastico, Università di Bari

La libertà di coscienza, di religione e di pensiero è tra tutte la più fragile e vulnerabile perché può essere compressa e soppressa anche in maniera subliminale, con messaggi e stimoli al disotto della percezione dei soggetti. E l’offesa può provenire non soltanto dai pubblici poteri ma anche dalle stesse comunità in cui gli individui svolgono, in particolare, la loro personalità religiosa.

La libertà di stampa

“La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero" – John Rawls

La conferenza sulla libertà di stampa tenuta alcuni anni fa (qui ne è pubblicata la trascrizione), intendeva e intende sottolineare la funzione di debunking che la stampa "buona" (così è stata indicata) dovrebbe o meglio deve fare. Quest'intenzione di verità accompagna quella libertà come suo elemento costitutivo, spesso se non spessissimo, tradito. La attuale esperienza della comunicazione giornalistica "peggiore" sono i programmi televisivi di informazione o di approfondimento che con riferimento alle minoranze di credenza o religiose spesso tradiscono due volte la verità, posto che si presentano come inchiesta giornalistica o articolo di debunking loro stessi.

Diritto alla verità – Un appello dai Testimoni di Geova

Lo scorso 4 febbraio FOB ha annunciato l’avvio del progetto “Diritto alla verità”. Il malcostume mediatico di pubblicare “verità” fabbricate ad usum delphini sta dando i suoi velenosi frutti. Gli stessi media ci danno conto proprio in questi giorni degli effetti deleteri prodotti dalle campagne di disinformazione annunciando che una deputata vicina ai gruppi anti-sette ha presentato l’ennesimo disegno di legge per la reintroduzione del reato immaginario di manipolazione mentale. Le pretestuose campagne allarmistiche faranno sprecare altri soldi pubblici.