La libertà di credo e i reati immaginari
di Nicola Colaianni
già consigliere della Corte di cassazione e ordinario di diritto ecclesiastico, Università di Bari
La libertà di coscienza, di religione e di pensiero è tra tutte la più fragile e vulnerabile perché può essere compressa e soppressa anche in maniera subliminale, con messaggi e stimoli al disotto della percezione dei soggetti. E l’offesa può provenire non soltanto dai pubblici poteri ma anche dalle stesse comunità in cui gli individui svolgono, in particolare, la loro personalità religiosa.