2024

Persecuzione religiosa in Europa: la visione del vicepresidente Margaritis Schinas su tolleranza e solidarietà

di Juan Sanchez Gil (The European Times, 10.10.2024) — In un discorso appassionato e riflessivo pronunciato oggi al Parlamento Europeo durante il dibattito su “come fermare l'aumento del'intolleranza religiosa in Europa”, Margaritis Schinas, Vicepresidente della Commissione Europea, ha parlato dell'importanza della libertà religiosa, della tolleranza e dello stile di vita europeo. Il suo discorso, ricco di contesto storico e di visione lungimirante, ha sollecitato una risposta unitaria dell'Europa all'intolleranza religiosa, affermando i valori che definiscono l'Europa di oggi.

In memoria di Aldo Braibanti

a 60 anni dall'inizio del caso che lo avrebbe portato alla condanna per plagio

di Alessandro Amicarelli — Il 12 ottobre 2024 ricorre il 60° anniversario di un evento tragico per la democrazia italiana. In quella data aveva inizio il caso di Aldo Braibanti, una vergogna giudiziaria nell'Italia repubblicana, democratica e anti-fascista. Tanto più perché imputato a processo sarebbe stato, di lì a poco, un giovane laureato in filosofia, già nel comitato centrale del PCI, già partigiano, accusato di aver utilizzato il plagio, veste giuridica del lavaggio del cervello, per asseritamente ottenere favori sessuali da ragazzi più giovani.

Niente privacy per la Chiesa di Dio Onnipotente nell'intreccio Roma-Pechino

Bitter Winter riporta la storia raccapricciante della pubblicazione di dati personali di richiedenti asilo cinesi membri della Chiesa di Dio Onnipotente. Quale che sia la posizione di ciascuno nei confronti dei gruppi religiosi minoritari – che le organizzazioni anti-sette continuano a chiamare sette e culti abusanti – o anche in maniera specifica nei confronti di questa comunità cinese, lo Stato dovrebbe assicurare la massima segretezza e protezione dei dati dei richiedenti asilo.

Sharon Verzeni, incubo di una notte di mezza estate

L'8 ottobre 1600 Thomas Fisher pubblica Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. In una notte di mezza estate del 2024, nel Nord Italia, una giovane donna, Sharon Verzeni, 33 anni, esce di casa per una passeggiata notturna quando inizia il suo breve e fatale incubo di mezza estate. Pochi minuti dopo, infatti, qualcuno l'ha aggredita e, dopo essere riuscita a chiamare i soccorsi, è morta.

Un passo avanti e due indietro: la Via della Schiavitù e il caso di Tai Ji Men

Questo articolo è stato presentato al webinar “Dopo la decisione di Taichung del 2 agosto sul caso Tai Ji Men: può la legge diventare uno strumento di violenza?” organizzato dal CESNUR e da Human Rights Without Frontiers il 22 agosto 2024, Giornata Internazionale delle Nazioni Unite che commemora le vittime di atti di violenza per motivi religiosi o di credo.

Gli abusi per contrastare presunti abusi: una storia francese

Il caso dell’irruzione del 28 novembre 2023 ad opera di una squadra SWAT (squadra d'assalto con armi speciali) in alcune case e appartamenti in cui si riunivano dei praticanti di yoga legati alla scuola di yoga MISA in Romania per i loro ritiri spirituali era già stato trattato in questo articolo del 16 aprile scorso. Ora Willy Fautré, direttore di Human Rights Without Frontiers, ripercorre l’accaduto analizzando le testimonianze di 20 malcapitati che hanno subito l’onta del raid della polizia francese.

L'USCIRF pubblica un nuovo rapporto sulla libertà religiosa in Afghanistan

Washington, DC – August 7, 2024 — Il 7 agosto la Commissione degli Stati Uniti per la Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) ha pubblicato il seguente nuovo rapporto: Aggiornamento sull'Afghanistan - – Questo aggiornamento descrive le attuali condizioni di libertà religiosa sotto le autorità talebane de facto, compresa l'introduzione e l'applicazione di rigidi editti religiosi.

Dal Canada un’altra sentenza favorevole ai Testimoni di Geova

Un’altra sentenza a favore della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, questa volta dalla Corte Superiore di Giustizia dell’Ontario,  Canada, che smentisce la tesi cara agli anti-sette secondo la quale nei Testimoni di Geova – così come in altre minoranze religiose – sia implicita la commissione di reati, al punto da renderli “sistemici”. La Corte canadese ha giustamente puntualizzato che, nel caso in questione, la responsabilità dei presunti reati è personale.

Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero di coscienza e di religione. Anche in Azerbaijan.

Continuano gli episodi di intolleranza nei confronti della Religione Ahmadi della Pace e della Luce (Ahmadi Religion of Peace and Light, AROPL), un Nuovo Movimento Religioso islamico osteggiato nei paesi a maggioranza musulmana come l’Azerbaijan e la Turchia, ma anche in insospettabili paesi paladini dei diritti umani come la Svezia. Il direttore di Human Rights Without Frontiers, Willy Fautré, rende noto in un articolo riprodotto qui di seguito che in Azerbaijan ci sono stati degli arresti tra i fedeli della AROPL perché rei di aver pacificamente espresso in pubblico la propria fede.

40 richiedenti asilo a Edirne a rischio di imminente crisi umanitaria

Come prevenire un simile esito? Le ONG per i diritti umani invitano le autorità turche a far seguito alle loro raccomandazioni

Nel maggio 2023, la vicenda dei 104 rifugiati della Religione Ahmadi della Pace e della Luce (Ahmadi Religion of Peace and Light, AROPL) che si erano presentati al confine turco di Kapikule in cerca di asilo in Bulgaria, ma che erano stati bloccati e picchiati dalla polizia turca, è diventata una notizia internazionale.

Le Nazioni Unite stigmatizzano le Linee Guida sulle «sette» del governo giapponese

In un recente articolo, il professor Massimo Introvigne informava di un increscioso aumento di episodi di violenza perpetrati in Giappone ai danni dei fedeli della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova e di un altrettanto increscioso aumento – secondo i Testimoni di Geova fino al 638% – di crimini dettati dall’odio e discorsi di incitamento all’odio.

Esiste il diritto di non partecipare alla guerra?

Nell’Anno Domini 2024, secondo l’ordinamento degli Stati tale diritto non è contemplato. Per contro esiste il reato militare di diserzione e l’impossibilità per un individuo di sottrarsi alla partecipazione dell’evento bellico che, com’è noto, causa morte e distruzione. Per tale motivo il cittadino ucraino Dmytro Zelinsky – fedele della Chiesa Avventista del Settimo Giorno che proibisce l’uso delle armi – è stato condannato a 3 anni di carcere. Il suo rifiuto di partecipare all’evento bellico non è contemplato tra i diritti di una persona.

L'Europa di chi non crede

Prefazione, nella versione italiana, al volume Non-believer's Europe: models of secularism, individual statuses, collective rights, edited by A. Orioli, Nessun dogma, Roma, 2019, in corso di stampa, che raccoglie gli atti del Convegno, con lo stesso titolo, organizzato dalla U.A.A.R. e svoltosi presso il Parlamento europeo (Bruxelles, 22-23 marzo 2018). La si pubblica per cortese concessione dell'Editore Stato, Chiese e pluralismo confessionale.

La MIVILUDES colta (ancora) con le mani nel sacco

L’agenzia governativa anti-sette MIVILUDES (Mission Interministérielle de Vigilance et de Lutte contre les Dérives Sectaires) ha ricevuto un’altro “schiaffo” niente di meno che dal tribunale di casa, il Tribunale Amministrativo di Parigi, che ha certificato il malvezzo della MIVILUDES di confezionare e spargere false notizie sulle minoranze religiose – in questo caso i Testimoni di Geova – definendole con sprezzo “sette”, attribuendo loro comportamenti settari devianti che (...)

Anti-sette all’opera in Argentina contro la Scuola di Yoga

«Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità» è una frase attribuita al gerarca nazista Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda del Terzo Reich. Che sia corretta o meno l’attribuzione, tale pratica viene costantemente utilizzata un po’ in tutti gli ambiti per cercare di inculcare negli altri o nell’opinione pubblica un certo modus pensandi e, di conseguenza, un certo modus operandi.

Turchia, Corte costituzionale: espulsione di leader protestanti non viola libertà fede

Nel mirino la comunità protestante, con oltre 170 comunità sparse sul territorio e 8mila aderenti. Per i giudici cacciare o vietare l’ingresso sulla base di rapporti di intelligence non costituisce violazione della pratica religiosa. Una decisione a maggioranza, contrario l’ex presidente. Intanto si torna a parlare di una possibile riapertura a breve del seminario greco-ortodosso di Halki.