Diritto alla verità

La Corte di Cassazione belga rende giustizia ai Testimoni di Geova

Il 2023 si chiude con una buona notizia per la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova del Belgio. La Corte di Cassazione belga pone definitivamente termine al caso Gand ribadendo la legittimità della pratica, adottata dai Testimoni di Geova e, sostanzialmente, da tutte le religioni e i gruppi associativi umani, siano essi gruppi politici o altro, di interrompere i rapporti con coloro che si sono dissociati o sono stati espulsi dalla congregazione.

Il nostro Paese deve recuperare il valore dell'onestà

di Steno Sari — Non è forse vero che i disonesti si ap­profittano delle persone oneste? Perciò, quali vantaggi ha una persona onesta (dal latino honestus, «onorato», derivato di honos, «onore») in un mondo dove prevale la disonestà? Intanto, bisogna dire che una società basata su inganni e menzogne non funziona bene e tutta la comunità è in sofferenza perché la disonestà conduce spesso alla disgregazione sociale e alla svalutazione dei valori etici e morali.

I Testimoni di Geova vincono un caso di abuso sessuale a Bruxelles

La Libre Belgique (28.07.2022) – Il 20 ottobre 2018, La Libre ha citato una notizia secondo cui il Centro per l'Informazione e la Consulenza sulle Organizzazioni Settarie Dannose, CIAOSN, aveva chiesto alla Camera (il parlamento federale) di indagare sugli abusi sessuali su minori commessi all'interno della comunità dei Testimoni di Geova.

Quando i media belgi stigmatizzano ingiustamente e non pubblicano la verità giudiziaria: il caso dei Testimoni di Geova (2)

HRWF — Human Rights Without Frontiers ha identificato tre noti canali televisivi – RTBF, RTL e VRT – e diversi importanti giornali come La Libre Belgique, La Dernière Heure e Het Laatste Nieuws che non hanno pubblicato la notizia dell'archiviazione della causa contro l'associazione dei Testimoni di Geova, accusata ingiustamente di aver nascosto casi di abusi sessuali al suo interno e di condurre cosiddetti processi interni, generalmente favorevoli ai presunti colpevoli.

Quando i media belgi stigmatizzano ingiustamente e non pubblicano la verità giudiziaria: il caso dei Testimoni di Geova (1)

HRWF — Le Soir, La Capitale Sud-info, Bruxelles News, Nieuwsblad, VRT Nieuws e Bruzz che avevano molto imprudentemente riportato nel 2018-2019, come una breaking news, il presunto fallimento dell'associazione belga dei Testimoni di Geova nel denunciare gli abusi sessuali al loro interno, sono stati gli unici media a riportare la sentenza del tribunale del 5 ottobre 2021 che ha rigettato le accuse contro questo gruppo religioso.

Il tribunale belga ha dichiarato infondate le false accuse contro i Testimoni di Geova

Comunicato della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova/ Belgio (21.10.2021) - Il 5 ottobre 2021 le Camere della Corte di Bruxelles hanno dichiarato che le accuse penali nei confronti della "Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova" senza scopo di lucro, su iniziativa del Centro di Informazione e Consulenza sulle Organizzazioni Settarie Nocive (CIAOSN).

L'ideologia anti-sette e la FECRIS: pericoli per la libertà religiosa. Un libro bianco

Sei studiosi esaminano la federazione europea anti-sette e giungono alla conclusione che è estremamente pericolosa per la libertà religiosa.

Di Luigi Berzano (Università di Torino, Italia), Boris Falikov (Russian State University for the Humanities, Mosca, Russia), Willy Fautré (Human Rights Without Frontiers, Bruxelles, Belgio), Liudmyla Filipovich (Lesya Ukrainka Eastern European National University, Lutsk, Ucraina), Massimo Introvigne (Center for Studies on New Religions, Torino, Italia), e Bernadette Rigal-Cellard (University Bordeaux-Montaigne, Bordeaux, Francia).

FECRIS condannata in Germania per aver diffamato i Testimoni di Geova

di Massimo Introvigne — La FECRIS, la Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione su Culti e Sette, è un'organizzazione ombrello per i movimenti anti-sette in Europa e oltre. È finanziata in modo cospicuo dal governo francese ed è stata identificata dalla Commissione Statunitense per la Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) come una delle principali minacce internazionali alla libertà religiosa. Quando le federate della FECRIS vengono citate in giudizio, spesso sostengono che si tratta di cause futili avviate da "sette" con l'unico scopo di perseguitarle, poiché i movimenti anti-sette hanno una funzione pubblica, e le loro denunce contro le "sette" sono protette dalle leggi sulla libertà di parola..

Il PCC lancia una disgustosa campagna per screditare i testimoni delle sue atrocità

di Ruth Ingram — Il governo cinese sta conducendo una campagna coordinata per denigrare, screditare e terrorizzare gli Uiguri che hanno perso i contatti con i loro cari, nel tentativo di affermare la superiorità morale nella sua propaganda di guerra al terrorismo. Un messaggio inaspettato da parte di un parente che li implora di ritornare, chiamate assillanti da parte di funzionari, o come nel caso di Aziz Isa Elkun, un notiziario cinese dove la madre anziana lo rimprovera di essere un cattivo figlio, incutono terrore nel cuore degli esuli traumatizzati, lasciandoli in una terra di nessuno, di dolore e struggimento.

Associazioni delle "vittime" di gruppi spirituali: alcune potrebbero essere false

di Alessandro Amicarelli — Esistono attualmente associazioni di “vittime” di ogni cosa, dal bullismo a scuola ai prodotti elettronici difettosi. In qualità di avvocato, sono sensibile al fatto che negli Stati Uniti esistano addirittura associazioni di “vittime” degli avvocati. Molte di queste associazioni esistono nel campo della spiritualità e della religione. Ad esempio, gruppi come i Cattolici Anonimi o i Cattolici in Recupero raccolgono "vittime" del Cattolicesimo – non di abusi sessuali o con altre lamentele specifiche, solamente ex-membri che affermano che far parte della Chiesa Cattolica Romana è stata un'esperienza vittimizzante.

Chi ha paura del Presidente Lee? La repressione di Shincheonji in Corea del Sud – Un terzo Libro Bianco

Nel 2020, il nostro team ha pubblicato due Libri Bianchi sulla repressione di Shincheonji in Corea del Sud avvenuta a seguito di episodi riguardanti la pandemia del COVID-19. Riteniamo che ora sia necessario un terzo Libro Bianco, dato che continuiamo a raccogliere documenti e a intervistare testimoni (via Zoom, a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia), anche in seguito ai nuovi sviluppi verificatisi dopo l’arresto e la detenzione del fondatore di Shincheonji’s, il Presidente Lee Man Hee.

Il pregiudizio assistito e il caso trasfusione dei Testimoni di Geova

Troppo spesso i media riferiscono notizie scorrette o incomplete, quando non schiettamente false, in relazione alle minoranze religiose. Evidentemente tali notizie sono frutto di pregiudizio di certi giornalisti senza scrupoli. Intendiamoci, tale pregiudizio non nasce da un mentalità chiusa ma, a suo modo “integra”, cioè da idee stupidamente fisse nelle quali si crede “onestamente”.

Corte d’appello riabilita genitori Testimoni di Geova

Pubblichiamo la seguente notizia che rende giustizia a dei genitori sottoposti al pubblico ludibrio perché "rei" di essere Testimoni di Geova e di osservare i dettami della loro religione, senza aver commesso, de facto, nessun crimine. Il caso, risalente al settembre 2019, è un esempio da manuale di come funziona il meccanismo delle fake news, mirabilmente spiegato da Roberto Guidotti in questo articolo.

Le buone regole contro le bufale

di Steno Sari — Qualche settimana fa ho parlato di fake news, iniziando l'articolo con una citazione di George Orwell sul coraggio della verità. Anche oggi vorrei chiedere aiuto a Orwell per riprendere il discorso lasciato in sospeso: «La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire». In altre parole, un giornalista deve saper andare contro corrente, se necessario. E la cosa non è proprio facile.

COVID-19: Shincheonji come capro espiatorio in Corea del Sud: un secondo Libro Bianco

Il 20 luglio il CESNUR (Centro per gli Studi sulle Nuove Religioni) e Human Rights Without Frontiers hanno organizzato un webinar su un nuovo movimento religioso in Corea del Sud, sulle sue dimensioni politiche, religiose e sociali e la discriminazione da loro subita durante la crisi del COVID-19. Studiosi internazionali nel campo della religione, del diritto internazionale e dei diritti umani hanno discusso il tema "COVID-19 e libertà religiosa: Shincheonji come capro espiatorio in Corea del Sud". I relatori del webinar erano Rosita Šorytė, J. Gordon Melton, Massimo Introvigne, Alessandro Amicarelli, Willy Fautré e Ciarán Burke.

Coronavirus e Shincheonji: una caccia alle streghe da fermare

Siamo studiosi, attivisti per i diritti umani, reporter e avvocati, tutti con un’esperienza considerevole nel campo dei nuovi movimenti religiosi (spregiativamente chiamati «sette» dagli avversari). Alcuni di noi hanno studiato il nuovo movimento religioso cristiano coreano noto come Chiesa Shincheonji di Gesù, Tempio del Tabernacolo della Testimonianza (Shincheonji Church of Jesus, Temple of the Tabernacle of the Testimony, in breve, Shincheonji).

Verso il convegno "Diritto alla verità"

di Fabrizio d’Agostini

1. Dalla fine del secolo scorso la "questione" del "diritto alla verità" o della "verità come un diritto dell'uomo" ha assunto una centralità straordinaria. Nella politica prima di tutto. Dalla politica dove la questione si è variamente imposta e dove in epoca moderna è nata, è passata all'antropologia, alla sociologia e alla filosofia. Ed è passata anche alla riflessione giuridica. Nel giro di pochi anni la letteratura è straordinariamente aumentata.

I "segni dei tempi"

In un articolo del 1991[1], Norberto Bobbio, ragionando dei diritti dell'uomo, distingueva fra lo "spirito del tempo" è i "segni dei tempi". Lo "spirito del tempo”, diceva," serve a interpretare il presente" mentre "i segni dei tempi" servono, invece, a gettare uno sguardo, temerario, indiscreto, incerto ma fiducioso, verso il futuro".

F.O.B. vorrebbe partecipare sia dello "spirito del tempo" che essere un "segno dei tempi".

La libertà di credo e i reati immaginari

di Nicola Colaianni
già consigliere della Corte di cassazione e ordinario di diritto ecclesiastico, Università di Bari

La libertà di coscienza, di religione e di pensiero è tra tutte la più fragile e vulnerabile perché può essere compressa e soppressa anche in maniera subliminale, con messaggi e stimoli al disotto della percezione dei soggetti. E l’offesa può provenire non soltanto dai pubblici poteri ma anche dalle stesse comunità in cui gli individui svolgono, in particolare, la loro personalità religiosa.

La libertà di stampa

“La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero" – John Rawls

La conferenza sulla libertà di stampa tenuta alcuni anni fa (qui ne è pubblicata la trascrizione), intendeva e intende sottolineare la funzione di debunking che la stampa "buona" (così è stata indicata) dovrebbe o meglio deve fare. Quest'intenzione di verità accompagna quella libertà come suo elemento costitutivo, spesso se non spessissimo, tradito. La attuale esperienza della comunicazione giornalistica "peggiore" sono i programmi televisivi di informazione o di approfondimento che con riferimento alle minoranze di credenza o religiose spesso tradiscono due volte la verità, posto che si presentano come inchiesta giornalistica o articolo di debunking loro stessi.