Cina

Una speranza per gli uiguri di sconfiggere il lavoro forzato nello Xinjiang

Dopo numerose prese di posizione contro i crimini perpetrati dal PCC ai danni delle popolazioni uigure, configurabili nell’odioso crimine di genocidio, è giunta l’ora dei fatti concreti. Una legge denominata Uyghur Forced Labor Prevention Act (HR 6256), è stata approvata dalla Camera degli Stati Uniti in data 14 dicembre 2021, e dal Senato in data 16 dicembre. Ora è attesa la ratifica da parte del presidente Biden.

Monaco tibetano condannato a cinque anni per aver pubblicato scritti del Dalai Lama

TibetWatch — Nel settembre 2021, Trinley, un monaco tibetano del monastero di Kirti nella contea di Ngaba (Ch: Aba), è stato condannato a cinque anni di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver pubblicato gli insegnamenti e gli scritti del leader spirituale tibetano, Sua Santità il Dalai Lama. Il tribunale popolare della contea di Ngaba ha celebrato il processo in segreto, in assenza dei familiari e degli avvocati.

Giornata mondiali dei diritti umani: una storia per riflettere

Fin dove si può spingere l’odio generato dall’intolleranza verso le minoranze religiose? L’articolo di cui riproponiamo qui sotto alcuni stralci fornisce una risposta eloquente. In questo caso a fare le spese dell’odio omicida di folle musulmane ignoranti sono fedeli indù e cristiani, vale a dire i fedeli di due tra le maggiori religioni sulla Terra, che però nel mondo islamico spesso sono in netta minoranza.

L'USCIRF pubblica un Factsheet sui provvedimenti della Cina in materia di gestione del clero religioso

Washington, DC – La Commissione degli Stati Uniti sulla Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) ha rilasciato oggi il seguente nuovo rapporto:

China Factsheet – Questa scheda informativa fornisce una panoramica delle nuove misure del governo cinese sulla gestione del clero religioso e il loro impatto negativo sulla libertà religiosa in Cina.

Due giovani tibetani arrestati per un gruppo di chat in lingua tibetana

Tibet Watch — Due giovani tibetani di nome Yang Ri e Guldak sono stati arrestati il 24 agosto 2021, a Darlak Township nella prefettura autonoma tibetana di Golog, che è governata come parte della provincia di Qinghai. Secondo quanto riferito, sono stati arrestati per essersi pronunciati su una recente ordinanza che ha disposto la completa sostituzione dei libri di testo in tibetano con libri di testo in cinese. Le autorità locali hanno notificato il cambiamento ai genitori e alle famiglie prima dell'inizio del semestre autunnale, dichiarando che da settembre 2021 in poi, tutti i loro figli dovranno andare a scuola solo con i nuovi libri di testo in cinese. Prove fotografiche ricevute da fonti mostrano autorità di polizia sedute all'aperto su un prato che spiegano questo ai genitori tibetani.

Avviata a Londra la seconda sessione del Tribunale Uiguro

di Ruth Ingram — Il tribunale indipendente che mira ad esaminare le prove delle violazioni dei diritti umani da parte della Cina contro il popolo uiguro nella Regione Autonoma cinese dello Xinjiang, si è aperto contro una raffica di attacchi contro lo svolgimento del processo, che il PCC ha sostenuto essere una "farsa politica" e uno "pseudo tribunale" "usato dai terroristi e dalle forze anti-cinesi per denigrare gli sforzi antiterroristici della Cina nella regione dello Xinjiang". Obiettando allo scopo del tribunale, che è quello di valutare se il governo cinese ha compiuto un genocidio contro il suo stesso popolo, l'ambasciata cinese nel Regno Unito si è unita al ministero degli Esteri cinese e al governo della Regione Autonoma dello Xinjiang Uyghur per condannare congiuntamente l'evento, definito come "un ennesimo gruppo di 'attori e attrici' che collaborano con forze anti-cinesi" "nel tentativo di offrire materiale sensazionale ma falso ai media occidentali e creare storie sulla 'Cina malvagia'".

Circa 50 tibetani arrestati perché sospettati di conservare foto del Dalai Lama

Operazione di perquisizione da parte delle forze armate nella città di Dza Wonpo eseguita otto mesi dopo la morte in custodia del 19enne Tenzin Nyima. Il 22 agosto, circa 200 militari e nove mezzi militari sono arrivati nella città di Dza Wonpo e hanno effettuato un arresto di massa di circa 50 persone. La città si trova nella contea di Sershul, prefettura autonoma tibetana di Kardze (Ch: Ganzi) nella regione tibetana orientale di Kham. A nessuno dei detenuti in custodia della polizia cinese è permesso di incontrare i propri familiari o amici e il motivo ufficiale del loro arresto non è stato rivelato.

Testi religiosi bruciati pubblicamente, DVD distrutti con i bulldozer nello Yunnan

di Hu Zimo — I regimi totalitari hanno la mania di bruciare libri, e il Partito Comunista Cinese (PCC) brucia con gioia testi dissidenti e distrugge altro materiale non approvato dal regime. Nel clima festoso del 100° anniversario del PCC, si raccomanda che questo venga fatto in cerimonie pubbliche per "educare le masse". Per spiegare come questi moderni auto-dafé dovrebbero essere organizzati, una cerimonia "sperimentale" di incenerimento di libri e distruzione di DVD è stata organizzata dal Ministero della Pubblica Sicurezza a Kunming, nella provincia dello Yunnan, il 16 luglio, in due luoghi. Lo scopo era quello di mostrare come distruggere pubblicamente il materiale religioso illegale, in questo caso proveniente soprattutto dal Falun Gong e dalla Chiesa di Dio Onnipotente.

TIBET: l’ipocrisia sfacciata del Partito Comunista Cinese

A seguito dell’invasione del Tibet Orientale da parte delle truppe di Mao, eufemisticamente chiamate Esercito Popolare di Liberazione, il 23 maggio 1951 fu firmato un accordo di 17 punti tra i rappresentanti del Tibet e le autorità della Cina rivoluzionaria, con cui i tibetani riconoscevano la sovranità cinese sul Tibet sotto la minaccia che altrimenti tutto il Tibet sarebbe stato invaso. Nella ricorrenza dei 70 anni dall’accordo, il presidente cinese Xi Jinping si è recato in Tibet per legittimare l’operato persecutorio del suo regime e dei suoi predecessori.

I goffi tentativi cinesi di soffocare la libertà religiosa in Cina e i suoi sostenitori ovunque

La mano lunga del Partito Comunista Cinese (PCC) cerca, con modalità tanto goffe quanto disperate, di zittire qualsiasi voce di dissenso al pensiero unico del partito unico, che è l’unica vera religione ammessa in Cina. Nel seguente articolo il professor Massimo Introvigne, direttore della rivista online Bitter Winter nonché fondatore e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), racconta con l’ironia che il caso merita, del trattamento di cui è stato fatto oggetto da alcuni solerti e maldestri funzionari cinesi, rivelando in che modo un “rispettato” e temuto governo come quello cinese sia la fonte di fake news che minacciano le libertà fondamentali di ogni essere umano.

Shouters: Perseguitati in Cina e hanno diritto all'asilo, dice il Tribunale di Roma

di Massimo Introvigne — In Cina, il soprannome popolare “Shouters”[1] (Urlatori) designa una rete di diversi gruppi che sostengono di seguire la tradizione dei ministri Protestanti cinesi Watchman Nee (1903-1972) e Witness Lee (1903–1972) and Witness Lee (1905–1997). Ci sono anche seguaci di questi predicatori che non accettano l'etichetta di "Shouters" e sostengono di essere differenti da quelli designati. Gli Shouters sono banditi come xie jiao[2] dal PCC fin dal 1983, cioè ancor prima che la lista ufficiale degli xie jiao fosse compilata nel 1995.

Il Parlamento italiano condanna i crimini del PCC contro gli Uiguri

di Marco Respinti — Il 26 maggio 2021 il Parlamento italiano ha votato all'unanimità la condanna delle atrocità cinesi contro gli Uiguri e gli altri popoli turchi, la maggior parte dei quali Musulmani, nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang (XUAR), che i suoi abitanti non Han chiamano Turkestan orientale. Dopo un dibattito durato mesi, la Camera dei Deputati ha approvato, senza voti contrari, un testo unificato, condensando diverse risoluzioni presentate dai deputati Paolo Formentini, Andrea Delmastro, Lia Quartapelle, Iolanda Di Stasio e Valentino Valentini, che esprimono un ampio consenso bipartisan.

Il Parlamento lituano condanna il "genocidio degli Uiguri"

di Massimo Introvigne — La Lituania, che ha sofferto essa stessa la persecuzione comunista, è il terzo paese in Europa dopo i Paesi Bassi e il Regno Unito il cui Parlamento ha dichiarato ufficialmente gli orrori che la Cina sta infliggendo agli Uiguri un "genocidio". Al di fuori dell'Europa, dichiarazioni simili sono arrivate dagli Stati Uniti e dal Canada. Il voto del 20 maggio del Parlamento Lituano è importante, perché la Lituania è il primo paese che fa parte della Belt and Road Initiative a prendere una posizione così coraggiosa sul genocidio degli Uiguri.

Rapporto del Dipartimento di Stato sulla libertà religiosa: la Cina è colpevole di "crimini contro l'umanità"

di Massimo Introvigne — C'è un'amministrazione diversa dall'anno scorso a Washington DC, ma l'indagine annuale sulla libertà religiosa prodotta dal Dipartimento di Stato americano nel 2021 (che copre gli eventi del 2020) è forte come il rapporto dell'anno scorso, o addirittura più forte. Il segretario Blinken ha presentato il rapporto il 12 maggio segnalando la Cina come un paese che "criminalizza l'espressione religiosa" in generale. Blinken non ha omesso due definizioni politicamente significative: "crimini contro l'umanità" per come la Cina tratta la religione, e "genocidio" per ciò che viene fatto agli "Uiguri e ai membri di altri gruppi religiosi ed etnici minoritari".

Negazionisti del genocidio dello Xinjiang: studiosi super-prudenti o utili idioti?

di Marco Respinti — Il 29 aprile 2021, l'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia a Roma ha ospitato un webinar della serie "Giovedì Transatlantici", dal titolo Diritti Umani in Cina: la comunità Uigura presentato da Kimberly Krhounek, Consigliere del Ministro per gli Affari Politici presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, e moderato da Giulia Pompili, giornalista del desk Asia-Pacifico de Il Foglio. Hanno preso la parola due relatori Uiguri: Rushan Abbas, fondatrice della “Campagna per gli Uiguri”, con sede a Washington, e la cantante Rahima Mahmut, direttrice della sezione di Londra, Regno Unito, del World Uyghur Congress..

Rifugiati della Chiesa di Dio Onnipotente: Perché dovrebbe essere concesso loro il diritto di asilo

di Alessandro Amicarelli — La Chiesa di Dio Onnipotente (CDO) è il movimento religioso più perseguitato in Cina. La persecuzione genera rifugiati, e più di 5.000 membri della CDO hanno chiesto asilo in paesi democratici. Non tutti i loro casi sono stati già esaminati dalle autorità, ma ci sono centinaia di sentenze disponibili che rendono la CDO un caso unico per lo studio delle risposte alle richieste di asilo basate su motivi religiosi presentate da membri di un singolo movimento in diversi paesi.

Chiesa di Dio Onnipotente: 750 arresti in tre mesi

di Wang Yichi — Nel gennaio 2021, almeno 123 membri della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO) sono stati arrestati dalla polizia nella provincia orientale di Jiangsu. Molti di loro sono stati detenuti in hotel e sottoposti a torture durante gli interrogatori. Una donna, membro della CDO, è stata arrestata mentre partecipava a una riunione. Durante l'interrogatorio, i poliziotti le hanno schiacciato con forza le dita dei piedi con le loro scarpe di cuoio e l'hanno schiaffeggiata sul viso con un libro. Per estorcerle informazioni sulla chiesa, diversi poliziotti l'hanno sottoposta alla tortura dello "stare seduta su una sedia", "fare le spaccate", e così via.

Il prigioniero politico più giovane del mondo: Gedhun Choekyi Nyima

Il 25 aprile è una data storica, ma potrebbe anche essere considerato un "ossimoro storico": il popolo italiano celebra l'anniversario della liberazione, mentre il popolo tibetano celebra l'anniversario della nascita del prigioniero politico più giovane del mondo, Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchem Lama del Tibet. Riconosciuto come la reincarnazione della seconda carica religiosa tibetana, Gedhun Choekyi Nyima fu ufficialmente insediato dal Dalai Lama il 14 maggio 1995. Pochi giorni dopo "scomparve" assieme a tutta la sua famiglia e da allora non si hanno più notizie. Questa deprecabile sparizione va a gonfiare il numero di "desaparecidos" ad opera dell'intollerante regime comunista cinese. FOB si unisce allo sdegno generale che questa vicenda suscita in coloro che credono fermamente nei diritti umani e nel valore della libertà in tutte le sue declinazioni, e chiede con forza la liberazione di Gedhun Choekyi Nyima e di tutto il popolo tibetano.

La Cina continua ad essere accusata di genocidio dai politici di tutto il mondo

di Marco Respinti — Laura Harth, è il Direttore della Campagna Safeguard Defenders, una ONG che si batte per il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto in Asia, e referente regionale in Italia dell'Alleanza Interparlamentare sulla Cina (IPAC). Laureata in diritto internazionale, Diritti Umani e Relazioni Internazionali, è tra i promotori della campagna del Comitato Globale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella” inalizzata al riconoscimento universale del "diritto di sapere" come diritto fondamentale per garantire una vera partecipazione democratica e il pieno rispetto dei diritti umani.