Cina

Testi religiosi bruciati pubblicamente, DVD distrutti con i bulldozer nello Yunnan

di Hu Zimo — I regimi totalitari hanno la mania di bruciare libri, e il Partito Comunista Cinese (PCC) brucia con gioia testi dissidenti e distrugge altro materiale non approvato dal regime. Nel clima festoso del 100° anniversario del PCC, si raccomanda che questo venga fatto in cerimonie pubbliche per "educare le masse". Per spiegare come questi moderni auto-dafé dovrebbero essere organizzati, una cerimonia "sperimentale" di incenerimento di libri e distruzione di DVD è stata organizzata dal Ministero della Pubblica Sicurezza a Kunming, nella provincia dello Yunnan, il 16 luglio, in due luoghi. Lo scopo era quello di mostrare come distruggere pubblicamente il materiale religioso illegale, in questo caso proveniente soprattutto dal Falun Gong e dalla Chiesa di Dio Onnipotente.

TIBET: l’ipocrisia sfacciata del Partito Comunista Cinese

A seguito dell’invasione del Tibet Orientale da parte delle truppe di Mao, eufemisticamente chiamate Esercito Popolare di Liberazione, il 23 maggio 1951 fu firmato un accordo di 17 punti tra i rappresentanti del Tibet e le autorità della Cina rivoluzionaria, con cui i tibetani riconoscevano la sovranità cinese sul Tibet sotto la minaccia che altrimenti tutto il Tibet sarebbe stato invaso. Nella ricorrenza dei 70 anni dall’accordo, il presidente cinese Xi Jinping si è recato in Tibet per legittimare l’operato persecutorio del suo regime e dei suoi predecessori.

I goffi tentativi cinesi di soffocare la libertà religiosa in Cina e i suoi sostenitori ovunque

La mano lunga del Partito Comunista Cinese (PCC) cerca, con modalità tanto goffe quanto disperate, di zittire qualsiasi voce di dissenso al pensiero unico del partito unico, che è l’unica vera religione ammessa in Cina. Nel seguente articolo il professor Massimo Introvigne, direttore della rivista online Bitter Winter nonché fondatore e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), racconta con l’ironia che il caso merita, del trattamento di cui è stato fatto oggetto da alcuni solerti e maldestri funzionari cinesi, rivelando in che modo un “rispettato” e temuto governo come quello cinese sia la fonte di fake news che minacciano le libertà fondamentali di ogni essere umano.

Shouters: Perseguitati in Cina e hanno diritto all'asilo, dice il Tribunale di Roma

di Massimo Introvigne — In Cina, il soprannome popolare “Shouters”[1] (Urlatori) designa una rete di diversi gruppi che sostengono di seguire la tradizione dei ministri Protestanti cinesi Watchman Nee (1903-1972) e Witness Lee (1903–1972) and Witness Lee (1905–1997). Ci sono anche seguaci di questi predicatori che non accettano l'etichetta di "Shouters" e sostengono di essere differenti da quelli designati. Gli Shouters sono banditi come xie jiao[2] dal PCC fin dal 1983, cioè ancor prima che la lista ufficiale degli xie jiao fosse compilata nel 1995.

Il Parlamento italiano condanna i crimini del PCC contro gli Uiguri

di Marco Respinti — Il 26 maggio 2021 il Parlamento italiano ha votato all'unanimità la condanna delle atrocità cinesi contro gli Uiguri e gli altri popoli turchi, la maggior parte dei quali Musulmani, nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang (XUAR), che i suoi abitanti non Han chiamano Turkestan orientale. Dopo un dibattito durato mesi, la Camera dei Deputati ha approvato, senza voti contrari, un testo unificato, condensando diverse risoluzioni presentate dai deputati Paolo Formentini, Andrea Delmastro, Lia Quartapelle, Iolanda Di Stasio e Valentino Valentini, che esprimono un ampio consenso bipartisan.

Il Parlamento lituano condanna il "genocidio degli Uiguri"

di Massimo Introvigne — La Lituania, che ha sofferto essa stessa la persecuzione comunista, è il terzo paese in Europa dopo i Paesi Bassi e il Regno Unito il cui Parlamento ha dichiarato ufficialmente gli orrori che la Cina sta infliggendo agli Uiguri un "genocidio". Al di fuori dell'Europa, dichiarazioni simili sono arrivate dagli Stati Uniti e dal Canada. Il voto del 20 maggio del Parlamento Lituano è importante, perché la Lituania è il primo paese che fa parte della Belt and Road Initiative a prendere una posizione così coraggiosa sul genocidio degli Uiguri.

Rapporto del Dipartimento di Stato sulla libertà religiosa: la Cina è colpevole di "crimini contro l'umanità"

di Massimo Introvigne — C'è un'amministrazione diversa dall'anno scorso a Washington DC, ma l'indagine annuale sulla libertà religiosa prodotta dal Dipartimento di Stato americano nel 2021 (che copre gli eventi del 2020) è forte come il rapporto dell'anno scorso, o addirittura più forte. Il segretario Blinken ha presentato il rapporto il 12 maggio segnalando la Cina come un paese che "criminalizza l'espressione religiosa" in generale. Blinken non ha omesso due definizioni politicamente significative: "crimini contro l'umanità" per come la Cina tratta la religione, e "genocidio" per ciò che viene fatto agli "Uiguri e ai membri di altri gruppi religiosi ed etnici minoritari".

Negazionisti del genocidio dello Xinjiang: studiosi super-prudenti o utili idioti?

di Marco Respinti — Il 29 aprile 2021, l'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia a Roma ha ospitato un webinar della serie "Giovedì Transatlantici", dal titolo Diritti Umani in Cina: la comunità Uigura presentato da Kimberly Krhounek, Consigliere del Ministro per gli Affari Politici presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, e moderato da Giulia Pompili, giornalista del desk Asia-Pacifico de Il Foglio. Hanno preso la parola due relatori Uiguri: Rushan Abbas, fondatrice della “Campagna per gli Uiguri”, con sede a Washington, e la cantante Rahima Mahmut, direttrice della sezione di Londra, Regno Unito, del World Uyghur Congress..

Rifugiati della Chiesa di Dio Onnipotente: Perché dovrebbe essere concesso loro il diritto di asilo

di Alessandro Amicarelli — La Chiesa di Dio Onnipotente (CDO) è il movimento religioso più perseguitato in Cina. La persecuzione genera rifugiati, e più di 5.000 membri della CDO hanno chiesto asilo in paesi democratici. Non tutti i loro casi sono stati già esaminati dalle autorità, ma ci sono centinaia di sentenze disponibili che rendono la CDO un caso unico per lo studio delle risposte alle richieste di asilo basate su motivi religiosi presentate da membri di un singolo movimento in diversi paesi.

Chiesa di Dio Onnipotente: 750 arresti in tre mesi

di Wang Yichi — Nel gennaio 2021, almeno 123 membri della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO) sono stati arrestati dalla polizia nella provincia orientale di Jiangsu. Molti di loro sono stati detenuti in hotel e sottoposti a torture durante gli interrogatori. Una donna, membro della CDO, è stata arrestata mentre partecipava a una riunione. Durante l'interrogatorio, i poliziotti le hanno schiacciato con forza le dita dei piedi con le loro scarpe di cuoio e l'hanno schiaffeggiata sul viso con un libro. Per estorcerle informazioni sulla chiesa, diversi poliziotti l'hanno sottoposta alla tortura dello "stare seduta su una sedia", "fare le spaccate", e così via.

Il prigioniero politico più giovane del mondo: Gedhun Choekyi Nyima

Il 25 aprile è una data storica, ma potrebbe anche essere considerato un "ossimoro storico": il popolo italiano celebra l'anniversario della liberazione, mentre il popolo tibetano celebra l'anniversario della nascita del prigioniero politico più giovane del mondo, Gedhun Choekyi Nyima, 11° Panchem Lama del Tibet. Riconosciuto come la reincarnazione della seconda carica religiosa tibetana, Gedhun Choekyi Nyima fu ufficialmente insediato dal Dalai Lama il 14 maggio 1995. Pochi giorni dopo "scomparve" assieme a tutta la sua famiglia e da allora non si hanno più notizie. Questa deprecabile sparizione va a gonfiare il numero di "desaparecidos" ad opera dell'intollerante regime comunista cinese. FOB si unisce allo sdegno generale che questa vicenda suscita in coloro che credono fermamente nei diritti umani e nel valore della libertà in tutte le sue declinazioni, e chiede con forza la liberazione di Gedhun Choekyi Nyima e di tutto il popolo tibetano.

La Cina continua ad essere accusata di genocidio dai politici di tutto il mondo

di Marco Respinti — Laura Harth, è il Direttore della Campagna Safeguard Defenders, una ONG che si batte per il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto in Asia, e referente regionale in Italia dell'Alleanza Interparlamentare sulla Cina (IPAC). Laureata in diritto internazionale, Diritti Umani e Relazioni Internazionali, è tra i promotori della campagna del Comitato Globale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella” inalizzata al riconoscimento universale del "diritto di sapere" come diritto fondamentale per garantire una vera partecipazione democratica e il pieno rispetto dei diritti umani.

Annacquare il Buddismo Tibetano per annullare un intero popolo

di Marco Respinti — La religione è una caratteristica fondamentale per determinare la cultura di un popolo (per alcuni studiosi, la più importante) e il Tibet è uno di quei casi interessanti in cui identità culturale e religione sono così intrecciate da rendere quasi impossibile distinguere l'una dall'altra. Il Partito Comunista Cinese lo sa fin troppo bene e questo è il motivo per cui nella Regione Autonoma del Tibet (TAR) - l'entità a livello provinciale della Repubblica Popolare Cinese (PRA) che è circa la metà del Tibet storico e non è per niente autonoma - la guerra endemica contro la religione (tutte le religioni) che caratterizza il regime cinese in tutto il suo territorio prende la forma di una particolare battaglia politica contro il Buddismo Tibetano in tutte le sue forme.

Parlamentari italiani e società civili discutono delle violazioni dei diritti umani e del degrado ambientale da parte della Cina in Tibet e nello Xinjiang

Geneva: The Italia-Tibet Association in collaboration with Bitter Winter – an online magazine on religious liberty and human rights in China, the Heritage of Tibet and AREF International organized a virtual event with Italian parliamentarians to discuss the human rights abuse and environmental degradation by China in Tibet and Xinjiang. The event was held on 29 March 2021 from 6 pm to 8 pm local time and was moderated by Claudio Cardelli, President of the Italia-Tibet Association.

La UE sanziona i funzionari cinesi per le atrocità commesse nello Xinjiang, il PCC reagisce

di Marco Respinti — Per una volta, siamo d'accordo con il Global Times, la voce quotidiana del PCC in inglese. La decisione presa lunedì 22 marzo 2021 dal Consiglio dell'Unione Europea (dopo una riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea), di sanzionare gli ufficiali cinesi colpevoli di violazione dei diritti umani ha inferto "un duro colpo ai rapporti bilaterali tra le due parti". Lunedì, l'Unione Europea ha imposto "misure restrittive su undici individui e quattro entità" (il Global Times ha erroneamente menzionato 10 individui) "responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in vari paesi del mondo". Tra i paesi incriminati, la Repubblica Popolare Cinese spicca con quattro persone e un'entità ritenute colpevoli di "detenzioni arbitrarie su larga scala, in particolare di Uiguri nello Xinjiang".

Emendamento britannico sul genocidio: alla fine, gli interessi economici hanno prevalso sui diritti umani

L’emendamento sul genocidio al progetto di legge sul commercio britannico, fortemente voluto da Lord Alton che l’aveva proposto, è naufragato, seppur di poco, sotto i colpi degli interessi commerciali del governo di Sua Maestà. Apparentemente, il “vil denaro” ha trionfato ancora una volta. Pochi minuti prima del dibattito sulla Legge sul Commercio, il ministro degli Esteri Dominic Raab, ha annunciato la decisione del Regno Unito di unirsi ad altri 29 Stati nel sanzionare i funzionari cinesi complici delle atrocità contro la popolazione uigura nello Xinjiang. Ad alcuni, però, è parso un tentativo, se non un vero e proprio segnale, di incanalare il voto sull’emendamento verso un esito favorevole per il governo.

Il Congresso degli Stati Uniti reintroduce una proposta di legge bipartisan per fermare l'espianto di organi in Cina

di Marco Respinti — Nelle ultime settimane, le cose sembrano aver subito un'accelerazione e le preoccupazioni per tutti i vari crimini commessi dal regime cinese stanno crescendo in tutto il mondo. Il 10 marzo 2021, il 117° Congresso degli Stati Uniti a Washington, D.C., si è attivato per affrontare uno degli atti più atroci ordinati dal PCC contro i suoi stessi cittadini, cioè l'espianto forzato di organi, che prende di mira soprattutto i praticanti del Falun Gong, ma anche altri, soprattutto gli Uiguri e altri popoli turchi dello Xinjiang, che i suoi abitanti non-Han chiamano Turkestan Orientale, e i credenti della Chiesa di Dio Onnipotente..

Il PCC lancia una disgustosa campagna per screditare i testimoni delle sue atrocità

di Ruth Ingram — Il governo cinese sta conducendo una campagna coordinata per denigrare, screditare e terrorizzare gli Uiguri che hanno perso i contatti con i loro cari, nel tentativo di affermare la superiorità morale nella sua propaganda di guerra al terrorismo. Un messaggio inaspettato da parte di un parente che li implora di ritornare, chiamate assillanti da parte di funzionari, o come nel caso di Aziz Isa Elkun, un notiziario cinese dove la madre anziana lo rimprovera di essere un cattivo figlio, incutono terrore nel cuore degli esuli traumatizzati, lasciandoli in una terra di nessuno, di dolore e struggimento.

Tibet: la repressione aumenta prima del Giorno della Rivolta Tibetana

di Tashi Samdup — I tibetani di tutto il mondo commemorano la Giornata della Rivolta Tibetana il 10 marzo di ogni anno, per ricordare la rivolta Tibetana del1959 contro l'invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese. Da quel giorno, molti tibetani, compreso Sua Santità il Dalai Lama, hanno dovuto trovare rifugio in India. Il 28 aprile 1959, a Dharamshala, in India, è stato fondato un governo in esilio, chiamato Amministrazione Centrale Tibetana (CTA).

Una triste Festa della Donna per madri, sorelle, mogli dei detenuti nei campi di Xinjiang

by Leila Adilzhan — Fa ancora freddo ad Almaty, Kazakistan, ma questo non ha scoraggiato le donne che hanno i loro cari detenuti nello Xinjiang a scendere in strada e manifestare davanti al consolato cinese. L'8 marzo, Festa della Donna, rendiamo omaggio alle donne del mondo. Ma queste madri, mogli, sorelle e figlie kazake non hanno ricevuto alcun rispetto dal PCC. I Kazaki etnici continuano, insieme agli Uiguri e ad altri Musulmani Turchi, ad essere detenuti nello Xinjiang, sia nei terribili campi di rieducazione, sia nelle prigioni.