Cina

Mattarella a Xi, confronto su diritti

In occasione sessione dialogo Ue-Cina in programma a Bruxelles

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - "Alla luce del mandato italiano nel consiglio per i diritti umani dell'Onu, desidero auspicare che, in occasione della sessione del dialogo Ue-Cina sui diritti umani che si svolgerà a Bruxelles dopo quella che si è svolta a Pechino lo scorso luglio, si possa proseguire in un confronto costruttivo sui temi così rilevanti". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso delle dichiarazioni congiunte alla stampa con il presidente cinese Xi Jinping.

La nuova via insanguinata della seta

L’eminente studioso esperto di movimenti religiosi Massimo Introvigne ha riferito in questo articolo le reazioni cinesi alle pesanti critiche espresse nel rapporto annuale sui Diritti Umani del Dipartimento di Stato americano. È quanto meno paradossale che i dirigenti del Partito Comunista Cinese reagiscano accusando a loro volta gli Stati Uniti di violare i diritti umani. Non che gli Stati Uniti siano esenti da critiche in fatto di diritti umani – quanto meno, ad esempio, per quanto riguarda la pena di morte, che è stata definitivamente abolita solo in 19 stati su 50 – ma al confronto della Cina il paragone non regge proprio.

Nessun accordo con la Cina può ignorare i diritti umani

Lettera aperta al presidente e al primo ministro della Repubblica Italiana

Spett.le Presidente Sergio Mattarella:
Spett. le Primo Ministro Giuseppe Conte:

il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, è in visita in Italia. Sappiamo che la Cina è un importante partner commerciale dell’Italia e che dunque gli accordi commerciali saranno al centro di tutti gli incontri. Ma l’Italia ha sempre difeso strenuamente i diritti umani in diversi contesti e ha più volte ribadito l’idea che i diritti umani debbano essere parte integrante e fondamentale di ogni negoziato bilaterale.

USA vs Cina: scontro sui diritti umani

Il Rapporto annuale USA indica nella Cina il Paese che viola in modo più grave i diritti umani, specie per le torture contro uiguri, Falun Gong e CDO. La Cina ha reagito in “termini insolitamente forti” dopo che il Dipartimento di Stato degli USA, il 13 marzo, ha reso noto il rapporto annuale sui diritti umani, riferito all’anno 2018.  Presentando il rapporto, il Segretario di Stato degli Stati Uniti Mike Pompeo ha denunciato la Cina come il Paese peggiore al mondo per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. Benché anche altri Paesi vi siano menzionati, Pompeo ha evidenziato che la Cina «[…] gioca in un campionato a parte, se si parla di violazione dei diritti umani»

Odio e intolleranza religiosa, segno dei tempi o effetti voluti?

In questi giorni la stampa internazionale riferisce di torture subite in Russia dai fedeli della congregazione dei Testimoni di Geova. Il Wahington post del 2 marzo parla di “Russia’s persecution of Jehovah’s Witnesses is reviving dark practices of the past”, cioè la persecuzione dei Testimoni di Geova da parte della Russia sta rianimando le pratiche oscure del passato. Gli ultimi due anni sono stati davvero oscuri per i Testimoni di Geova (anche se gli atti discriminatori nei loro confronti risalgono almeno agli anni 90) da quando, applicando la controversa legge Yarovaya, la Suprema Corte russa li ha etichettati come “organizzazione estremista”.

Arrestati decine di giornalisti di Bitter Winter

Almeno 45 nostri reporter sono stati fermati e interrogati per spionaggio e sovversione. “Scomparso” il corrispondente che aveva filmato un campo segreto nello Xinjiang. In agosto, i vertici del Partito Comunista Cinese (PCC) hanno indicato Bitter Winter come "sito straniero ostile" per avere pubblicato documenti segreti e informazioni sulla repressione contro le religioni e sulla violazioni dei diritti umani di cui il PCC è responsabile. Le autorità si sono poi vendicate sabotando più volte il nostro sito, e anche prendendo di mira reporter e collaboratori.

Appello al Ministro dell’Economia Giovanni Tria

Stimato Ministro Giovanni Tria,

Le auguriamo una proficua visita in Cina nell’interesse dell’economia italiana.

Nello scorso mese di luglio l’Italia ha partecipato ufficialmente alla "Ministeriale per Promuovere la Libertà Religiosa” a Washington, dove 82 Paesi si sono solennemente impegnati a fare della libertà religiosa un principio irrinunciabile delle relazioni internazionali.

Il 31 agosto la Germania consegnerà un'altra vittima ai suoi persecutori?

Ad aprile la Germania ha rimandato in Cina un richiedente asilo uiguro “scomparso” subito dopo il rimpatrio. La Germania si è scusata per l’“errore”, ma per il 31 agosto ha in programma il rimpatrio di sorella Zhao, fedele della Chiesa di Dio Onnipotente, che probabilmente “sparirà” allo stesso modo.

Le autorità tedesche hanno annunciato che il 31 agosto deporteranno coattivamente in Cina sorella Zhao, una richiedente asilo attualmente detenuta nel carcere di Ingelheim, ricorsa contro il rimpatrio il luglio.

Lord Alton di Liverpool esprime il proprio sostegno ai ricorsi presentati dal presidente di FOB Alessandro Amicarelli

1 agosto 2018 – Lord Alton di Liverpool presso il parlamento del Regno Unito esprime il proprio sostegno ai ricorsi che il presidente di FOB Alessandro Amicarelli, nella sua qualità di avvocato specializzato in diritti umani, ha recentemente presentato presso le Nazioni Unite per conto di alcune vittime della persecuzione religiosa in Cina.

Appello urgente alla Cancelliera Angela Merkel

Stimata cancelliera Merkel,

siamo un gruppo di ONG attive nel campo della libertà religiosa e scriviamo a riguardo della situazione d’urgenza di una rifugiata cinese, la signora Zhao, attualmente detenuta ad Ingelheim, presso l’Aufsichts-und Dienstleistungsdirektion Landeseinrichtung für Asylbegehrende und Ausreisepflichtige, dopo che si è opposta al rimpatrio forzato in Cina, il 9 luglio.

Arrestati oltre mezzo migliaio di membri della Chiesa di Dio Onnipotente

In Cina la libertà religiosa, se così si può chiamare, è concessa solo ad alcune “Chiese di Stato” approvate dal governo totalitario del Partito Comunista Cinese. Tutte le altre comunità religiose non sono ammesse. Dal 1995 il governo ha stilato una lista, periodicamente aggiornata, di cosiddetti Xie Jiao (letteralmente “insegnamenti eterodossi”) che sono considerati fuorilegge. L’articolo 300 del Codice Penale cinese prevede il carcere da 3 a 7 anni “o più” per la sola appartenenza attiva ad un movimento religioso che appare nella lista degli Xie Jiao.

Alessandro Amicarelli: «Libertà religiosa per tutti gli individui e per tutti i gruppi senza eccezioni»

Bitter Winter (Inverno Amaro), rivista specializzata sulla libertà religiosa e i diritti umani in Cina, ha intervistato il nostro Presidente circa la situazione della libertà religiosa in Cina con un'attenzione specifica ai casi di detenzione arbitraria di membri della Chiesa di Dio Onnipotente.

Come un agnello al mattatoio: gli Stati Uniti manderanno a morte questa donna?

Lettera aperta al Presidente Trump per salvare Demei Zou

Nove organizzazione non governative hanno fatto appello al presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, affinché intervenga nel caso di Demei Zou, una richiedente asilo che appartiene a un nuovo movimento religioso cristiano, la Chiesa di Dio Onnipotente, che è detenuta a Detroit, in Michigan, e che rischia di essere rimandata in Cina.

La negazione della libertà religiosa in Cina e il caso della Chiesa di Dio Onnipotente esposti alla 37a sessione del Consiglio per i diritti umani presso le Nazioni Unite

Il 1 ° marzo 2018, durante la 37ª sessione del Consiglio dei Diritti Umani presso le Nazioni Unite a Ginevra, la CAP LC (Coordinamento delle Associazioni e degli Individui per la Libertà di Coscienza), ONG federata a FOB (Freedom of Belief), ha organizzato un side event sulla negazione della libertà religiosa in Cina e il caso della Chiesa di Dio Onnipotente.

Cina: persecuzione e fake news anti-religiose contro il Falun Gong

Riprendiamo e ripubblichiamo questo interessante e ben dettagliato articolo di Epoch Times che riferisce di una recente intervista al prof. Massimo Introvigne, fra i massimi studiosi di religione al mondo, a proposito della persecuzione in atto ai danni delle minoranze religiose nella Repubblica Popolare Cinese da parte del Partito Comunista che la governa.

Contro la persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente in Cina e le fake news diffuse dalla propaganda cinese. Dichiarazione di otto ONG

Migliaia di membri della Chiesa di Dio Onnipotente (Church of Almighty God, CAG) sono stati incarcerati in Cina nel quadro di un ulteriore giro di vite contro le organizzazioni religiose non autorizzate. Secondo statistiche sommarie, più di trecentomila membri della CAG sono stati incarcerati in Cina dall’inizio della persecuzione degli anni 1990 a oggi.

Pubblicato l'ultimo Rapporto Annuale 2017 della Chiesa di Dio Onnipotente sulla persecuzione in Cina

Lo scorso agosto 2017 alcuni rappresentanti della CAG contattarono FOB chiedendo aiuto ed assistenza circa la propria persistente situazione di diniego della libertà di credo nel loro paese e di rigetto delle richieste di protezione in alcuni paesi europei e non europei, che non riconoscono loro lo status di perseguitati in ragione della propria fede. FOB diede inizio ad una ricerca con il supporto di esperti e studiosi di fama che hanno portato avanti uno studio approfondito su questo argomento.

Persecuzione religiosa e i Diritti Umani dei rifugiati

La maggior parte dei paesi in cui sono ancora presenti i regimi comunisti, sta lottando contro la repressione dei diritti umani e della libertà religiosa. Il sito https://www.rphrr.org è dedicato alla raccolta di testi e immagini della riuscita conferenza Persecuzione Religiosa e i Diritti Umani dei Rifugiati, organizzata dalla Citizens’ Coalition for Human Rights of Abductees and North Korean Refugees (CHNK) (Coalizione dei Cittadini per i Diritti Umani delle Vittime di Rapimenti e dei Rifugiati della Corea del Nord) e da Human Rights Without Frontiers (HRWF) a Seul, Corea, il 23 ottobre 2017.