Islam

Ammissibile il divieto di indossare il velo islamico nelle scuole fiamminghe

Il divieto di indossare simboli visibili del credo nel sistema educativo ufficiale della Comunità fiamminga non è incompatibile con l'articolo 9 della Convenzione

Cancelliere della Corte Europea (16.05.2024) - Nella sua sentenza sul caso Mikyas e altri c. Belgio (ricorso n. 50681/20), la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha, a maggioranza, dichiarato il ricorso irricevibile. La sentenza è definitiva.

Svezia come la Francia: si intensificano i comportamenti persecutori contro le nuove religioni da parte delle autorità

Mentre la Francia, tramite l’agenzia governativa MIVILUDES, prende di mira i fedeli di MISA Yoga e il loro leader spirituale Gregorian Bivolaru, la Svezia, da sempre vista come un’avanguardia della tolleranza, dell’inclusività e dei diritti umani, ha inaspettatamente attivato dei comportamenti persecutori nei confronti di un nuovo movimento religioso musulmano, la Religione Ahmadi della Pace e della Luce. Il direttore di Human Rights Without Frontiers, Willy Fautré ne ha dato un dettagliato resoconto che pubblichiamo qui di seguito.

Italia, la grande paura del Ramadan e la necessità di una "laicità matura"

La decisione di una scuola pubblica di concedere ai suoi studenti (molti dei quali musulmani) un giorno di vacanza per Eid al Fitr ha generato inutili controversie.

di Alessandro Amicarelli — Il 17 marzo 1861, con la proclamazione a Torino del nuovo Regno d'Italia, frutto dell'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna, iniziò la prima fase dell'Italia unita. Era un nuovo stato sovrano con la Casa di Savoia alla guida e la religione cattolica romana come religione di stato.

La Libertà Religiosa protagonista al Simposio Nazionale per la Pace 2024

Il 9 marzo 2024, a Londra, la Ahmadiyya Muslim Jama'at (AMJ) ha ospitato il 18° Simposio Nazionale per la Pace (National Peace Symposium). Tra i numerosi ospiti, Alessandro Amicarelli, presidente di FOB, e Marco Respinti, membro del Consiglio Consultivo di FOB e caporedattore della rivista accademica The Journal of CESNUR (Center for Studies on New Religions) e del progetto del CESNUR  Bitter Winter: A Magazine on Religious Liberty and Human Rights.

Trent'anni di attività della “Comunità Religiosa Islamica Italiana” (COREIS), con un ricordo dello Shaykh ‘Abd Al-Wahid Pallavicini

Mercoledì 28 febbraio 2024, a Milano, presso l’Università Statale, in occasione dei trent’anni di attività della “Comunità Religiosa Islamica Italiana” (COREIS), si è svolto un importante convegno sul dialogo interreligioso che ha visto la partecipazione di studiosi e rappresentanti del mondo ebraico, cristiano ed islamico.

Cercare di vietare la macellazione Halal causa un problema per i diritti umani?

Alessandro Amicarelli, avvocato e presidente di FOB (Federazione Europea per la Libertà di Credo), ha chiesto al Prof. Vasco Fronzoni, membro del Comitato Scientifico di FOB, se il divieto di macellazione Halal potrebbe destare preoccupazione nel campo dei diritti umani. Ne è scaturita un'intervista pubblicata su The European Times, riportata di seguito.

Il governo deve fronteggiare l'ira per essersi opposto alla marcia delle donne in Pakistan

Di Aftab Alexander Mughal — Le organizzazioni della società civile, compresi i gruppi per i diritti delle donne, hanno condannato la proposta del ministro del governo di vietare la "marcia delle donne (Aurat March)". Anche i politici conservatori e una sezione dei media sostengono la proposta. L'8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, sono previste varie marce, raduni ed eventi femminili.

Qualcosa sta cambiando in Pakistan

Nel seguente articolo Aftab Alexander Mughal, direttore di Minority Concern Pakistan, ci informa della presa di posizione dell’autorevole Consiglio di Ideologia Islamica contro le violenze per blasfemia che insanguinano vergognosamente il Pakistan, alimentando la speranza che l’ignoranza e la superstizione lascino il posto alla conoscenza e al rispetto dei dettami del Corano.

RUSSIA: "agenti stranieri", "organizzazioni indesiderabili" e libertà di religione o di credo

di Victoria Arnold — La Russia ha adottato una legislazione sempre più severa sugli "agenti stranieri" (un termine che ha connotazioni di spionaggio) e sulle "organizzazioni indesiderabili" per ridurre, complicare o proibire le attività delle organizzazioni che promuovono i diritti umani e ne controllano la violazione, compresa quella della libertà di religione e di credo. Questo "colpisce indirettamente le persone che difendono i diritti umani", dice Aleksandr Verkhovsky del Centro di Informazione e Analisi SOVA (bollato come "agente straniero").

Controversia sull'adozione di un bambino musulmano da parte di una famiglia cristiana

Il caso riguardava la decisione delle autorità norvegesi di autorizzare che un bambino venisse adottato da una famiglia affidataria contro la volontà della madre. La madre, una cittadina somala che si era trasferita in Norvegia, non chiedeva che il figlio le fosse restituito poiché aveva trascorso molto tempo con i suoi genitori affidatari, ma desiderava che mantenesse le sue radici culturali e religiose.

Diritto penale e fattore religioso nelle società multiculturali. Intervista al prof. Fronzoni

Il prof. Vasco Fronzoni, è Professore straordinario di Diritto musulmano e dei Paesi islamici presso Università telematica Pegaso, l’Università L’Orientale a Napoli e l’Università Ca’ Foscari a Venezia

Intervistiamo il professore su un argomento che in questi tempi sta suscitando interesse: “Diritto penale e fattore religioso nelle società multiculturali. Quali criticità?”

La persecuzione degli Ahmadi prende un'altra vita a Peshawar, Pakistan

CAP LC — È con un dolore straziante che vi comunichiamo l'orribile notizia della brutale uccisione di un Ahmadi, il signor Kamran Ahmad, a Peshawar, in Pakistan. Il 9 novembre 2021 intorno alle 17:30 il signor Kamran Ahmad, un Ahmadi di 40 anni, è stato assassinato da un assalitore sconosciuto a Peshawar, Pakistan. Lascia una vedova e 3 figli minorenni. Era un dipendente di una delle fabbriche nella zona industriale di Kohat Road, Peshawar. Era al lavoro quando uno sconosciuto ha aperto il fuoco contro di lui.

Giornata mondiale contro la pena di morte

La nostra associata francese CAP LC (Coordination des Associations et des Particuliers pour la Liberté de Conscience, ONG con status consultivo ECOSOC) ha firmato una lettera indirizzata al Segretario Generale dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) per invitare gli Stati membri dell'OIC a sostenere i loro standard in materia di diritti umani abrogando la pena di morte per apostasia e blasfemia.

La persecuzione degli Ahmadi in Pakistan. 5. Perché gli Ahmadi non possono votare

di Massimo Introvigne — Nessuno sa quanti Ahmadi ci siano in Pakistan, poiché molti cercano di nascondere la loro affiliazione religiosa per paura delle persecuzioni descritte nei precedenti articoli della serie. Tuttavia, sono nell'ordine di milioni, forse quattro o cinque milioni. Abbastanza per essere un'interessante elettorato e per far valere i loro diritti attraverso le urne. C'è solo un problema. Non possono votare. Dal 1947 al 1985, i pakistani hanno avuto il diritto di votare in tutte le elezioni per il semplice fatto di essere cittadini del Pakistan, indipendentemente dalla loro fede religiosa. Nel 1985, però, un anno dopo la famigerata Ordinanza XX del 1984, che abbiamo discusso negli articoli precedenti come una legge che ha istituzionalizzato la persecuzione degli Ahmadi, il dittatore militare generale Zia ul-Haq ha deciso che, se e quando si terranno le elezioni, i cittadini saranno divisi in due liste elettorali separate. I Musulmani eleggeranno il 95% dei membri dell'Assemblea Nazionale. I non Musulmani voteranno per eleggere il restante 5% dei membri dell'Assemblea Nazionale, in rappresentanza delle minoranze religiose.

La persecuzione degli Ahmadi in Pakistan. 4. Persecuzione "democratica"

di Massimo Introvigne — Come abbiamo visto negli articoli precedenti, il regime militare del generale Zia ha creato con le leggi sulla blasfemia e l'ordinanza XX gli strumenti legali più efficaci per perseguitare gli Ahmadi. Quando alla fine del 1988, Benazir Bhutto divenne primo ministro, gli Ahmadi credettero inizialmente alle sue promesse di rispettare le minoranze, sebbene ricordassero anche che suo padre Zulfiqar Ali Bhutto, prima di essere deposto e giustiziato da Zia, aveva anche promulgato una legislazione anti-Ahmadi. Le loro speranze furono presto deluse. Benazir Bhutto non cambiò idea sull'ordinanza XX, e rispose alle critiche internazionali sostenendo che c'erano diversi casi pendenti davanti alla Corte Suprema del Pakistan, e che la questione se l'ordinanza anti-Ahmadi fosse compatibile con la Costituzione doveva essere risolta dalla magistratura.