La UE sanziona i funzionari cinesi per le atrocità commesse nello Xinjiang, il PCC reagisce
di Marco Respinti — Per una volta, siamo d'accordo con il Global Times, la voce quotidiana del PCC in inglese. La decisione presa lunedì 22 marzo 2021 dal Consiglio dell'Unione Europea (dopo una riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea), di sanzionare gli ufficiali cinesi colpevoli di violazione dei diritti umani ha inferto "un duro colpo ai rapporti bilaterali tra le due parti". Lunedì, l'Unione Europea ha imposto "misure restrittive su undici individui e quattro entità" (il Global Times ha erroneamente menzionato 10 individui) "responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in vari paesi del mondo". Tra i paesi incriminati, la Repubblica Popolare Cinese spicca con quattro persone e un'entità ritenute colpevoli di "detenzioni arbitrarie su larga scala, in particolare di Uiguri nello Xinjiang".